trentadue

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Resto immobile.
Impassibile a quello che ha detto.
Ma, in realtà, vorrei urlargli quello che provo anche io.
Anche se non so cosa provo.
Resto ferma e lo sento respirare affannosamente.
<<non so perché non te lo dico... forse ho solo paura che tu mi respinga... si, credo sia per questo... Dio solo sa quello che vorrei farti... quello che vorrei dirti... perché non è solo attrazione fisica quello che provo per te... è qualcosa di più... con quella voce squillante e quell'espressione ingenua... hai una bella faccia tosta e sei davvero insistente... sei buffa e sexy allo stesso momento... con quelle labbra che amo e che vorrei baciare tutto il giorno... mi fai davvero ammattire...>>
Le sue labbra mi danno un piccolo bacio sulla fronte mentre io perdo completamente il senno.
Ogni singolo dubbio che avevo in precedenza è svanito.
Mi piace Caleb, questo era ovvio.
Ma non solo... io credo, anzi ne sono sicura, di essermi follemente innamorata di lui.
Sembra da pazzi... è bastato solo un mese e quel che settimana per innamorarmi di una delle più odiose persone sulla terra.
Fino a qualche tempo fa non sapevo cosa si potesse provare.
Ma è dolorosamente fantastico.
<<... tutto ciò che ti ho detto, per, probabilmente non lo sentirai mai>>
Questo è quello che crede lui.

Qualche minuto dopo Caleb è in uno stato di semisonno mentre io non smetto di pensare alle sue parole.
Il suo braccio mi circonda ancora saldamente la vita è il respiro è più leggero.
Facendo attenzione a non farmi male alla ferita mi allontano leggermente da lui.
Lo guardo dormire con quel espressione tormentata e quegli occhi accigliati.
D'istinto una mia mano gli accarezza la guancia, traccia dei piccoli semicerchi con il pollice che in seguito faccio scivolare sulle sue labbra screpolate.
Mi sistemo a cavalcioni su di lui, alle estremità delle sue ginocchia, e mentre continua a dormire, quasi come fosse naturale, creo in contatto tra le nostre labbra.
Un soffice bacio che gli fa mugugnare qualcosa.
Lo guardo mentre sorride leggermente.
Gli do un altro piccolo bacio e apre leggermente gli occhi.
<<tutto okay?>>
Chiede con voce stupita per la mia azione.
Annuisco sempre vicino alle sue labbra e lo guardo negli occhi.
Sento le sua mani poggiarsi sulla mia vita e per un secondo sussulto quando tocca la ferita.
<<scusa>>
Sussurra ancora stranito.
Faccio cenno di non preoccuparsene e mi avvicino ancora di più a lui, facendo sì che le nostre labbra si sfiorino.
Poi, finalmente, mi bacia.
Un bacio caldo e passionale.
Mi avvicina di più a lui e finisco seduta sul cavallo dei suoi pantaloni.
Sospira un secondo e poi torna a baciarmi.
I suoi baci si spostano sul collo e inizia a lasciarmi una scia di altri baci umidi e caldi dalla mandibola alla spalla.
L'aria dentro la macchina si fa viziata e il mio corpo ha un brivido ad ogni suo bacio.
Inzia a succhiarmi la pelle e poi ci soffia sopra.
Un altro brivido che porta ad un gemito da parte mia.
Lo sento sorridere sul mio collo e io premo il mio bacino contro il suo per vendetta.
<<Jen...>>
Geme anche lui.
Sghinniazzo leggermente.
<<... piccola, non vale>>
Sentirmi chiamare così da lui mi da un altro brivido.
Ripeto il movimento e lui, invece, ripete il mio nome e io il suo.
Fa scendere lo schienale del sedile e mi fa sdraiare con lui sopra facendo attenzione a non farmi male.
Questa ferita è dannatamente d'intralcio.
Mi sfila la maglietta e io sfilo la sua.
Lo guardo per un momento estasiata e passo una mano sui suoi addominali.
<<non voglio spingermi troppo oltre con te Bambinetta, non adesso, almeno>>
Annuisco, felice che mi rispetti.
Posa ancora le sue labbra sulle mie e fa scorrere la mano verso i miei pantaloni.
Come sarà? Devo avere paura?
Non stiamo per farlo, ma farà male lo stesso?
I miei pensieri vengono interrotti dalla mano di Caleb che mi stuzzica.
Gemo per la sorpresa mentre sorride.
Continua stuzzicarmi e l'aria comincia a mancare.
Mi aggrappo con le braccia al suo collo e poi una scossa in tutto il corpo.
<<Caleb...>>
Lui mi zittisce con uno dei suoi soliti baci dolci.
Toglie la mano dai miei pantaloni e lecca le dita.
Io spontaneamente arrosisco.
<<oh mio dio, Caleb!>>
Gli tiro un pugno sul braccio ma ottengo solo una meravigliosa risata.
<<ottimo risveglio direi!>>
Sorride guardandomi negli occhi.
Tira su il sedile e mi fa rimettere seduta su di lui.
Non posso credere a quello che è appena successo.
Mi copro il viso con le mani per non far capire che in realtà sto sorridendo come un ebete.
Lui mi scosta le mani dal volto e mi sorride dolcemente.
Gli do un bacio a stampo molto casto e mi sporgo verso il suo orecchio.
<<comunque... credo di essermi innamorata anche io di te, Caleb>>
È diventato paonazzo.
<<hai sentito tutto?>>

<<ogni singola parola>>
Rispondo.
Restiamo li, ancora qualche minuto.
Io con la testa appoggiata al suo petto e lui che mi tiene salda a se.
Ma non sa che non c'è ne è bisogno, perché da lui non sarei mai scappata.
Perché per quanto sia insensato, stupido e bizzarro... io lo amo.
<<a proposito, scusa per il succhiotto...>>
Dice disinvolto.
Sbarra gli occhi e tiro giù lo specchietto della macchina.
Una chiazza violacea è posizionata sul mio collo.
Lo guardo male e lui si trattiene dal ridere.


Quel Coinquilino Snervante - DAL 18 APRILE IN LIBRERIA!Where stories live. Discover now