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"Dai alzati, oggi ci aspetterà una giornata meravigliosa" Disse Eli.

"Em perché che facciamo?"

"Andiamo al parco con Nico e Ben"

"Oh sicura che Benji verrà?"

"Si stamattina ha accettato, poco interessata mi dicono"

"Ah ah non sono interessata è solo che con lui non sarà così imbarazzante vedervi baciare, cioè ho già provato l'esperienza di essere di troppo e non ho nessuna intenzione di riprovarla" Le spiegai.

"Come no, lo so che hai chiesto di lui perché ti interessa"

"Non mi interessa ti ho già spiegato il motivo"

Inizió a ridere come se avessi fatto una battuta e uscì dalla stanza.
Mi alzai anch'io e andai verso il bagno per cambiarmi.
Aspetta un attimo, non sono a casa mia, ora che mi metto?
Corsi a cercare Eli e quando la trovai le dissi: "devo andare a casa per lavarmi e vestirmi, c'è la nostra macchina fuori vero?"

"Si io sono andata prima quando dormivi, ecco le chiavi"

Le presi e andai in macchina.
Prendere il patentino è stata l'idea migliore di sempre.
Come arrivai a casa entrai in doccia e poggiai i miei vestiti sporchi sul tetto.
Dopo mezz'ora precisa fui finalmente pronta.
Più veloce del solito pensai.
Guardai sul letto dove c'erano i vestiti che avevo indossato prima tra cui la maglia di Ben.
Quanto vorrei tenerla.
No Valeria è una maglia come tante altre, solo una maglia.
Stasera la laverò e poi gliela porterò a malincuore.
Ma perché a malincuore se è solo una fottutissima maglia?
"Ho seri problemi" Dissi ad alta voce e poi rientrai in macchina.
Quando arrivai non vidi nessun'altra macchina, meglio così, pensavo di essere in ritardo.

"Eli sono arrivata" Dissi ad alta voce.

Nessuno rispose.

Continuai a parlare difendo: "Smettila di fare scherzi, dove sei?"

Ho sempre odiato nascondino.

"Elisa Fanti cerca di uscire dal tuo nascondiglio senó vado a casa e ti brucio l'autografo di Lorenzo Fragola, tanto ho scoperto dove lo nascondi" Gridai.

All'improvviso qualcuno inizió a ridere.
Non era Elisa, era..."Benji che ci fai qui?" Dissi un po' sorpresa, pensavo ci fosse solo Eli.

"Adesso non posso stare nemmeno in casa mia?" Mi disse lui.

"Non intendevo dire questo, dov'è Elisa?"

"Al parco con Nico"

"Cosa? Non dovevamo andare tutti insieme?"

"Dovevamo, poi Nicolò mi ha detto che gli sarebbe piaciuto andare da solo con lei così gli dissi che poteva farlo e che tanto io non avevo voglia"

"E io? Elisa non ha chiesto di me?"

"Fammi finire rossa"
Fece una pausa e poi disse: "Gli dissi che l'unico problema eri tu e lui mi guardò un po' dispiaciuto così gli dissi che mi sarei occupato io di te e che ad Elisa poteva dire che noi non avevamo voglia di andare al parco"

"Benissimo" Risposi seccata.

"Non lamentarti, pensa che stai facendo un favore alla tua migliore amica"

"Mh si, vabbè io vado allora"

"Dove vai scusa?"

"A casa, dove vuoi che vada?"

"No tu resti qui, ho detto a Nico che mi sarei occupato di te e quindi lo farò"

"Perché scusa adesso sei la mia tata?"

"Cosa? Magari tato, si può dire tato?" Disse confuso

"Non credo proprio" dissi e poi scoppiammo a ridere.

"Senti io ho fame, vado a mangiare un budino tu ne vuoi uno?" Chiese.

"No grazie"

"Non ti piacciono i budini?"

"Si ma non mi fanno impazzire"

"Ti sbagli, lo sai benissimo che un budino ti fa impazzire"

"No ti sbagli tu, mangio spesso quello al cioccolato ma non ci esco pazza"

"Ovviamente, il budino al cioccolato non è niente in confronto a me"

"A te? Che stai dicendo?"
Okay mi sono persa.

"Sono io il budino che ti fa impazzire"
Disse avvicinandosi

Adesso è anche un budino?

"No tu sei solo un budino scaduto"

"Ti sbagli, sono un budino super affascinante"

"Pur sempre scaduto"

"Pur sempre affascinante" Disse avvicinandosi ancora di più.

Non fissargli le labbra, non fissargli le labbra, ho detto di non fissargli le labbra.
Non ci riesco.
Lui se ne accorse fece un sorrisino e quando le nostre labbra erano a pochi centimetri di distanza lui si avvicinò alla mia guancia e mi diede un bacio.
Io chiusi gli occhi e feci un sospiro.
È una tortura.
Poi si allontanò sempre con un sorrisino.
Sapeva quello che mi faceva provare. Bastardo.

"Quinti lo vuoi il budino?" Disse come se non fosse successo niente.

Quale budino? Tu o quello al cioccolato?
Okay la smetto.

"Mh si" Risposi.

Così andò in cucina a prendermi quel fottuto budino e io lo aspettai sul divano.

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