Mi piace lui non il gruppo di sostegno

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Ecco il tanto atteso lunedì, per la mattina solita routine, pasticche rosa la mattina,colazione,doccia e poi vestito. Eri pronto per aspettare mia madre che mi portasse al gruppo di sostegno.
"Harry sono felice che ti stia piacendo andare lì"
Ah certo mamma, in verità mi piace louis ,non andare la. Già forse era questa la verità...stare senza sentirlo per due giorni interi è sembrata una vita intera...ma era presto per dire che mi stavo affezionando davvero a lui.
Arrivato salutai mia madre ed entrai nella stessa aula a destra in fondo al corridoio. Cercavo il suo viso nella gente che entrava ma no non c'era. Ma dov'era ? Che gli stava succedendo? Non mi ha cercato e tantomeno non è venuto qui che è l'unico posto dove sa di trovarmi...magari è per questo che non è venuto...

Ok basta Harry, le pippe mentali non servo a niente, adesso vai a casa di louis e chiarisci la situazione. Infondo lo hai baciato cazzo, perché ti vergogni a vederlo no?
Eppure mi fermava qualcosa ma non so cosa.

Mia madre era già fuori che mi aspettava.
"Harry sali in macchina dai sta per piovere!"
"Ecco mamma"
"Harry purtroppo io devo andare in ospedale, c'è una paziente abbastanza urgente e devo essere presente con tuo padre, ho lasciato il numero della vicina attaccato al frigo se io non dovessi rispondere e..."
"Si mamma ho capito penso di resistere per qualche oretta senza morire"
"Harry non devi dire così,mi dispiace"
Vidi mia madre che tratteneva le lacrime negli occhi,cavolo io non volevo far soffrire nessuno
"Mamma ma dai scherzavo ti prendevo in giro"
"Dai Harry scendi ci vediamo dopo"

Entrato in casa vidi la macchina di mia madre andare via verso l'ospedale, a quel punto mi preparai psicologicamente, presi un ombrello afferrai lo zainetto feci un respiro intenso e uscii di casa.
La casa di louis era abbastanza vicina alla  mia se non sbaglio, beh comunque sia l'avrei riconosciuta.
Camminai senza sosta, dovevo sapere che cosa fosse successo e perché mi evitava, sperando fosse una mia impressione.
Mamma mia che camminata.
Mi sedetti su una panchina e in quel momento caddero alcune gocce, penso che se mia madre sapesse dove mi trovavo mi avrebbe chiuso  a casa legato al letto.
Aprii l'ombrello ricominciai la camminata, sarà stata l'umidità la fatica e le gocce sugli occhi che ad un certo punto mi sentii debole e cedetti.
Non sentivo controllo sulle mie gambe

Non ricordavo bene come fosse successo ma sentivo una mano che mi accarezzava i capelli,
e non c'era più la pioggia.
Cercando di aprire gli occhi e mettere a fuoco la figura seduta accanto a me capii che era lui...
"Harry allora come stai? Che ti è successo?"
"Lou..lou ma che è successo?"
"Harry va tutto bene"
Mi strinse la mano destra con la sua mano calda
"Lou ma questa è casa tua..."
"Si Harry, ringraziando il cielo sei svenuto proprio davanti a casa mia e mentre guardavo fuori dalla finestra la pioggia ti ho visto, ti ho portato in casa e ti ho cambiato i vestiti e messo al letto, eri molto freddo sai..."
Mi strinse la mano più forte
"Beh grazie lou, ma tuo padre e tua madre..."
"Ah loro non sono qui fortunatamente, Harry dimmi perché sei venuto da me"
Ecco il vero motivo perché mi trovavo lì
"Lou volevo capire, perché sei scomparso dopo tutto quello che è successo?"
Mi lasció la mano come se si fosse scottato.
"Beh non lo so diciamo che mi serviva del tempo per alcune cose..."
"Lou quali sarebbero queste cose misteriose"
Lo dissi sorridendo
"Tante Harry"
Fece con un sorriso forzato.
"Hanno a che fare con il bacio perché...io ehm insomma quel bacio..."
"Harry non ti preoccupare è tutto dimenticato, un attimo di pazzia nella nostra condizione è normale penso "
Normale? Veramente aveva già dimenticato? Eppure io avevo dato un bacio con passione, quei baci che si danno per togliere il dolore...
E poi le nostre mani intrecciate...si poteva dimenticare tutto in due giorni?
"Ah sì certo speravo infatti fosse tutto chiaro"
Cercai di dirlo arrossendo il meno possibile
Ma fu inevitabile
"Harry sei adorabile sotto le coperte mentre arrossisci"
Grazie lou tu si che mi aiuti a superare la fase da ragazzo etero mezzo gay
"Cosa?"
Mi si avvicinó lentamente come per darmi il tempo di spostarmi se non fossi stato d'accordo, io rimasi lì e le sue labbra arrivano.
Ci baciamo e facemmo incontrare le nostre lingue, le nostre mani si intrecciarono e le mie rimasero bloccate ai lati del cuscino,
Chiusi gli occhi e mi godetti secondo per secondo quei baci.
"Harry io...io...non so cosa dire"
"Lou a volte le parole non servono"
Mi tolse il filo che che mi passava per il naso così mi potei togliere meglio la maglietta, mi rimise il filo per l'ossigeno e si tolse la sua maglietta,
Era seduto a gambe aperte su di me, ci guardavamo e mi prendeva il viso con
entrambe le mani.
Erano secondi infiniti...
Gli accarezzai gli addominali scolpiti e ricominciammo a baciarci.
Sentivo la passione in quei baci imperdibili.
Alla fine ci sdraiammo sotto le coperte, io ero a pancia in su e lui era girato di fianco a le guardarmi, dio quanto era bello!
Mi prese la mano e cominció a giocarci
"Harry rimani qui stanotte, i miei ritornano tra due giorni, sono partiti"
"Lou mi piacerebbe ma devo avvertire mia madre e portare i diversi medicinali"
È così facemmo, fu difficile convincere mia madre ma alla fine riuscimmo a stare insieme.
Passó una settimana e stavamo sempre insieme tra abbracci carezze e baci rubati.

Non andavamo più al gruppo di sostegno, uscivamo e grazie a louis scoprivo posti nuovi e calmi.

Endless {LARRY STYLINSON}Where stories live. Discover now