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Una volta nella stanza iniziò a parlare lei.

"Benji? È stato lui vero?"

Annuii.

"Ti piace? Non è la prima volta che succede"

"No, non lo so" Risposi sincera.

È vero, sono confusa sopratutto dopo il discorso che ho sentito.
Gli raccontai della play e che non ricordavo niente perché ero ubriaca.

"Siete belli insieme, vi ho visti oggi che eravate mano nella mano e che vi siete allontanati subito al nostro arrivo, comunque devi ammetterlo che è un figo da paura"

"Ahahah questo è vero"

"Quindi ti piace?"

"Te l'ho appena detto che sono d'accordo sul fatto che è figo"

"No Valeria intendo davvero, ti piace?
Ti stai innamorando?"

"Non lo so"

"Tranquilla con più tempo capirai, io sono qui per qualsiasi cosa"

"Grazie mille Eli"

Dopo aver detto ciò ci abbracciammo.
Sono super confusa e da come ho sentito anche lui lo è.
Perché non ha cercato di portarmi a letto se prova solo attrazione fisica? Perché come ha detto Nico non si è comportato come con le altre?
Ci sono troppi perché nella mia testa.
Lui non sa cos'è l'amore, mi si spezza il cuore. Vorrei abbracciarlo adesso.
Andammo al piano di sotto e nello stesso momento arrivarono i ragazzi. 

"Sentite io esco, vado a prendere le sigarette" Annunciò Benjamin.

"Posso venire anch'io? Così mi accompagni a casa e mi cambio" Dissi.

Lui annuì ed entrammo in macchina.
Silenzio. Solo silenzio.
Una volta arrivati lui scese a comprare le sigarette e io aspettai lì.
Mi sento strana. È davvero confuso come me?
Lui entrò in macchina, accese una sigaretta e se la portò alle labbra.
Gliela presi e la posizionai sulle mie di labbra.

"Che fai? Hai ripreso a fumare?" Chiese.

"No"

"Allora ridammi la sigaretta"

"No" Ripetei.

"Perchè stai fumando allora?"

"Non lo so ho troppe cose per la testa e mi sento strana, voglio rilassarmi un pó"

Prese un'altra sigaretta per lui e disse: "Anch'io"

Lo guardai, diventava ogni giorno più bello.
Forse non avrei dovuto origliare, avrei dovuto farmi gli affari miei e basta.
Ma infondo erano affari miei o no?

"Andiamo a casa" Affermò.

Annuii e nel giro di dieci minuti mi ritrovai a scegliere cosa mettere con lui al mio fianco.

"Perché non metti questo?" Disse indicando un vestitino azzurro.

Era piuttosto aderente con una scollatura a cuore.
Lo guardai male.

"E dai" Mi pregò.

"Ben non stiamo mica andando a una festa"

"Quel vestitino è solo per le feste?"

"Ma no anche per andare in montagna"

"Ah ah ah ma come sei simpatica"

"Vedi? Qualche volta cerco di somigliare a te"

"Io non faccio battute squallide"

"Ma chi l'ha mai detto?" Dissi ironica.

"Comincia a correre"

Mi voltai verso di lui e iniziai a correre.

"Tanto non riuscirai mai a prendermi" Dissi facendogli la linguaccia.

"Certo Certo"

Iniziammo a correre per tutta la casa e una volta arrivati in cucina mi sentii tirare da un braccio.

"Presa"

Mi prese in braccio e mi portó sul divano.
Lui si mise sopra di me per bloccarmi e non farmi muovere.
Respiravamo tutti e due affannosamente per la corsa e per il poco spazio tra ne nostre labbra il mio cuore iniziò a battere come la prima volta.

"Adesso devi chiedere scusa al tuo budino preferito per averlo preso in giro"

"Se invece non lo facessi?"

"Il budino ti farà ridere fino allo sfinimento"

"Nonono il solletico no" Mi lamentai.

"Allora dici le paroline magiche"

Sbuffai e dissi: "Scusa budino per averti preso in giro"

"Manca preferito"

"Ma non lo sei" Dissi facendogli la linguaccia.

"Oh sì che lo sono"

Si avvicinò e mi baciò.
Fu un bacio lento.
Mi stava facendo impazzire.
Sarei letteralmente caduta a terra se non fossi stata sul divano.
Lo avrei baciato per ore.
Forse è vero mi sto innamorando.
Ma lui? Non crede nell'amore.
E se alla fine per lui è solo attrazione fisica? Se poi mi illudo per niente? Devo trovare un modo per capire se ci tiene a me.
Perché ormai è chiaro che io a lui ci tengo e anche troppo.
Le sue labbra stanno diventando la mia ossessione.

Si staccò da me e disse: "Quindi per vederti addosso quel vestitino devo invitarti a uscire?"

"Si e devi portarmi esattamente a mangiare la pizza"

"Ci sto, facciamo sabato prossimo?"

"Affare fatto"

Ci alzammo dal divano e lui mi disse: "Ci vediamo domani a scuola, ciao piccola"

"Va bene, ciao budino"

Già mi manca.

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Il giorno dopo feci ritardo ed entrai con Daniel.
La prof iniziò a fare la predica dicendo che bisogna entrare in orario, insomma le solite cose.
Vidi Ben guardare male Daniel.
Mi é venuta un'idea!

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