4^CAPITOLO UN NUOVO INIZIO

1.2K 72 5
                                    

La faccio accomodare sul divano di pelle del salotto mentre io mi avvicino alla camera di mio figlio per controllare che dorma e socchiudere la porta.

È un modo per prendere un po di tempo.
Non è facile per me ricordare e rapportarmi a quel periodo.
Ma è necessario che lei conosca la storia vista dalla mia parte.

Mi avvicino a lei e mi siedo.
"Faro' fatica a raccontarti, lo so già.
Da cosa partiamo?"

"Dal principio"
E,come un fiume in piena,inizio.

Racconto del senso di vuoto che ho provato quando mi ha lasciato.
E del periodo di autodistruzione che ne è seguito.
Mi vergogno di quei giorni.

Le racconto delle mie brutte esperienze con l'alcol e,di quella sera che sono finito al pronto soccorso per aver mischiato un po' troppo.
Lei mi guarda. Non fiata.

Le racconto del mio capo che,dopo aver saputo della bravata,voleva togliermi il contratto con la casa discografica.
Io che litigavo con tutti e per tutto.

"Ero uno schifo." Le dico allungandomi sul divano e sorridendo nervosamente.
"Vai avanti ti prego"  mi esorta lei seria.

Inizio a spiegarle della mia "rinascita" grazie alla mia ex.
Di come mi ha preso per mano e sollevato dal baratro in cui ero sprofondato.

Emma si stringe nelle spalle e abbassa lo sguardo.

"Continuo?" Le domando.
"Si ti prego"
"Aspetta un attimo"

Mi alzo e vado in camera mia.
Torno con una grossa coperta di pile e gliela avvolgo sulle gambe.

"Così stai meglio. Sembrava tremassi"
Mi guarda riconoscente.
Continuo il mio racconto.

Parlo del mio rapporto la mia ex.
Lei ascolta avida le mie parole.

"La amavi?" Mi domanda al brucio.
"Le volevo molto bene e le ero grato. Mi aveva salvato. Ma non l'amavo come avevo amato te."

Riprendo la mia storia.

Le racconto della mia felicità quando ho saputo di Andreas.

Vedo che trattiene le lacrime.
Enfatizzo il racconto volutamente forse perché voglio vederla soffrire.
Sono uno stronzo si, anche masochista,ma voglio che capisca e che soffra anche lei una piccola parte di quello che ho sofferto io.

La gravidanza, la felicità della prima ecografia, gli ultimi giorni prima del parto.
Il giorno della nascita di Andreas con tutta la gioia che ha portato con se.

Sento che Emma allunga la sua mano verso la mia e la stringe forte.
Ricambio la sua stretta.

Appoggia la sua testa nell'incavo del mio collo. Chiude gli occhi e sospira.
Io le accarezzo e gioco con i suoi capelli.
Lo so. Non dovrei lasciarmi andare.
Ma è più forte di me. Lei così vicina.

Le accarezzo il viso.

"Hai sempre lo stesso profumo Mattia."

"E tu sei sempre dannatamente tu"

"E' meglio che vada via. Si è fatto tardi"

"Ti prego, " le chiedo"resta ancora un po'... "

Si gira verso di me. Mi guarda seria.
Poi si accoccola di nuovo vicino a me.
E io continuo ad accarezzarle i capelli.

Il suo respiro si fa sempre più regolare.
Si addormenta tra le mie braccia.
La guardo dormire.

Questa sera sono riuscito ad aprirmi per la prima volta con una persona che non fosse della mia famiglia.
E,un pezzo di quel macigno che ho dentro si è staccato.
Con il tempo forse riuscirò a perdonarla. In fondo penso di volerlo. Anche se ora come ora non sono ancora pronto...

Tu. Che sei parte di me.Where stories live. Discover now