8^CAPITOLO AMICI MAI

805 60 4
                                    

"Ben svegliato campione"
"Eh papà.. Emma mi ha svegliato bene.. con una carezza , non come fai tu"
"Come sarebbe?" Gli dico ridendo mentre lo abbraccio e gli bacio i capelli.

Lei ci sta osservando seria sulla porta di casa.
"Dai Emma. Accomodati."
"Si Emma dai.. vieni"
"Va bene ragazzi."

Andreas si fionda in camera a cambiarsi. Sicuramente arriverà in salotto con la maglietta della Lazio pronto per guardare la partita.

Io con la scusa di aiutare Emma a togliersi il soprabito le accarezzo la schiena.

"Ehi tutto bene?"
"Si Mattia. Sto veramente bene."
Mi risponde seria ma sorridente accarezzandomi il filo di barba sul mento.

"Allora,adesso all'opera. Io vado in cucina a preparare cena, voi divano e partita che a momenti inizia. "

"Subito serge ' agli ordini."

Mi accomodo sul divano e con il telecomando accendo la TV sul canale sportivo in attesa della partita.
La bionda è sparita in cucina e mi ha vietato di entrare. A casa mia poi. Mah.

Andreas mi raggiunge in salotto e si siede vicino a me.
"Pronto per la partita?"
"Eh certo papà. Non mi vedi!?"

Si effettivamente è comico.
Maglietta cappellino e sciarpa della Lazio da vero ultras.
Sono contento che questa passione ci accomuni.

Ora però , prima che inizino a giocare, ho bisogno di parlare a mio figlio. Questa cosa di Emma è capitata così velocemente che non so quello che possa pensare lui.

"Senti andre, devo dirti una cosa, ma seriamente"

Lui mi guarda incuriosito e io continuo un po' titubante.
"Nulla...è che io ed Emma.Cioe'" sono imbarazzato a parlare di queste cose con il mio bambino.
"Cioè?"
"Eh che abbiamo ripreso a vederci"

"Come vuol dire ripreso papà?"
"Andre è una storia lunga... ma volevo solo sapere se ti faceva piacere se Emma ogni tanto stava qua da noi, se non ti dava fastidio insomma."

Silenzio.

"A me piace Emma. " riprende Andreas.
"Lo so che ti piace" rispondo sollevato.

"E a te piace? "
"Tanto.
Se ti faccio questo discorso da grande è proprio perché mi piace tanto"

Vedo che mio figlio sta macinando uno dei suoi pensieri contorti.

"Come a me piace Elisabetta?" Già la sua fidanzatina di scuola.
"Si Andreas, come Elisabetta. "

Silenzio. Lo vedo pensieroso.

"Ma vi sposerete?"

Azz che domanda.
Boh,non so,magari, un domani forse, perché no?

"Su dai ora non corriamo troppo.
Per il momento siamo degli amici speciali che si vedono.
Ma proprio perché a lei ci tengo volevo che fossi il primo a saperlo."

"Come una persona grande"
"Esatto. Sei n'omo quasi"
"Si so omo"
"Vieni qua" lo tiro verso di me e lo abbraccio forte. Il mio piccolo uomo.

"Posso dirlo alla nonna? E a zia?"

"Vorrei dirlo io a loro. Non roviniamo la sorpresa alla nonna."

"Mmm... va bene." Risponde non troppo convinto.

La partita inizia.
"Eh dai"
"Tira tira..." urla mio figlio
"Nooooo... era fallo"
"Li mortacci"
"Arbitro cornuto"

Nulla fine primo tempo 0:0.
"Vado un attimo in cucina Andre. Vediamo se Emma ha preparato cena"
"Si papà. Ho una fame "

Apro la porta,mi affaccio alla cucina e vedo lei, la mia Emma ai fornelli con gli auricolari  che canta e balla mentre con un cucchiaio di legno gira un qualcosa nella pentola.

Mi avvicino l'abbraccio da dietro.

Lei fa un sobbalzo, poi si volta e mi bacia.

Tu. Che sei parte di me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora