Capitolo 9: Marionette

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Freya sospira, maledicendosi per l'ennesima volta di essersi immischiata con le vicende che riguardano Loki. Ha il sospetto che porti davvero sfortuna avere a che fare con lui.

"Immagino mi occuperò della vendita della locanda. L'avevo comprata per Sonea, per sdebitarmi di un vecchio debito... Mi raccontava spesso delle avventure serali di Thor... era un disastro" sorride, ma in realtà sta solo pensando a come fare per trovare Aster e ucciderlo. Thor le ha raccontato del veleno di Jormungand -come se lei non lo avesse notato- e la lettera le ha fornito tutto ciò che le serviva per sapere senza ombra di dubbio la verità sull'assassino.

Le parole esatte erano state: La schiava è morta, il ladro la raggiungerà presto. Sotto era stato disegnato uno schizzo di Jormungand e una maschera inespressiva.

Come facesse quell'uomo a conoscere le uniche due persone che per lei avessero significato qualcosa in passato non se lo capacitava, ma se era lo scontro ciò che Aster voleva lei non si sarebbe certo tirata indietro. Si augura solo che Siryo non sia così stupido da farsi trovare prima che lei scopra il nascondiglio del traditore.

"Hai regalato una taverna a una schiava?" il tono di Loki è divertito, curioso.

"I trofei di caccia sono miei" gli dice con noncuranza. " Mi ci sono voluti tre giorni per catturare il pentapalmo che orna l'ingresso."

"Notevole... Hai deciso di uscire allo scoperto?" la interroga Loki.

Freya salta giù dal muretto e calcia un sasso con più forza del necessario. "Ormai sai la verità. Non avrebbe senso fingere con il dio degli inganni" replica atona. Il foglio tra le sue mani brucia fino a diventare cenere che viene sparsa nel vento.

"Giusta osservazione. Quindi cosa farai? Non è strano che Aster abbia ucciso proprio la tua tutrice tra tutti?"

"Affatto. Quell'uomo mi conosce, anche se non capisco come. Sei tu il suo obiettivo primario, io più un effetto collaterale."

Ciò che davvero la preoccupa è il fatto che la sera prima, nei suoi incubi di fiamme, ha visto Sonea allontanarsi da lei come un fantasma avrebbe detto addio al mondo. "Che cosa è successo al Grande Serpente dopo la sua sconfitta da parte di Thor? Aster deve avere molto del suo veleno con sé, non può essere una coincidenze" osserva Freya.

"Le leggende e le storie su Jormungand sono infinite" commenta Loki.

Freya guarda il dio degli inganni, pensierosa. "Ma in tutte loro c'è sempre qualcosa di vero. In quale mondo può essersi rifugiato? Una serpe gigante... qualcuno dovrà pur averla notata."

"I midgardiani sono stupidi, ma mi sarei accorto di Jormungand se fosse stato sulla Terra... Jotunheim è una terra troppo inospitale, Asgard è da escludere..."





"Guardali. Sembrano essere tornati bambini. Discutevano spesso tra loro anche allora" considera Thor, ignorando lo sbuffo spazientito di Sif.

"Loki sta tessendo le sue ragnatele, Thor. Ci tradirà tutti, di nuovo."

"Non puoi esserne certa."

"Vedo Loki per quello che è: un invidioso, egoista e folle assassino."

Thor alza lo sguardo al cielo limpido. "Ma ha salvato Freya, ieri notte. E prima ancora... durante la proclamazione del suo giudizio..."

"Si trovava al posto giusto nel momento giusto" è la replica di Sif. "Sfrutta il suo potere per compiacere se stesso. Pensa a ciò che ha fatto su Midgard. Se tu non fossi intervenuto cosa sarebbe accaduto ai mortali?"

Cicatrici   |COMPLETA|Where stories live. Discover now