Capitolo 34

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KAYLA POV

<<Benny???Ho trovato il tuo telefono>> era la quarta volta che la chiamavo senza ricevere risposta.

<<Dylan? Ma Benny dov'è?>>

<<Non lo so Tesoro>>

Quando sarebbe tornata a casa mi avrebbe sentita. La ospito in casa mia e si permette di uscire senza dire niente.

Suonano al citofono e corro ad aprire per potergli urlare la mia preoccupazione.

<<Ciao Kay>>

<<Tu sei una pazza. Sono ore che manchi da casa,ma cosa ti salta in mente?>> ero a pochi centimetri dalla sua faccia mentre mi sfogavo contro di lei.

<<Aspetta per favore. Posso spiegarti>>

<<Ah.. puoi spiegarmi? A momenti mi prende un infarto e tu puoi spiegarmi?>>

Ad un certo punto vedo comparire dietro di lei Gionny. Rimango senza parole.

<<Gionny?>>

<<Si Kayla, sono proprio io. Mi dispiace averti rubato Benny...>> guarda mia sorella prendendogli la mano <<ma... abbiamo avuto molte cose da dirci>>

<<Entra ti prego, e scusami per la sfuriata di prima>>

<<Tranquilla, abbiamo sbagliato noi a non avvisare prima di passeggiare per le strade di Milano>>

Dopo aver presentato Gionny a Dylan, stavamo parlando del più e del meno mentre le loro mani rimanevano intrecciate.

<<Adesso vorrei sapere cosa ci dovete dire>> dico indicando le loro mani.

<<In realtà...>> Gionny guardava Benny per avere la conferma di poter parlare e sorridendo continuò il suo discorso <<Si... noi stiamo insieme >>

<<AHHHH...sono contentissima>> mi butto tra le loro braccia e loro iniziano a ridere.

<<Ok la pazza ero io sorellina?>>

<<Ahhh in questo momento non mi interessa, erano forse anni che aspettavo che ti svegliassi dal letargo tesoro>>

<<Si ma adesso non ti agitare troppo>>

<<Si Kay rilassati, ti ricordo che aspetti nostra figlia>>

<<Lei è contentissima quanto me, infatti sta facendo le capriole. Volete sentire?>>

Presi la mano di Benny e Giò e le appoggiai sul punto in cui sentivo scalciare.

<<Wowww... Benny mi aveva parlato di qualcosa di eccezionale, ma non credevo fosse così >> sembrava un bambino davanti al giocattolo chiesto a Babbo Natale. <<E' davvero...bello>>

La serata trascorse benissimo. Dylan sosteneva che Gionny era un ragazzo fantastico e maturo, proprio la persona al caso di mia sorella. Benny invece aveva gli occhi lucidi e il sorriso tirato.

<<Ragazzi ma voi non dovete tornare a scuola?>> stavo portando a tavola la cena.

<<In realtà si, ma abbiamo altri due giorni da passare qui se ce lo permettete?>> dice Gió toccandosi i capelli.

Eravamo tutti d'accordo, sarebbero rimasti per il fine settimana da noi e ,come previsto, avrebbero diviso la camera. Non che fossi d'accordo, ma mi fidavo di Gió ed un 10% anche di mia sorella.

Incontri difficili 2Where stories live. Discover now