•CAPITOLO 3•

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Amo il mare, soprattutto quando non è affollato di gente, quindi l'estate preferisco andarci di mattino presto oppure di sera sul tardi. Amo soprattutto fare lunghe camminate sul bagnasciuga della spiaggia e sentire l'odore della sabbia e del mare dopo una giornata di pioggia.
Ma quest'anno, ho intenzione di trascorrere le vacanze estive in un modo completamente diverso dagli anni precedenti.
Ho intenzione di occupare il mio tempo libero lavorando un po'. D'altronde ho quasi diciotto anni e penso che sia giunta l'ora che acquisti un po' di indipendenza economica.
Ho comprato il giornale e sto leggendo, tra gli annunci messi, se c'è qualcosa di adatto a me. Dunque, leggo, "cercasi badante solo per mesi estivi e solo per mattina, per nonnina novantenne, ottima retribuzione". Mhm, penso, ci potrei fare un pensierino!
Pensierino!? Ma se a malapena sai cucinare un uovo vorresti badare ad una vecchietta!? E come, sentiamo!? Saresti veramente in grado di cambiarle il pannolone, farle il bagno e darle da mangiare dopo averle cucinato?
Non rompere coscienza del cavolo so io se sono capace o no!
E quindi? insiste la voce.
E quindi... scartiamo ma senza che esulti cretina perché l 'uovo lo so cucinare non fritto però, strapazzato.
Eh già, ci vuole un cuoco per strapazzare un uovo!
Zitta hai rotto lasciamo perdere l'uovo e proseguiamo!
"Cercasi barista/cameriera periodo estivo per pub, anche prima esperienza, si richiede bella presenza, per informazioni contattare Aaron."
Si può fare, mi dico, tanto brutta non sono anche se penso che ci sia di meglio in giro, perciò decido di contattarlo subito prima che qualcuno mi possa soffiare il futuro lavoro.

Ho chiamato questo Aaron e mi ha dato appuntamento per oggi pomeriggio direttamente nel suo locale per "vedere il mio aspetto fisico e in caso metterci d'accordo per la paga e gli orari" ,queste le sue testuali parole.
Non nego di essere molto agitata anche perché mi reputo carina ma non bellissima e quindi non so se gli possa piacere e poi dalla voce mi è sembrato di capire che questo Aaron sia molto giovane.
E vuole vedere se sono bella.
Non sarà un maniaco!?
Mi sto agitando!
Saprò rispondergli per le rime se dovesse stuzzicarmi?
E se mi si dovesse parare difronte una bellezza mozzafiato? -ma esiste? boh a me non capitano mai-.
So già cosa accadrebbe: diventerei tutta rossa e balbuziente.
Immaginate che figura! Meglio non pensarci.
E poi sicuramente mi sbaglio; sicuramente mi troverò davanti una testa pelata di cinquant'anni con il solito sigaro puzzolente in bocca e lo sguardo viscido di chi vorrebbe spogliarti con gli occhi.
Ma io so già come presentarmi all 'appuntamento: jeans, maglietta e converse. Nulla di provocante insomma che possa far accendere troppo la fantasia dei maialoni.
E se il vecchio bacucco ci dovesse provare so io come staccargli le palle!
Chi tu!? E come, sentiamo!
Oddio mio ma che vuole questa! La uccido giuro!
Voglio solo sapere come farai pesce lesso!
Ho capito, forse è meglio che chiedo a Lexie di venire co me. Come si dice l'unione fa la forza e poi almeno mi consolerà se non verrò presa a lavorare e, magari, potremmo approfittarne per andare a mangiarci un bel gelato.
La chiamo e lei accetta curiosa di vedermi alle prese con il vecchio bacucco. -si, secondo lei ha anche il naso rosso perché sicuramente avendo un pub è anche alcolizzato!- Spero solo che, giovane o vecchio, bello o brutto, questo Aaron non sia un maniaco.

