«Allison» mi richiama Jessica. Alzo lo sguardo verso di lei e capisco che non mi crede minimamente. Un cliente entra nel bar e si avvia subito alla cassa che mi affetto a raggiungere.

«Benvenuto al Skate&Snack, come posso aiutarti?» L'entusiasmo che uso è solo grazie alla voglia di evitare il discorso con Jessica. Il ragazzo davanti a me guarda gli ordini alle mie spalle decidendo il suo ordine prima di riferirmelo. Mi metto subito all'opera ma, purtroppo, la mia area di lavoro è vicino a Jess.

«Allison, rispondimi» mi sussurra cercando di non farsi sentire dal cliente.

«Jessica, non ora.»

«Lo sai che non mi arrenderò fino a quando non rispondi.»

«Ti ho detto che non lo so!» sussurro fermandomi un secondo per guardarla prima di ritornare a finire l'ordine.

«No, tu non lo vuoi ammettere. Dimmelo.» Sbuffo fortemente alla sua insistenza.

«Sollievo. Ero felice di vederlo» rispondo arrendendomi e gli occhi di Jessica si spalancano dalla sorpresa insieme alla sua bocca. Sospiro leggermente prima di finire l'ordine del ragazzo. Mi giro verso di lui mostrando un sorriso cordiale mettendogli davanti i due grandi bicchieri pieni di yogurt e di riferire il costo. Lui con un sorriso raggiante mi consegna i soldi prima di andarsene con i bicchieri e raggiungere una ragazza. Cambio i soldi dalla cassa e metto in tasca la mia piccola mancia prima di tornare a testa bassa da Jess.

«Ehi» cerca di attirare la mia attenzione ed io alzo lo sguardo sul suo viso «Non è una brutta cosa, va tutto bene.»

«Non è vero, e poi è durato poco quel sollievo. Subito dopo mi sono ricordata di odiarlo.»

«Sarà durato anche poco, ma è esistito. L'hai provato.» Assumo un'espressione confusa e sospettosa appoggiandomi con una mano al bancone e l'altra sul mio fianco.

«Cosa stai cercando di dire?» La guardo attentamente. Sembra che ci si sotto qualcosa.

«Forse...dovresti» si blocca incerta, non sicura se continuare «Dovresti dargli un'occasione.» Scuoto subito la testa incredula. La settimana scorsa mi appoggiava e continuava a dirmi di dimenticarmi di tutto e tutti ed andare aventi, che non avrei mai e poi mai dovuto perdonarlo. Adesso dice totalmente il contrario, deve essere successo qualcosa. Per forza.

«Tu non eri dalla mia parte?» dico con un tono più severo di quanto volessi, ma non capisco il suo comportamento e questo mi fa davvero infuriare.

«Si ma sembrava che stesse soffrendo molto quando ti ha rivisto» prova a giustificarsi sembrando quasi indifesa, timorosa di come io possa reagire. Mi giro subito dandole le spalle continuando a mettere a pulire i bicchieri sporchi.

«Anche io ho sofferto» sussurro piano senza farmi sentire. Perchè tutti mettono sempre in secondo piano quello che provo io?

Niall torna e tutti lo accontentano e fanno di tutto per farlo stare meglio.
Perchè nessuno mi chiede se io sia d'accordo?

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Anna's pov

Continuo a tenere lo sguardo fisso sullo schermo del computer mentre mi sdraio a pancia in giù sul lettone facendo muovere le mie gambe all'aria. Faccio scorrere la pagina controllando con cura ogni singola cifra riportata di lato sperando di trovarne una che mi soddisfi. Sento dei passi da fuori la camera e dopo pochi secondi Michael apre la porta con un vassoio in mano che lo aiuta a portare una quantità spropositata di cibo. Faccio alternare lo sguardo tra lui e il vassoio e quando se ne accorge non ci pensa due volte a giustificarsi.

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⏰ Last updated: Aug 14, 2016 ⏰

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