Ok mamma

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Me lo hanno diagnosticato a 11 anni e da allora convivo con lui da 7 anni.
La mia vita non è altro che visite mediche, medicine,visite mediche e ancora medicine su medicine.
Purtroppo ho dovuto lasciare la scuola e frequento dei corsi privati e questo sarà l'ultimo anno da "studente"

"Harry, tesoro scendi è pronto il pranzo"ah mia madre, è sempre dolce con me e le voglio molto bene, ma ultimamente mi sta sempre addosso ripetendomi di andare al gruppo di sostegno dove ci sono altri ragazzi e ragazze con diverse malattie come la mia, il cancro. Lo so che lo fa per me perché non ho amici ma a me piace la solitudine, mi piace disegnare solo e pensare.

"Arrivo mamma"

"Harry tuo padre e io domani a pranzo andiamo dalla zia Emily, so che a te non fa tanto piacere quindi se vuoi posso lasciarti dal gruppo di sostegno ecco, ti accompagnerei io e poi finita la visita da Emily verrei subito a prenderti"

So che mia madre non andrebbe da nessuna parte, starebbe lì ad aspettare che io esca. Ha sempre avuto paura che mi succedesse qualcosa dal ultimo attacco che ho avuto.
E poi cerca sempre di convincermi con il fatto della famosa "visita a casa della zia Emily" sa che non mi piace la zia,non per una ragione precisa ma non sono legato per niente a lei.

"Mamma....lo sai che non ci andrei mai a quel gruppo, sto bene qui da solo"

"Ma Harry... Solo una prova, dura un ora e mezza nemmeno tanto, che ti costa provare?"

Sentire mia madre supplicarmi così mi faceva sentire inutile, io so di essere un grande problema, insomma avere un figlio malato di cancro e salvato dalla morte per miracolo ma costantemente al rischio di lasciare le penne è davvero una cosa orribile...

"Mamma solo domani..."
Con quale coraggio ho detto questo?
Stavo per cambiare idea ma mia madre ormai era attaccata a me in un abbraccio che quasi non mi faceva respirare, non che senza quello stritolamento io possa respirare tanto meglio.
"OKOK mamma ho capito"
"Vedrai Harry ti divertirai tantissimo e conoscerai tante belle persone e magari qualche ragazze eh"

Lo aveva detto sorridendo e le diedi corda con un sorriso a trenta due denti, stavo fingendo per renderla felice, allora perché non farlo del tutto

In quel momento entrò anche mio padre,
Ci salutò e io mi feci sfuggire un "papà domani voi andate pure dalla zia io andrò al gruppo di sostegno"
"Quale zia? Che mi sono perso anne?" Replicò mio padre non capendo cosa stesse succedendo

"Ehm caro ti spiegherò dopo me ne ero dimenticata"

Oops forse non stavo aiutando la mamma ahaha
"Mamma comunque io non ho molta fame, torno in camera"

"Ma Harry almeno un po mangia non hai toccato nulla"
"Lo so mamma sto finendo un disegno ti giuro dopo mangerò"

Mentre salivo le scale mi dovetti fermare, quasi non respiravo più. Presi lo zainetto che era collegato a un tubicino che finiva nel mio naso per darmi più ossigeno e lo misi sulle spalle, poi un passo alla volta e caddi sul letto.

Presi la mia tela, era la prima volta che facevo un autoritratto a me stesso, volevo disegnarmi mentre baciavo la ragazza che diciamo aveva preso parte dei miei sogni da un po' di giorni, si chiama mary e abita davanti a me, lo ammetto è una tipa snob e a me nemmeno mi guarderebbe da lontano ma è veramente bella e starebbe a pennello tra le mie braccia, non che mi piaccia tantissimo ma è il primo soggetto che mi è venuto in mente per completare il disegno.

"Harry è pronta la cena"
Cavolo di già? Ho disegnato tutto il tempo e il risultato è anche stato che sono riuscito a fare solo me stesso...poi continuerò con mary, mia madre sarà felice, ho una fame

"Eccomi mamma"
Scesi le scale impiegandoci più o meno sui dieci minuti, era così deprimente avere 18 anni e stancarsi dopo tre gradini e in più avevo lo zainetto da portarmi sempre appresso.

"Harry tua madre mi ha detto di domani, allora ti sei deciso a frequentare quel gruppo, sono convinto che andrà bene e farai amicizie"
Mio padre era davvero sicuro di ciò che diceva

"Già la mamma convincerebbe chiunque"
Quasi morivo, dissi quella frase senza fiato mentre scendevo l'ultimo gradino

Endless {LARRY STYLINSON}Where stories live. Discover now