<< Solo per me, ti voglio in smoking. >>

1.1K 90 7
                                    

Dopo aver finito di pranzare, ci mettiamo a guardare il cielo pieno di nuvole.
Ariane me ne indica una che sembra a forma di stella. Poi un'altra che assomiglia ad un coniglietto. Adoro ascoltarla mentre chiacchiera senza mai fermarsi. Dice tremila cose in una frase eppure io trovo che sia una cosa dolcissima.

"Quindi adesso che i miei si sono separati, mia madre ha deciso di portare a casa un altro uomo. Sono molto contenta per lei, cioè...finalmente è riuscita a mettersi il passato alle spalle e adesso ha una nuova vita davanti a sé.", dice tenendo una mia mano fra le sue.

"Non ti sentirai messa da parte?", chiedo accarezzandole una guancia. Fa no con la testa e chiude gli occhi. "Pensi al bene di tua madre, sei davvero splendida.", sussurro dolcemente.

"All'inizio non ero contentissima di questa situazione. Ma ormai sono grande e come io mi posso trovare un ragazzo, credo che anche mia madre debba avere una possibilità!", mormora guardandomi negli occhi. "Proprio stasera me lo vuole fare conoscere. Da quello che ho capito questo signore ha un figlio della mia età. Sarà interessante.", mi sta palesemente provocando.

"Stai attenta. Potresti ritrovarmi in camera tua.", borbotto facendola stendere sotto di me.
Nessuno deve permettersi di toccarla. Neanche di pensarla. Okay, sarà il suo fratellastro, ma comunque non mi va giù la situazione.

"Sarà il mio fratellastro se mai si sposeranno. Anche se io penso che ognuno è libero di stare con chi vuole.", la guardo cercando di capire cosa voglia dire. "Se io scoprissi che sei tu il ragazzo di stasera, non metterei fine a ciò che sta succedendo solo perché i nostri genitori vogliono stare assieme. Non abbiamo legami di sangue.", sussurra per poi darmi un leggero bacio sulle labbra.

"Ma siccome il ragazzo di stasera non sono io, tu non devi manco guardarlo quel ragazzo.", stringo i denti al solo pensiero di quei due nella stessa stanza.

"Può essere anche che non venga il ragazzo. Mia madre mi ha spiegato che questo signore viveva in Canada, ha il figlio che abita qui, ma sono anni che non si vedono.", mormora accarezzandomi i capelli. "Anzi, facciamo così. Vieni a trovarmi questa sera, così ti presento mia mamma! Le piacerai sicuramente!", batte le mani tutta felice. Deglutisco e sento crescere in una strana paura.

Non posso dirle di no, ci rimarrebbe troppo male. Non posso nemmeno rimandare, perché prima o poi dovrò conoscerla. Meglio adesso, piuttosto di quando dovrò raccontarle tutta la verità.

"Va bene, vengo a casa tua. Non devo mica vestirmi elegante?", borbotto tremando al solo pensiero di indossare cose come la cravatta o la giacca.

"Voglio che tu venga, solo per me,in smoking.", dice strizzandomi l'occhio. Rimango a bocca aperta, ma poi comincio anche io a ridere insieme a lei. Guardo l'orologio e le dico che dobbiamo assolutamente tornare dentro.

"Uffa, io stavo benissimo qui. Odio la scuola quando mi rovina questi momenti fantastici!", mormora, e si alza da per terra. Corriamo verso l'ingresso, sperando di non beccare nessuno professore. Entriamo giusti nella classe di biologia.


"Bene, ci siamo tutti. Iniziamo subito le lezione.", urla la professoressa come ogni santo giorno.

What Do You Mean?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora