Come mai

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Sono appena tornato a Marsala, si dice che la notte ti porta consiglio, ma io mi sento uno straccio e non ho trovato nessuna soluzione.
Papà è affacciato alla finestra che fuma le sue sigarette Chesterfield e mamma è intenta a cucinare, prendo buddy, il mio cane e lo porto a fare un giro.
Oggi il sole picchia forte, è una bella giornata per distendersi sulla spiaggia e rilassarsi in tranquillitá.
X:"Ignazio scusa?"
Mi volto per vedere chi è e mi ritrovo una ragazzina sui dieci anni con un foglio bianco in mano e una penna
"Dimmi tesoro" le dico con un grande sorriso
X:"mi fai un autografo?!" Mi dice timidamente
"Certo!come ti chiami?!" Dico afferrando il foglio
X"Ludovica"
"Che bel nome! Ecco a te!" Dico dandole il foglio e sfasciandole un po i capelli
X:"Grazie ciao!"
Che dolci che sono i bambini, così spontanei e naturali, così innocenti., dovremmo essere tutti un po più come loro.
Tra tre giorni partiró per l'Abruzzo per la data zero del tour italiano, e poi andremo direttamente a Roma, mamma e papà verrano con me stavolta.
Mentre sto ritornando a casa mi giro a guardare verso casa di Chiara, non si vede nessuno.
D'un tratto come la luce in un tempesta vedo i suoi grandi occhi celesti sbucare dalla finestra e posarsi su di me.
Mi guarda con un sorriso di quelli che uccidono e con la mano mi saluta.
Alzo la mano per contraccambiare ma lei mi fa cenno di aspettare.
Scende le scale e viene ad aprirmi il cancello.
C:"Boschetto! Chi si rivede! Come Mai sei sparito?!"
"Io sparito?! Veramente sei tu che non mi hai più risposto"
C:"vabbè puoi scrivere anche tu ogni tanto!"
Sempre la solita storia, gli scrivi e non rispondono, non gli scrivi si lamentano ma allora cammafá?!
"Allora come stai?!"
C:"Come sempre!Tu? Quando riparti?!"
" tra tre giorni!"
C:"Possiamo vederci una di queste sere? Sempre che tu voglia!"
"Fammi sapere tu quando sei libera"
C:"certo! Ora torno a studiare" dice mettendosi in punta di piedi per baciarmi la guancia e poi tornare in casa.
Ma io mi chiedo ma le ragazze strane tutte io me le devo trovare?! Come mai? Ma chi è lei per farmi stare così?! Cerco di essere razionale ma è una continua guerra con me stesso, è arrivata ed ha buttato giù tutti i miei piani e le mie convinzioni.
Torno dalla passeggiata e mi butto sul letto, non so come comportarmi, mi fa impazzire.
Per ora decido di non scriverle, se vuole sarà lei a cercarmi.
Sono già passati due giorni e domani parto e come mi aspettavo Chiara non mi scritto, forse ho sbagliato a non scrivergli?! Sono ancora in tempo?!
Mi butto!o la va o la spacca!
Apro whatsapp:" Ehi signorina! Come procede con lo studio?! Avrebbe per caso del tempo da dedicare a me?!"
Invio e aspetto, la risposta non tarda ad arrivare
C:"Male! Ho dei problemi con matematica e domani ho la terza prova! Credo che dovremmo rimandare il nostro incontro"
"Se vuoi posso darti una mano con matematica"
C:"Davvero?!"
"Si non sono un mastro, ma qualcosa me la ricordo!"
C:"Ti aspetto a casa quando vuoi"
"A dopo ;)"
Sono le 15 e sono davanti la porta di Chiara, tirò un sospiro e spingo il campanello.
La sua figura mi si presenta davanti: i suoi capelli sono raccolti in una cosa alta lasciando i suoi grandi occhi celesti allo scoperto, indossa dei pantaloncini e una maglietta velata e come al solito cammina scalza.
C:"Ehi! Eccoti!"
"Ciao" rispondo con un sorriso avvolgendola tra le mie braccia.
C:"Vieni andiamo di sopra"
Sono passate tre ore e finalmente comincia a capirci qualcosa.
C:"Pausa ti prego! Non c'è la faccio più!"
"Va bene! Ma solo perché sei stata brava!"
Lei in risposta mi fa una linguaccia, poi si alza per buttarsi sul letto, io la raggiungo sedendomi da un lato
C:"Sai a volte mi chiedo come tu non pensi che io sia matta"
"Oh! Ma in realtà lo penso!"
Lei si mette seduta e mi guarda dritto
C:"Stronzo" dice spingendomi
"Ah pure?!" Dico costringendola a stendersi mentre comincio a farle il solletico.
C:"Basta basta ti prego!"
La guardo ridere e più la osservo e più mi ci perdo.
Mi fermo e siamo occhi negli occhi.
Lentamente mi avvicino alle sue labbra chiudendo gli occhi e lasciandomi trasportare dal momento
Lei mi asseconda, il bacio diventa sempre più passionale mentre le mani scorrono sui suoi fianchi, a staccarci è il suono della porta che si spalanca e il viso di Nicholas che sbuca.
Vengo praticamente buttato per terra
N:"che state facendo?!"
C:"Esci subito dalla mia camera! Fuori!" Urla Chiara
N:"Ignazio!" Esulta il ragazzino venendomi ad abbracciare
"Ciao Nicholas!" Dico buttandogli il pugno
N:"guarda ho i capelli come i tuoi!"
"Adesso ti manca solo il microfono e dopo potrai sostituirmi ai concerti"
Vedo Chiara chiedermi scusa
C:"Esci dai!"
N:"Ma io voglio giocare con Ignazio!"
C:"Nicholas esci prima che chiamo la mamma e poi vedi che succede"
"Dai ti prometto che appena finiamo di studiare vengo a giocare con te"
N:"Va bene! A dopo!"
Chiude la porta stavolta a chiave e si riavvicina a me
C:"Scusami"
"Non fa niente"
Mi accarezza i capelli con la mano e io tiro la testa indietro lasciandomi baciare mentre lei si mette a Cavalcioni su di me.
La osservo in ogni movimento, la guardo nei suoi occhi così blu e dannatamente belli.
"Chiara.." Sussurro tra le sue labbra
C:"Si?!"
"Devi dirmi qualcosa?!"
Lei si stacca e si distende da un lato del letto a fissare il soffitto.
Fa un sospiro e prende coraggio.
Le parole che mi ha detto quel giorno, in quella camera, mi rimbombano tutt'ora nella testa.
Ci sono dolori profondi, che non tutti possono capire.

La cura-Ignazio BoschettoWhere stories live. Discover now