A pranzo siamo io, mamma e mio fratello Travis.
La mamma ultimamente è sempre più affaticata e dolorante anche se cerca di nasconderlo ma è troppo evidente, i suoi occhi parlano per lei.
Sono anni che combatte con il suo male vincendo molte battaglie, ma la guerra la vincerà?
Ne dubito perché l'ho sentita parlare con mio padre e gli diceva che le metastasi le stanno intaccando anche le ossa per questo ha tanto dolore. Molto presto si bloccherà. Io faccio finta di non sapere niente, aspetto che me ne parli lei.
Non voglio pensare a quel molto presto e a quello che di peggio potrà accadere.
Non potrei vivere senza la mia mamma, lei è la mia vita, l'aria che respiro.
Dio, non so come reagirò se tu dovessi portarmela via!
La osservo e penso che, nonostante le chemio fatte in questi anni le abbiano lasciato dei segni sul viso, lei è sempre bellissima.
Oggi, al contrario del solito, è stranamente silenziosa e pensierosa, qualcosa la turba o forse ha qualcosa da dirci -sicuramente- ma non sa se farlo.
In ogni caso questo silenzio così pesante mi angoscia perciò decido di romperlo.
Do un colpetto di tosse per schiarirmi la voce e inizio a parlare del fatto che avrei intenzione di lavorare quest'estate anche se, economicamente non ne abbiamo bisogno . Al che mio fratello, che nel frattempo sta bevendo, a momenti si strozza e sputa tutto nel piatto.
Gli do una pacca sulla schiena ma lui mi blocca la mano «Cosa avresti intenzione di fare?» Urla Travis guardandomi sbigottito con i suoi bellissimi occhi azzurri -e si siamo una famiglia con gli occhi tutti azzurri ma i suoi capelli sono scuri come quelli di papà ed è inutile dirvi che è bellissimo. Bello e stronzo e in alcuni casi, come ora per esempio, antipatico di merda! Bellezza sprecata gli dico sempre per farlo arrabbiare-.
«Ti hanno talmente rincoglionito le tue amichette che non capisci più quello che ti si dice? Ah è vero sei amico di Scott e company cosa dovevo aspettarmi? Non avete un cervello per pensare ma solo un pacco per scopare!»
«Jessica!» Urla mia madre, ma io, non la lascio continuare. Sono troppo arrabbiata con mio fratello.
«LA -VO -RA -RE» dico sillabando la parola come si fa ad un bambino «LA -VO -RA -RE capito?»
«Ah ah ah simpatica la mia sorellina e di un po', dove andresti a pulire i bagni visto che più di quello io non ti farei fare?»
«Pezzo di deficiente, troglodita, stronzo e puttaniere» vorrei continuare la lista di belle parole ma vengo interrotta nuovamente da mia madre.
«Jessica Anderson! Cosa è questo linguaggio? Non ricordo di averti insegnato queste cose! Mi deludi e tu, Travis, smettila di deridere tua sorella! Lei studia ed è libera di occupare il suo tempo libero come meglio crede. Sono fiera che lei abbia deciso di trascorrerlo lavorando! Tu cosa fai per rendermi orgogliosa? Ti ricordo che stai al secondo anno di università e hai dato solo due esami quindi non studi, non lavori, mi dici cosa fai tutto il tempo?»
"Scopa" penso io ma evito di dirlo ad alta voce altrimenti mia madre sviene per il mio linguaggio.
« Non ha tempo di studiare poverino -dico invece- ha altre cose da fare insieme ai suoi stupidi amici».
«Stupida ci sei tu e scommetto che non ti prenderà nessuno a lavorare».
«Ti sbagli caro perché mi hanno già preso»dico alzandomi e dirigendomi nella mia stanza.
O mio Dio gli ho detto che mi hanno già preso quando in realtà ancora non faccio nemmeno il colloquio! Mi prenderà in giro per una vita intera se non riesco ad ottenere questo lavoro.
Meglio non pensarci e incrociamo le dita sperando che la fortuna mi assista. Decido di farmi una bella doccia intanto che aspetto Lexie.

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ylenia.marini

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