24-Who You Are.

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'.. Queste notti mi raffreddano..
Accendi la strada a qualcosa di reale..
E salvami da me stesso..
Sto imparando a vedere..
Ho solo bisogno di sapere..
Ho cercato di trovare un modo per seppellire tutto il dolore..
Ma questi scheletri, questi scheletri..
Questi scheletri non dormono..
Mi hai dato la chiarezza..
E mi ha fatto vedere come liberarli questi scheletri..
Come posso dimenticare il passato,se mi perseguita ancora?
Quando ho detto tutto..
Ho preso il controllo di me..
E si è dimostrato che sono più di un braccio rotto..
Ho solo bisogno di sapere..
Ho cercato di trovare un modo per seppellire tutto il dolore..'

Il forte vento scompigliava i suoi capelli lasciati sciolti sulle spalle costringendola a rabbrividire ogni volta.
Si stringeva nel cappotto insieme a Saraya. Infreddolite se ne stavano in piedi a pochi metri dal bus della Wwe.

Gli atleti erano quasi tutti pronti, pochi mancavano e tra quei pochi c'era anche Randy.

Più volte Helena si era guardata intorno per controllare che fosse arrivato ma ogni singola volta rimaneva delusa non vedendolo arrivare.

Era arrabbiata e gli si leggeva in viso.
Non aveva di certo dimenticato che il giorno precedente l'aveva lasciata nel negozio senza una spiegazione o un motivo.
Se n'era andato e basta.

Se n'era andato con il vuoto negli occhi..
Se n'era andato trascinando con sé la sofferenza che aveva dentro..
Se n'era andato abbandonandola..

Ma la preoccupazione che le aveva lasciato addosso era tanta.
Il suo sguardo smarrito, quel ghiaccio... aveva giurato di vederci delle crepe in quella solida linea.

«Pensi ancora a lui?» le chiese Saraya facendola rinvenire. «Ha affondato i suoi canini affondo eh?» rise appena.

«É un'idiota.» affermó solamente stringendosi nel proprio cappotto, per nascondere quelle labbra che si mordevano nervosamente.

«Ma te ne sei innamorata.» sospiró. «Ormai é facile innamorarsi degli idioti.» spostó il suo sguardo su Colby che se ne stava da solo poggiato al bus con le sue cuffiette.

«Dovresti... provare a parlare con lui.» le disse. «Per quanto sia un idiota...con té é diverso..»

«Dovrei dirlo io a te.» sorrise. «Orton da quando ci sei tu si é calmato tanto, sai? So che ha persino rifiutato il lavoretto della gemella.»

Gli occhi di Helena si illuminarono nel sentire pronunciare quelle parole.
Il fatto che avesse rifiutato una con cui andava a letto da tempo solo da quando c'era lei le faceva più che piacere.

In un secondo il ricordo del giorno precedente le balenó nella mente.
Le loro labbra unite, quella maglietta che troppo in fretta era volata sul pavimento permettendole di ammirare ancora una volta il fisico scolpito di lui, il suo tocco e le sue carezze, i suoi baci e la sua maglietta che stava per andare a far compagnia all'altra.
L'interruzione...

Quella dannata interruzione che aveva rovinato tutto..

Diventó di colpo rossa e il cambio di colore per fortuna sfuggì alla mora accanto, troppo presa nel guardare i movimenti del bioro.
Ne approfittó e tolse subito quei pensieri dalla mente cercando di pensare a qualcos'altro o meglio a qualcun altro o sarebbe impazzita.

Si guardó per l'ennesima volta intorno ma di lui nessuna traccia. Sembrava essere sparito del tutto. Quando era tornata in federazione, lui non c'era, nessuno sapeva dov'era e persino John, Colby o Nick non sapevano dove fosse.
Stava davvero incominciando a preoccuparsi.
Da tempo non si preoccupava per una persona che non fosse se stessa, forse perché per anni era stata sola, completamente sola.
Solo lui era riuscito a colmare quel vuoto e si dannava per riuscire a capirne il motivo.

In My Veins.||In Revisione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora