Capitolo 8

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Sono passati altri 5 mesi, ora la nostra bambina ha 10 mesi e già mette qualche piccolo passettino e non fa altro che "parlare" con monosillabi incomprensibili, non l'ho sentita ancora dire "mamma" o "papà" o qualche altra parola.
Il Forno và davvero bene e quando Prim dorme esco a caccia. Oggi è una di quelle mattinate che sono fuori. Sono tranquilla perché a casa con lei c'è Peeta che è così dolce con lei.
Noto un movimento fra i cespugli, mi avvicino leggermente senza fare rumori, prendo la freccia e osservo la mia preda: un cervo. Lo punto e subito dopo scocco la freccia prendendolo nel punto giusto, cade, sanguina e poi muore.
Inizio a spellarlo con un coltello poi sento una voce alle spalle:
-Signora Everdeen è vietato cacciare.-
Mi volto e divento pallida. Non può essere qui, di fronte a me. Cosa ci fà qui?!
Mormoro il suo nome -Gale... -
Lui mi guarda e mi fa un lieve sorriso, mollo il coltello e mi alzo sistemandomi la cara solita giacca da caccia di mio padre. Ci fissiamo a lungo, poi parla:
-Congratulazioni per la bambina e auguri per il tuo matrimonio Catnip-
Non gli rispondo, non ho ancora dimenticato cosa mi ha fatto.
Non sono riuscita a perdonarlo, gli ho detto addio, forse non se lo ricorda? Lo ammetto che a volte penso a lui o a come possa essere la sua vita ora ma non voglio vederlo, tantomeno parlargli. Torno a spellare il cervo.
-Nonostante tutto cacciare è ancora vietato Katniss.-
-Qual'è il problema?Lo facevi anche tu, con me. -
-Si ma ora è diverso!-
Roteo gli occhi e finisco di spellare il cervo.
-Perché sei qui Gale?-
-Sono qui per te.-
-Va via Gale, ti dissi addio, non te lo ricordi? Devo rinfrescarti la memoria forse?-
Appena tenta di prendermi per una spalla faccio un movimento brusco e lo guardo minacciosa, sospira e mi guarda.
-Ci si vede in giro Catnip... -

Torno a casa con la carne del cervo e ne porto un pò ad Effie ed Haymitch. Da quando ho incontrato Gale mi sento strana, persa... nella mia mente sono ritornati i ricordi, la guerra, i paracadute e poi la doppia esplosione idealizzata da Gale, Effie se ne accorge ma io le dico che è okay e che ho un lieve mal di testa, parliamo un po' del suo matrimonio che presto avverrà e poi torno a casa dove trovo Peeta sveglio. Gli sorrido, mi avvicino a lui e lo bacio dolcemente chiudendo gli occhi assaporando le sue labbra così calde e soffici, subito dopo arriva Prim gattonando che borbotta qualcosa di incomprensibile, ridacchio e la prendo in braccio riempendola di bacioni e le faccio il solletico sul pancino. Inizia a fissarmi con i suoi occhioni dolci e azzurri, mi fissa a lungo e poi schiude le labbra mormorando un "maa?", ridacchio, non riesce ancora a dire le parole complete.
Più tardi arriva Haymitch che mi riporta una bottiglia vuota di liquore bianco.
-Dolcezza quando passi potresti comprarne altro?-
-Em ma certo... ho qui un'altra bottiglia se vuoi- gliela vado a te prendere e gliela dò, poco dopo arriva Prim gattonando gridando molti monosillabi e ridendo, appena nota Haymitch si ferma e lo guarda curiosa, poi ride e la sentiamo dire "nonno!", ci giriamo entrambi e la guardiamo con gli occhi aperti e lei ride osservandoci seduta a terra, Haymitch si allontana con la bottiglia verso le scale, lo vedo entrare in bagno, lo seguo in silenzio e lo vedo svuotare nel water la bottiglia di liquore bianco che gli avevo appena dato, si gira e mi vede schiudendo le labbra per poi sorridere lievemente, ricambio e poi sussurra: -Non berrò mai più.- esce dal bagno e va giù, prende la bambina in braccio e forse, per la prima volta, lo vedo ridere con lei, li vedo ridere insieme, li osservo con un grandissimo sorriso da in cima alle scale poi qualcuno mi abbraccia da dietro e poggia il proprio mento sulla mia spalla, è Peeta ovviamente, poggio le mani sulle sue e osserviamo la scena di Prim ed Haymitch emozionati, o almeno, io lo sono.

Hunger Games: La rinascitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora