La notte delle follie

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Sono passati tre giorni e di Chiara non ho avuto né un messaggio né una chiamata, però probabilmente stará studiando per gli esami e non voglio disturbarla, inoltre tra due giorni parto per la Svizzera, ci sarà il primo concerto del tour Grande Amore sono un po' teso però non vedo l'ora di cominciare questa avventura.
Oggi starò con i miei cavalli e stasera giocherò alla playstation con Gabri e Ivan.
Ovviamente Fifa 15 è d'obbligo in serate come questa.
G:"Dai dai tira!!"
I:"Goal" esulta Ivan
"Il telefono Ivan!"
G"metti in pausa!"
I:"Pronto?!"
I:"Sono a casa di Ignazio perché?"
I:"Si dai 5 minuti e siamo lì"
Chiude il telefono
G:"Che succede bro?!"
I:"Era alessia, mi ha chiesto di raggiungerla in piazza, stanno festeggiando insieme agli altri la notte prima degli esami"
"C'è anche Chiara?!"
I:"Credo di si"
G:"Evvai vai! Stasera si festeggia" dice Gabriele facendosi l'ultimo sorso della lattina di birra poggiata sul tavolino.
Usciamo di casa e raggiungiamo la piazzetta, ci sono tutti i maturandi di quest'anno che urlano e si buttano nella fontana.
I miei occhi nella folla cercano lei, soltanto lei.
Quei due occhi indecifrabili, blu come il ghiaccio e profondi come il mare incrociano i miei scuri come la pece.
Sta riemergendo dall'acqua con i capelli tutti bagnati e una canotta che ormai lascia intravedere il suo reggiseno.
Mi sorride mentre io mi avvicino per aiutarla ad uscire, ma d'un tratto sento due mani prendermi da sotto le braccia e mi ritrovo nella fontana.
Chiara sta per uscire, ma io la trattengo dal polso
"Dove vai?!"
C:"Ad asciugarmi"
"Ti accompagno"
Lei annuisce e ci dirigiamo verso casa sua accompagnati dai fischi e gli urli maliziosi dei presenti
"Possiamo passare da casa mia così mi cambio?!"
C:"Certo"
Casa mia è situata più vicina alla fontana rispetto alla sua.
Apro il cancello e lei mi segue silenziosa fin sopra le scale, apro la porta e la casa è nel buio.
C:"Non ci sono i tuoi?!"
"No sono andati a cena fuori"
C:"Ah ok"
"Vieni" dico trascinandola per un polso
"Questa è la mia camera!Scusa il disordine"
La vedo osservare attentamente i premi e le foto che circondano la stanza, poi con una mano sfiora i tasti del pianoforte.
"Sai suonare?!"
C:"No, ho sempre voluto imparare! Riesco a strimpellare qualcosa ma vado molto ad orecchio"
Si siede e comincia a premere un po di tasti, sta cercando di suonare una canzone dei Muse, la riconosco.
Nel frattempo che lei è girata mi tolgo i vestiti e prendo quelli puliti, tanto già mi ci ha visto in mutande.
"Vado a farmi una doccia se vuoi posso prestarti una maglia"
C:"Si grazie" risponde senza staccare lo sguardo dal piano.
Faccio la doccia, mi avvolgo nell'accappatoio e torno in camera
"Riuscita ad arrangiare qualcosa?!"
C:"Senti"
Comincia a suonare le prime note di Neutron star collision.
Suona con una sola mano.
Mi avvicino e mi siedo accanto a lei
"Perché suoni con una mano sola?!"
C:"non so farlo con entrambe" risponde imbarazzata
"Ti aiuto io"
Lei ricomincia ed io la seguo con l'altra mano
"Non è difficile" dico afferandole la mano e cominciando a farle battere i tasti giusti.
Sembra come incantata, è avvolta nella melodia e comincia a cantare:

"Our love would be forever
And if we die
We die together
And lie, I said never
'Cause our love would be forever"
Restiamo per un attimo immobili.
Mi avvicino a lei lentamente, chiude gli occhi e lascia trasportarsi dalle emozioni, appoggio le mie labbra sulle sue e sento che mi asseconda, il bacio diventa sempre più passionale, infatti si sposta a cavalcioni su di me e mi slaccia l'accappatoio che cade a terra, sento i suoi vestiti bagnati aderire sulla mia pelle.
Ha un profumo così buono, faccio forza sulle braccia e la porto a letto facendola distendere e cominciando a baciarle il collo.
"Chiara..."
C:"Hm" mugugna
"Ma che stiamo facendo?!"
C:"Sssh zitto" dice posandomi un dito sulla bocca
"Sei sicura?!"
C:"Non ci voglio pensare stasera"
Alle ultime parole mi alzo da sopra di lei e la guardo, lei non ci sta capendo più niente e resta ferma a guardarmi. Prendo una maglia nell'armadio e gli è la porgo
"Puoi farti una doccia e indossare questa dopo! Io ti aspetto giù!"
Lei resta un po sbigottita. Prendo una maglia e un jeans e scendo le scale. Mi butto sul divano e penso.
Anch'io ho avuto la fase del "non voglio pensare" e siccome so che la mattina seguente si sta tre volte peggio, non gli permetterò di farsi del male.
Deve affrontare il dolore e non usare me per non pensare.
Questa cosa mi fa stare un po male, ma è la cosa giusta da fare. Voglio che venga a letto con me perché lo vuole sul serio, non che mi usi e mi butti a suo piacimento.
Si siede di fianco a me e mi guarda
C:"Scusami.."
"Chiara devi capire che le persone non sono oggetti che puoi sfruttare quando stai male per non pensare, dove sei finita questi giorni?! Non ho ricevuto un messaggio o una tua notizia e poi vuoi venire a letto con me!?
Non che io non voglia, ma lo voglio sotto un altro aspetto in cui tu sia consapevole di ciò che fai! E sopratutto che il giorno dopo non pensi:"ma che diavolo ho combinato?!" Voglio che tu sia felice"
Ride, una di quelle risate isteriche che portano al pianto.
C:"Igna io..."
X:"Siamo a casa!"
Ma è mai possibile che ogni volta che sta per dirmi qualcosa veniamo interrotti?!
"Siamo qui!"
X:"siamo?Chi c'è?!"
"Mamma ti presento Chiara! La figlia di Angela"
M:"È un piacere conoscerti, Ignazio ci ha parlato tanto di te" dice mamma stringendole la mano
"Mamma!" Dico imbarazzato passandomi la mano tra i capelli
M:"Dove andate ora?!"
"La riaccompagno a casa!"
Il tragitto da casa mia a casa sua lo percorriamo in silenzio, nessuno dei due ha il coraggio di parlare
Arriviamo davanti alla porta e rompo il silenzio dicendo:
"In bocca al lupo per domani"
C:"Crepi" dice abbracciandomi per poi voltarsi
"Buonanotte"

Stasera la luna risplende su tutta Marsala e rende l'atmosfera unica, sembra la notte giusta per fare follie o restare a guardare il mare da un angolo del mondo.

La cura-Ignazio BoschettoWhere stories live. Discover now