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*una settimana dopo*

Luke era più solo di un cane in un auto.

Michael da quella sera non si era più fatto sentire, e lui, da bravo coglione, aveva deciso di 'rispettare i suoi spazi'.

Aveva persino provato a cambiare negozio di lingerie; andava in un negozietto dove c'era questo strano quarantenne con i capelli tutti unti e la faccia spaesata, che spogliava Luke con gli occhi.

Inutile dire che non prese niente, e quella fu l'ultima volta che mise piede in quel postaccio.

Tralasciando questo fatto, ora era a casa sua, sdraiato sul divano con del cioccolato bianco alle nocciole in mano, e stava girovagando su Twitter.

Quasi non si strozzò con la saliva quando vide un post di Michael.

'Im leaving.'

"Cos.." sussurrò Luke rileggendo più volte quelle due parole, cercandone il significato.

Non sapeva che Michael intanto era su un aereo in partenza per Los Angeles, con le cuffiette nelle orecchie, stanco.

Aveva deciso di fare un salto in America, dai suoi genitori, e magari anche di rimanere per qualche anno lì. 

Non sapeva nemmeno lui il perchè. Sentiva uno strano bisogno di allontanarsi da qualcosa.

Ma da cosa?

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Dopo aver preso la macchina, Luke sfrecciò al centro commerciale, camminando poi velocemente fino al negozio in cui sperava di trovare il tinto.

Varcò la porta di ingresso, dirigendosi alla cassa.

"C'è Michael?" chiese con un leggero fiatone alla ragazza rossa e tatuata fino alla punta delle orecchie.

"Dolcezza, Mickey è andato a Los Angeles. A quest'ora sarà su un aere-"

Ma il biondo non ascoltò le ultime parole della cassiera, e uscì, tornando a casa.

Era sicuro di aver sentito il suo cuore rompersi.

N/A: vi voglio bene.. :))


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