•CAPITOLO 26•

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Non manca tanto per la riapertura della scuola e quindi io e Lexie abbiamo deciso di mollare il lavoro e goderci questi giorni che ci sono rimasti andando al mare e uscendo con i nostri ragazzi.

Ancora non riesco ad organizzare l'uscita tutti insieme perché ultimamente Thomas è spesso via per lavoro e infatti stasera lo rivedrò dopo che per quattro giorni non ci siamo visti ma solo sentiti telefonicamente.

A dire il vero la cosa mi è andata bene perché sono restata a casa con mia madre che sta sempre più male e ha bisogno costantemente di ossigeno.
A casa è venuta mia nonna materna che vive lontano da noi per darci una mano.
Ma è uno strazio.
Piange davanti a lei e se la prende con Dio perché si sta riprendendo la figlia e non lei che ormai è vecchia.
Quando fa così cerco di tenerla lontana da mia madre.
A volte ho l'impressione che mia madre stia smettendo di combattere e che la morte sia alle porte altre volte sembra che voglia reagire e mangia sempre.
Oggi ad esempio si è mangiata un bel piatto di pasta, il secondo è alla fine mi ha chiesto una bella fetta di anguria che naturalmente non avevo e sono dovuta correre a comprarla. Non l'ha mangiata, l'ha divorata.

Mi vibra il cellulare. È un messaggio di Thomas che mi chiede se voglio passare un weekend fuori insieme a lui questo fine settimana.
Cosa racconto ai miei? E poi lascio mia madre? Se dovesse accaderle qualcosa e io non ci sono?
Non so cosa fare.
Mi trovo a dover scegliere davanti a due amori diversi.
Per una volta voglio essere ottimista e accetto la sua offerta.

Il venerdì pomeriggio mi passa a prendere con la macchina e andiamo.
Non gli ho chiesto dove siamo diretti perché non m'interessa, qualsiasi posto mi va bene purché lui sia con me.

Arriviamo dopo circa due ore e anche più di viaggio in una bellissima zona di montagna e alloggiamo in un magnifico  agriturismo tutto fatto in pietra circondato da siepi e fiori dai vari colori.
Un signore e  una signora che scopro essere i titolari ci accolgono con molto calore. Sembra di essere in famiglia.
Scopro che conoscono già Thomas perché lo salutano chiamandolo per nome e dicendogli ben rivisto.
Mentre salgo in camera per rinfrescarmi un po' sento che gli chiedono come sta un certo Oliver e come mai non è con lui ma non riesco a sentire la sua risposta perché nel frattempo sono entrati altri clienti e li hanno interrotti.

Chi sarà mai questo Oliver?
Sono sicura che ha solo Margaret come sorella e nessun fratello forse sarà qualche amico che non conosco.
In effetti non mi ha mai presentato nessuno dei suoi amici.

La porta si apre e lui entra andandosi a sedere sul letto.
"Ti piace qui?"chiede stendendosi con le braccia incrociate dietro all testa.
Così facendo la maglietta che indossa si tira su lasciando intravedere la peluria che esce al di fuori dalla cinghia dei pantaloni.
Assolutamente eccitante.
Sento il mio corpo ribollire di desiderio.
Possibile che possa farmi un effetto del genere vedendo praticamente nulla?
"Si, molto. Se vuoi scusarmi vado a fare una doccia, ne ho proprio bisogno ".

Apro il rubinetto per fare riscaldare l'acqua e intanto tiro fuori dal beauty il bagnoschiuma e lo shampoo e li poggio all'interno della doccia.
Mi spoglio, mi assicuro di avere l'accappatoio a portata di mano ed entro dentro.
Che goduria!
Mi serviva proprio.

Mentre m'insapono la porta della doccia si apre ed entra Thomas completamente nudo.
"Cosa fai?" chiedo aprendo l'acqua per sciacquarmi.
"La doccia ".
"Ci sono io".
"Appunto, la facciamo insieme. Lo sai che fare l'amore sotto alla doccia è ancora più eccitante? Vieni, lascia che ti insaponi io." Chiude il rubinetto dell'acqua e comincia ad insaponarmi dapprima con la spugna e poi con le mani. Percorre tutto il mio corpo per fermarsi un po' di più sul mio seno.
Lo strizza, lo bacia, afferra il capezzolo e lo morde.
Lascia scivolare le sue mani sui miei glutei,li afferra, li stringe.
Scende lungo le mie gambe, le afferra, le avvolge intorno al suo corpo.
La sua bocca è sulla mia, sul mio collo, sul mio seno.
Sento la sua erezione premermi contro.
Mi fa scivolare di nuovo giù, mi bacia sul ventre e poi giù, sempre più giù.
Inizia un gioco erotico con la lingua.
Godo nella sua bocca.
Riapre il rubinetto e lascia che l'acqua bagni ancora i nostri corpi.
Il gioco continua con le sue dita che esplorano la mia intimità.
Non ce la faccio più voglio sentire i nostri corpi uniti.
Gli afferro le mani per allontanarlo, lo tocco, lo lecco, lo bacio dappertutto.
Mi spinge contro il vetro mentre l'acqua continua a scendere sui nostri corpi eccitati, le nostre mani si intrecciano, le bocche si cercano avidamente e finalmente mi fa sua.

