Capitolo 14

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Capitolo 14.

Siamo arrivati a 10k letture,non ci posso credere, non posso fare altro che ringraziarvi, vi amo.
PRETENDO assolutamente dei voti e dei commenti maggiori in questo capitolo perché è qualcosa di BOOM.

VI AMO.

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Un mese dopo.

Un mese, è passato un mese da quel "ti chiamo dopo", invece quella chiamata non è più arrivata.
Dovevo aspettarmelo infondo, sono solo stata una stupida a credere che lui volesse avere qualcosa con me.

Le prime due settimane continuavo a scrivergli e a chiamarlo ma non ricevevo nessuna risposta,così ho deciso di lasciar perdere. Le settimane seguenti furono le peggiori.
La scuola ormai era iniziata ma la saltavo la maggior parte delle volte, quando la mattina mi alzavo dal letto mi ritrovavo con delle occhiaie per mancanza di sonno e le guance consumate dalle lacrime.
Molto spesso riguardo le nostre nostre conversazioni e beh alla fine mi ritrovo sempre con le guance ricoperte di lacrime e ogni volta che succede Eve mi è sempre accanto, senza di lei in questo momento probabilmente sarei già in mille pezzi.
È un mese che non parlo con nessuno se non con Eve e qualche volta con i professori,
è un mese che mangio solo a cena, poche briciole di pane o quei pochi biscotti che la mamma cerca di farmi mandare giù,
è un mese che non faccio altro che stare in casa,
è un mese che non entro più sui social per paura di stare ancora più male.

Oggi è sabato e mia mamma ed Eve mi hanno letteralmente costretto a vestirmi e ad uscire quindi ora sono qui in questo fottuto locale, Eve mi ha lasciata da sola con un ragazzo noioso, non smette di parlare e mi ha sputato anche su un braccio.
Dopo una buona mezz'ora decido di alzarmi e lasciarlo,così sto per avviarmi al bancone ma lui mi ferma.

-Dove stai andando?- urla per sovrastare la musica.

-A comprarmi un'ombrello,volevo informarti che prima di venire qui avevo già fatto una doccia.- sorrido falsamente.

Mi volto e mi dirigo al bancone.

-Una vodka alla ciliegia- ordino velocemente.

-Il primo giro offro io- mi strizza l'occhio e mi porge ciò che avevo ordinato.

-Se proprio vuoi.- faccio spallucce e butto giù velocemente la vodka.

-Wow, vacci piano bellezza.-

-Faccio quello che voglio, proprio per questo me ne porti un altro.-

Mi passa il secondo bicchierino ma mentre sto per prenderlo lui lo tira indietro.

-Cosa?Lo rivoglio.- mi lamento.

-Solo se mi concedi un ballo- Indica con la testa la pista.

-Non..-sto per rifiutare però poi ci ripenso, vogliono che mi diverta? Beh è quello che farò, in un modo o nell'altro devo dimenticarmi di Harry, no?

-Certo, perché no, però adesso rivoglio il mio bicchiere-

Lui me lo passa, mando velocemente giù il suo contenuto.

Il ragazzo si appoggia con i gomiti sul bancone e mi rivolge uno sguardo.

-Ancora non so il tuo nome però..-mi dice con un sorriso provocante.

-Heisel, tu?-

-Jack, ora signorina Heisel, mi concede questo ballo?-

Scoppio a ridere per poi ritornare seria schiarendomi la gola.-Ma certo-

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