Ali

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Whiskey, sigari ed antidolorifici non mi aiutano più a dormire. Sono passati due mesi dall'incidente, l'incidente che ha portato via la mia bellissima Nadia. Ora passo i miei giorni e le mie notti ad avvelenare il mio sangue con alcol e droghe, guardando TV spazzatura e rivivendo costantemente quella notte nella mia testa. Lo ricordo molto chiaramente.

Portai Nadia fuori, nel più bel ristorante che potessi permettermi. Meritava solo il meglio. Era così bella. "Assomigli ad un angelo," le dissi durante la cena. Arrossì un po', e il mio cuore schizzò a battere. "Ora ho solo bisogno di un paio d'ali,"disse con un piccolo sorriso sul volto. Avere le ali era una fantasia che aveva da quando era una bambina. "Un giorno le riceverai" dissi. Finimmo il nostro pasto, pagammo e salimmo in macchina. Stava piovendo moltissimo. "Forse dovremmo aspettare finché la pioggia non si calma, non è sicuro guidare in queste condizioni." disse Nadia. Se solo l'avessi ascoltata.

"Non è un viaggio lungo; saremo a casa prima che tu te ne accorga, promesso." Dopo, ricordo solo di essermi svegliato in un ospedale. L'impatto doveva davvero aver incasinato la mia testa. Entrò un dottore, mi disse che Nadia era morta poche ore prima di svegliarmi e le sue ultime parole furono un messaggio per me...

"Non piangere per me... finalmente avrò le mie ali."

Almeno era morta con un po' di speranza nel cuore.
"Beh, basta impietosire me stesso, dovrei dormire un po'" pensai. Mi svegliai nel bel mezzo della notte col suono di un carillon. Riconobbi immediatamente il suono del carillon che regalai a Nadia quando eravamo fidanzati. Mi alzai e lentamente mi feci strada verso la fonte del suono. Proveniva dal bagno, appena mi avvicinai cominciai a sentire un tenero e delicato pianto.

Esitai per qualche secondo, il mio cuore cominciò ad accellerare. La porta del bagno era leggermente aperta e la luce era accesa. Afferrai il pomello della porta e aprii lentamente. Dentro c'era il carillon, ancora acceso, con un messaggio scritto sul vetro con un liquido nero.

"Dove sono le mie ali?"

Creepypasta - First BookWhere stories live. Discover now