Siamo distesi sul letto io con la testa poggiata sul suo petto ma ognuno immerso nei propri pensieri.
"Cosa ne pensi dell'esperienza nella doccia? È stata di tuo gradimento?" interrompe i miei pensieri lui.
"Niente male" replico " si poteva fare di meglio forse ma tutto sommato mi è piaciuto ".
Ahahah non gli darò mai la soddisfazione di sapere quanto in realtà mi sia piaciuto.
"Si poteva fare di meglio è vero, ti faccio presente che tu sei venuta due volte io una. È vero, potevi fare di meglio".
"Ehi stronzetto, cosa vorresti fare ora, rubarmi l'onore dell'ultima parola?"
"Ci mancherebbe! Quello è tuo e non si discute però sappi che sei in debito con me, se vuoi sdebitarti io sono qui completamente a tua disposizione. Puoi farmi quello che vuoi ma sappi che dovrò godere solo io" e stiracchiandosi sospira.
"Scordatelo" sicuramente sarò diventata tutta rossa in volto perché sento la mia pelle ardere.
"Perché? Ti ricordo che lo hai già fatto e sei stata anche brava".
"Perché non ci riesco così ".
"Ho capito. Devo creare l'atmosfera giusta? Ci metto un attimo a infuocarti".
"Non devi creare un bel niente. Sei uno stronzo paraculo che si diverte a mettermi a disagio e smettila di ridere se non vuoi ritrovarti invalido".
Si sta torcendo in due per il troppo ridere il cretino.
"La smetti?" e gli mollo una sberla. Continua a ridere. Un'altra sberla.
"Cavoli come alzi le mani, però. Ti piace la violenza vedo. Vuoi praticare un po' di sesso sadomaso per caso? Potrebbe essere molto eccitante la cosa, sai?"
"Ma quanto puoi esse..." mi ritrovo la sua bocca sulla mia.
" Vincerla con te è proprio dura. Mi piaci per questo forse. Sei un osso duro" sussurra sulle mie labbra.
"Sei tu che mi provochi ".
"Sicura? Perché a me sembra il contrario. Sei nata per provocare, ti diverte".
"E tu ne approfitti".
"Ne approfitto? Avevo richiesto solo un po' di sesso orale".
"Thomas finiscila!"
"È normale praticarlo in una coppia. Non basta fare solo l'amore per mantenere vivo un rapporto. Ci vuole la combinazione sesso amore. Vuoi vedere..."
"Non voglio vedere niente, smettila saputone".
"Saputone non me lo aveva detto nessuno, mi mancava come aggettivo ".
"Imbecille"
"Questo lo sapevo già, continua "
"Troglodita "
"Non ricordo se me lo hai già detto sinceramente "
"Ti amo" sparo improvvisamente prendendolo in contropiede.
"Cazzo, pure io" e mi ritrovo sdraiata sotto di lui restando sempre in debito con lui.

"Thomas?"  mi è tornata in mente la conversazione ascoltata stamattina che ha riacceso la mia curiosità.
"Si? " . Mi posa un bacio sulla fronte e mi stringe più forte a se.
"Chi è Oliver?" sollevo la testa per guardarlo in viso mentre attendo invano la sua risposta.
"Ho sentito i titolari chiederti di lui. Siete stati qui insieme presumo."
"Si. Un paio di volte. È una persona che presto ti farò conoscere. Ora dormi".
Non ho la minima idea di chi possa essere ma capisco, dal modo in cui ha troncato il discorso, che ha sicuramente a che fare con i suoi malumori improvvisi.

Il sabato passa veloce fra passeggiate lungo i sentieri e andando a cavallo.
Abbiamo scoperto anche una piccola piazzola attraversata da un piccolo ruscello e ci siamo divertiti come non mai a schizzarci l'acqua con i piedi scalzi.
E gioco porta gioco non nego che ci siamo ritrovati ad amarci anche lì, completamente all'aperto.
A lui non interessa di essere visti.
Io ogni volta invece me la faccio sotto per paura di finire in questura.
Siamo tornati per un giorno bambini spensierati.
Domani torneremo a casa e un po' mi dispiace.

Questi due giorni sono stata benissimo, fuori dal mondo, serena e felice con il mio ragazzo.
Ogni scusa e ogni luogo è stato buono per lasciarci travolgere dalla passione.
Noi due soli, per conoscerci meglio, per amarci, per viverci.
Ho chiuso per un weekend nel cassetto il male che mi sta uccidendo la mamma, facendo stare così bene lei e me per almeno due giorni.
Domani lo riaprirò e farò tornare nella mia vita la cruda realtà.
Ma ora voglio vivere questa ultima notte di vacanza sola con lui, coccolandoci fino a quando la passione non ci travolgerà ancora.

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Nuovo capitolo! Spero che vi piaccia.
Sesso e amore per mantenere vivo un rapporto ahahahahah
Ho rubato questo concetto da Gabriel Garko crediamogli 😋😜
Il prossimo capitolo è tosto, godetevi questo, rileggetelo più volte se vi fa piacere perché quello che accadrà sarà difficile digerire almeno per me e Tancri 💕
Aspetto sempre i vostri commenti e suggerimenti.
Votate, votate, votate 😎
Ylenia
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ylenia.marini

Oltre il buio (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora