CAPITOLO 35

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Glaphyra suonò il campanello di casa di Francesco.

Melissa si strinse di più alla ragazza.

"Tranquilla, questa è la casa del mio amico" le sorrise Glaphyra.

"Sono stanca" disse la bambina sistemando meglio in braccio

"Dormi tesoro" le diede un bacio sui capelli profumati di fragola.

Il cancello scattò e finalmente Glaphyra riuscì a vedere quella casa... Casa? Era dire poco! Una villa è più appropriato.

Avvolse la giacca intorno alla bambina per tenerla al caldo ed entrò spingendo il cancello.

Un giardino enorme curato con fiori ovunque, probabilmente era stata la madre a prendersene cura e erba ovunque di quel verde smeraldo che ti incanta.

"Ciao Glaphyra"

"Oh, un Francesco selvatico!" rise la dea andando verso di lui.

"Vieni dai che Lucy ci ha preparato i pancake" disse il ragazzo tenendo aperta la porta enorme che doveva anche essere pesante in apparenza.

"Arriviamo" sussurrò per non svegliare la piccola.

Entrarono e chissà per quanto tempo Glaphyra rimase a bocca aperta. Girò su sé stessa e vedeva dappertutto cosa preziose, le sembrava di essere tornata sull'Olimpo!

Il bianco regnava ma i quadri e le varie altre decorazioni rendevano l'atmosfera molto accogliente.

"Perché tutti quando entrate avete la stessa espressione? Non è niente di particolare è solo una casa" sbuffò l'altro parecchio irritato.

"Mi ricorda la mia casa in Grecia" disse la dea mordendosi un labbro.

"Ed è una casa bellissima, tua madre deve avere dei gusti bellissimi" continuò sistemandosi meglio la bambina in braccio che si era addormentata.

"Non è mia madre, la mia tata, grazie a lei la casa è così bella, i miei non ci sono quasi mai a casa" sorrise lui.

Vedendo in difficoltà Glaphyra con la piccola Melissa, Francesco la invitò ad entrare in salotto e le fece appoggiare la bambina sul divano che dormiva beatamente.

"Andiamo in cucina" bisbigliò il ragazzo indicando una porta dietro il divano.

Glaphyra annuì e lo seguì tenendo sempre d'occhio Melissa che stava sdraiata di pancia sul quel divano enorme di colore blu.

Un piccola Melissa in un mare... Sembrava proprio questa!

"Grazie dell'ospitalità" disse di lancio Glaphyra mentre Francesco chiudeva la porta per non disturbare la bambina.

"Non c'è bisogno che ringrazi, gli amici aiutano nel momento del bisogno" le sorrise il ragazzo sedendosi a tavola dove regnava una pila di pancake.

Oh... A Glaphyra mancava quel dolce fantastico!

"Quello è il mio dolce preferito" disse sedendosi sullo sgabello accanto al suo amico.

Wow... un amico maschio che non cercasse di baciarla... Strano no??

"Lucy è bravissima a cucinare"

Glaphyra lo sentì a mala pena, era troppo presa a mangiare come se fosse da giorni che non addentava qualcosa.

Erano buonissimi, con lo sciroppo d'acero era un piacere per il palato... Se avrebbe dovuto scegliere tra una notte d'amore o i pancake... Avrebbero vinto i pancake sicuramente!

"Devi esserci molto affezionato alla tua tata per parlare di più di lei che dei tuoi genitori"

Ok, Glaphyra ha trovato un secondo nome... Gentilezza...

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