Pazzo? Si di te!

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Un anno dopo...
"Amore come stai?!"
C:"Sto bene.." risponde dall'altro capo del telefono
"Possiamo parlarne per favore? O hai intenzione di non rivolgermi più la parola?!"
C:"Igna perché non me l'hai detto subito?!"
"Ho avuto paura..."
C:"Paura di che?! Se è davvero un'amica come dici non avresti niente da nascondere o sbaglio?!"
"Pensavo ti arrabbiassi"
C:"Sono matura, riesco ad accettare le amicizie tra uomo e donna"
"Questo lo so... Che sei matura"
C:"Allora quando me la presenti?!"
Oh porca! Adesso come gli e lo dico che di questa so solo il nome?!
"Presto amore promesso, e scusami per non avertene parlato"
C:"Tranquillo... Quando torni?!"
"Tra una settimana sarò lì da te"
C:"Non vedo l'ora di rivederti"
"Anch'io. Adesso devo andare, il grande capo vuole parlarci. Ci sentiamo dopo" taglio corto.
È stato un'anno difficile per tutti, sono partito 5 mesi per l'America mentre Chiara affrontava e combatteva il cancro che purtroppo si è ripresentato.
Ogni volta che potevo tornavo a Marsala per starle il più vicino possibile, anche solo per due giorni.
Volevo essere il suo guerriero, quello con l'armatura e lo scudo che salva la principessa da ogni pericolo e invece sapete com'è andata? Che è stata lei a salvare me.
Non è stato facile. Non lo è stato proprio per niente.
Ci sono stati giorni in cui andava diciamo tutto liscio e giorni in cui non rispondeva al telefono facendomi prendere piccoli infarti ogni volta, poi chiamavo Angela che puntualmente mi rassicurava e mi diceva semplicemente che "non era giornata" e lasciavo perdere, non mi arrabbiavo. Cercavo di capirla e di essere il più comprensivo possibile.
Quando hai a che fare con queste situazioni non sai mai come comportarti.
L'ho vista piangere nella mia mano ed era così fragile che se l'avessi stretta un po di più, l'avrei uccisa.
L'ho vista poi come la forza di un uragano rialzarsi, prendere in mano la sua vita e trascinarla in salvo.
È riuscita persino ad insegnarmi che la paura a volte è bene e che è un riflesso del coraggio.
Se non ci fosse la paura, non ci sarebbero le sfide della vita da combattere ogni giorno con coraggio per essere sempre un po più forti di prima.
Ma la cosa più importante che mi ha insegnato è ad amare.
Così facendo mi ha reso la vita bella da morire.
P:"Igna! Allora?!" Mi domanda Piero
"L'ha presa bene!"
P:"Menomale che non ha scoperto niente!"
"Infatti! Odio mentirle, ma non ho scelta, quel maledetto paparazzo non aveva niente da fare!"
P:"Dai che andrà tutto bene"
Gli do una pacca sulla spalla e ci abbracciamo come fratelli.
Sono così felice in questi ultimi tempi, mi sveglio sempre con il sorriso sul viso. Mi sento quasi completo.
Una settimana passa veloce e finalmente sono sulla strada di ritorno verso casa, come sempre Nina viene all'aeroporto, ma stavolta non è da sola.
Butto le valige sull'asfalto e corro ad abbracciare le donne della mia vita. Prendendo Chiara tra le braccia e la faccio roteare mentre sento la sua risata felice.
"Amore, mi sei mancata tanto"
I capelli le sono ricresciuti e sembra molto più matura rispetto l'anno scorso.
"Anche tu" dice senza staccarsi.
N:"Picciotti andiamo?!"
Sono tutti esaltati dal mio ritorno, parliamo, mangiamo fino a scoppiare.
Riaccompagno Chiara a casa e mi fermo a salutare i suoi e a dare dei piccoli regali a Nicholas.
A:"Così lo vizi" dice la signora Angela
C:"Vizia più lui che me"
"Ma non è vero"
A:"Come si dice Nicholas?!"
N:"Grazie Ignazio" dice venendomi ad abbracciare
C:"Che ruffiano!"
"Allora ci vediamo stasera?!"
C:"Certo! Ma dove andiamo?!"
"È una sorpresa"
Sono troppo agitato per la serata, mi sono praticamente mangiato tutte le unghie. E se non dovesse prenderla bene che faccio?!
Non voglio perderla.
Alle 20:00 in punto sono sotto casa sua, mi sono messo una camicia bianca e dei pantaloni blu con le stringate.
La vedo percorrere il vialetto con un abito rosa pallido e i capelli raccolti da un lato. Mamma quanto è bella.
Entra in macchina salutandomi con un bacio
C:"Allora dove andiamo?!"
"Mettiti comoda il viaggio è lungo" dico ridendo
Lei sbuffa e guarda fuori dal finestrino.
Dopo 10 minuti parcheggio la macchina e lei mi guarda perplessa
C:"mi hai fatto vestire così per andare al mare?!"
La guardo e sorrido, poi scendo ad aprirle lo sportello.
La prendo per mano e la conduco verso la spiaggia.
C:"Amore potresti non correre che ho i tacchi?!"
"Toglili! Anzi aspetta" la prendo in braccio
C:"mettimi giù Igna" grida ma io non l'ascolto.
Quando la poggio e finalmente riesce a guardare verso il mare, rimane a bocca aperta.
C'è una distesa di rose e candele che portano ad un tavolo per due.
C:"Tu sei pazzo"
"Ti piace?!"
C:" Tu sei pazzo! Completamente pazzo !!"
"Si di te" dico rubandole un bacio
Ci dirigiamo verso il tavolo e ceniamo nel romanticismo dell'atmosfera.
Devo dirglielo.
Mi cominciano a sudare le mani.
Non ho il coraggio, il cuore mi batte a mille.
"Chiara..."
Lei alza lo sguardo e aspetta che continui
"Devo dirti una cosa, non so come potresti prenderla"
"Io.. Insomma... Tu.." Comincio a balbettare qualcosa di indecifrabile.
C:"Ignazio... O Dio, no. Ti prego dimmi che non l'hai fatto!"
"Cosa?!" Dico guardandola stupito
C:"Lo sapevo! Sei un traditore! Quella ragazza non è una tua amica me lo sentivo! Sei un bugiardo!!! Mi fai schifo!" Dice cominciando a tirarmi addosso qualunque cosa le capita davanti e scoppiando in lacrime.
Non mi aspettavo una reazione del genere questo è certo.

La cura-Ignazio BoschettoWhere stories live. Discover now