Capitolo 6

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Nono mese. Dovrebbe nascere a momenti.
Non ho visto tanta gente in questo periodo, in parte perché ho paura che possa succedere qualcosa al bambino.
Peeta è sempre qui con me la notte, mi coccola in ogni momento, anzi, ci coccola. Lui vorrebbe una femminuccia, mentre io un maschietto, a volte passiamo le notti a pensare ai nomi, al sesso e a ridere e scherzare su tutto.
In quest' ultimo periodo non mi sono molto mossa a causa di alcuni dolori al ventre, il medico del 13 dice che secondo lui il momento è vicino.
Questa sera, sono nelle braccia di Peeta che mi bacia le guance rosse e che mi accarezza il ventre. Dopo un pò ci addormentiamo e un ora dopo delle fitte atroci mi svegliano e chiamo Peeta che è molto preoccupato
-Peeta...credo stia arrivando- poggio spaventata la testa sulla sua spalla e dopo un po' inizio a sentirmi bagnata e poi capisco -Peeta...mi si sono...rotte le acque-
Lui sbianca e corre subito a chiamare l'ospedale del 12, ci sono alcuni medici del 13 per me, quando torna, mi prende in braccio e scende di sotto.

In ospedale c'è molto movimento, mi sento molto osservata, ci avviciniamo sempre di più in sala parto ed io mi agito sempre di più.
Peeta mi sussurra -Katniss calmati, andrà tutto bene, sii calma, non agitarti-

Quando mi dicono di spingere, sento dolori ovunque, sono spaventatissima e potrei piangere in qualsiasi momento. Paura. Tanta paura. Quando tutto è finito sento piangere, faccio un sospiro di sollievo e vedo Peeta accanto a me con gli occhi lucidi, gli tendo la mano e me la stringe, poi mi mormora -È perfetta-
Sorrido di spontanea volontà, ho ancora un terrore dentro me. Perfetta. È una bambina, così come voleva Peeta, sorrido dolcemente guardando Peeta anche se sono esausta. Quando me la portano tra le braccia, una grandissima gioia colma le mie paura, doma le mie paura. È così bella, così piccola...ha i capelli castani come i miei, la tengo bene bene nelle mie braccia, sembra un fiore delicato, sentire il suo pianto è una gioia immensa per me. Questo mi fa ridere e sorridere nello stesso tempo e mormoro -Benvenuta in famiglia Primrose Willow Mellark-
Lui le accarezza delicatamente la guancia, la nostra bambina gli prende un dito che prova a ciucciare, capisco che devo allattarla così, con l'aiuto di Peeta, l'attacco al mio seno e lei tira e tira emettendo dei mugolii compiaciuti a volte. É stupenda, la amo tantissimo, la cullo e le canto qualcosa, apre gli occhi per la peima volta e sono azzurri, azzurri come gli occhi del mio amato Peeta. Lui sorride ancor di piú nell'assistere a ciò. Portano una sedia per Peeta che si siede, abbiamo messo la piccola nella culla e non c'è un instante in cui non la controlliamo, noi ci teniamo la mano e Prim mi tiene in dito più forte che può. Non ho mai assistito a una cosa così dolce; chi l'avrebbe mai detto che io, Katniss Everdeen, col caratteraccio che ho, possa provare tenerezza e dolcezza verso qualcosa?
Ora provo questa magnifica sensazione e giuro che proteggerò mia figlia da tutto e da tutti, così come ho tentato di proteggere Peeta. Solo che questa volta non falliró mai.

Hunger Games: La rinascitaWhere stories live. Discover now