Capitolo 9

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Dal capitolo precedente:

Subito dopo aver aperto la porta, mi accolse la voce di Jhosef con questa frase
-Shay abbiamo un problema-
...
...Ti pareva.

***

-Cos'è successo? Che genere di problema?-
Io l'ho detto che il karma mi odia, mai un attimo di pace!
- Ora ti spiego, stavo tornando qui quando ho sentito degli strani rumori provenire da un vicolo piuttosto buio e completamente deserto, così sono andato a controllare e c'era un vampiro, un dannatissimo vampiro che si nutriva di una ragazzina! Appena mi ha visto è corso via e io l'avrei inseguito,ma la ragazza stava morendo dissanguata, così le ho dato un paio di quei sieri che assumiamo dopo una grande perdita di sangue, sai quelli che velocizzano la riproduzione dei globuli rossi, e le ho medicato la ferita.-
Ragionai su ciò che mi aveva detto, uno dei vampiri aveva spezzato una delle regole più importanti per mantenere la pace, mai ferire gli umani, qualunque creatura rompesse questa regola veniva dichiarata fuorilegge e perseguitata dai cacciatori.
-Che fine ha fatto la ragazza?-
-L'ho portata qui sta riposando nella camera degli ospiti, dobbiamo interrogarla e cancellarle la memoria prima di lasciarla tornare a casa-
- E la sua famiglia? Nessuno si accorgerà della sua mancanza?-
-Ho mandato un messaggio dal suo cellulare a quella segnata come sua madre, le ho scritto che non tornerà a casa stanotte e di non preoccuparsi-
Perfetto un problema in meno
-Se la ragazza ha davvero perso così tanto sangue non credo che si sveglierà prima di domani, vai a riposare, ne hai bisogno- dissi guardando la sua faccia piuttosto stanca, prima di avviarmi nella mia camera per fare lo stesso.

Quando la mattina dopo suonò la sveglia   quasi non la gettai fuori dalla finestra per farla smettere, mi vestii in fretta dopo essermi lavata e scesi velocemente le scale diretta in soggiorno, lì trovai Jhosef intento a bere il suo caffè mattutino ancora fumante  -Hey Jo cos'è quello!- urlai indicando un punto a caso dietro di lui -Cosa?!- disse lui voltando la testa verso il punto da me indicato senza trovarci niente
-Hey ma quello è il mio caffè!-
protestò quando capì che avevo rubato la sua bevanda
-Caro piccolo Jo, cosa devo fare con te?
Ci caschi ooogni volta-dissi allungando il suono della lettera 'o' e scuotendo la testa drammaticamente
-Credevo fossi più furbo per essere un cacciatore-.
Lui si rassegnò sapendo che oramai aveva perso il suo caffè e cominciò a prepararne uno nuovo
-Sei una strega- lo sentì mormorare e soddisfatta bevvi un altro sorso di quella meravigliosa bevanda.

-Quindi oggi niente scuola?- chiesi speranzosa, in fin dei conti avevamo una persona da interrogare
-No piccola strega, della ragazza posso occuparmene io, il tuo compito è quello di andare a scuola e fingere di essere una normale studentessa-
Sbuffando mi rassegnai a tornare in quello zoo di pazzi più comunemente chiamato liceo.

***

-Finalmente!- esclamai quando la campanella mise fine alle mie sofferenze, altri due minuti di quella lezione e i miei neuroni avrebbero cominciato a vomitare.
-A qualcuno qui non piace la scuola?-
Mi voltai sorpresa quando sentii la voce di Aaron dietro di me,
-Cosa te lo fa pensare?- ribattei e come risposta ottenni una sua risata, una sua incantevole risat... NO! Non pensare certe cose!
-Che cosa ci fai qui?-
Gli chiesi
-Intendi a scuola? Beh io la salterei volentieri ma mia madre poi mi ucciderebbe-
-No stupido, intendo da questa parte della scuola, il tuo armadietto e nella direzione opposta-
-Che fai ora, mi stalkeri?- chiese con un'altra risata
-Nei tuoi sogni lupacchiotto- risposi chiudendo l'armadietto e incamminandomi verso l'uscita.
- Hey ti ho già detto di non chiamarmi così!-
-Così come? Intendi lupacchiotto?-
-Si-
-Perché? Ti da fastidio?-
-Si, abbastanza-
-Mi fa piacere saperlo lupacchiotto-
Lui sbuffò infastidito ma non disse più niente fino a che non raggiungemmo l'uscita principale,
-Shay, senti oggi- esitò-
Oggi ti va di venire alla radura? Devo mostrarti una cosa-
- Okay, certo ci sarò-

***

-Sono tornata!- gridai entrando non vedendo Jhosef in cucina e neppure in soggiorno,
-Heylá, c'è qualcuno?-
Provai nuovamente, nessuna risposta, evidentemente era uscito.
Controllai la sua camera e anche quella degli ospiti per essere sicura, ma probabilmente Jhosef aveva accompagnato la ragazza a casa.
Mi occupai di alcune faccende prima di incamminarmi verso la radura dei licantropi per vedere Aaron, una volta arrivata lo trovai seduto sul prato non lontano dall'uscita della grotta e quando mi vide si alzò in piedi
-Allora? Cosa dovevi mostrarmi?-
Tutto ciò che disse fu
-Seguimi- ed io lo seguii fino ad arrivare dinnanzi ad un...tempio?
-Questo è il tempio del branco, è dedicato alla dea della Luna, ogni branco dovrebbe averne uno, la dea della Luna è la nostra protettrice e la madre della nostra specie... Vieni ti mostro l'interno-
Mi lasciai trascinare incantata da quella visione meravigliosa, l'esterno del tempio sembrava risplendere di luce propria ed emanava bagliori argentati tutt'intorno e l'interno non era da meno, rimasi esterrefatta dalla grande statua in avorio che ritraeva una ragazzina con un arco sottobraccio, una faretra in spalla i capelli al vento e un maestoso cervo al fianco il tutto scolpito nei minimi dettagli,
-È...è meraviglioso, perché mi stai mostrando tutto ciò?-chiesi confusa
-Sai a breve ci sarà il mio diciottesimo compleanno e beh di solito si aspetta un po' di più ma i miei genitori mi hanno avuto piuttosto tardi e si suppone che l'alpha debba essere il membro più forte del branco, così dato che io sono nel pieno delle mie forze e mio padre sta iniziando a mostrare i segni del tempo, beh il mio compleanno segnerà il mio passaggio ad alpha- rimasi stupita, quanta forza deve volerci per portare il peso di un intero branco sulle proprie spalle in così giovane età ? Suppongo molta. Dopo ciò cominciai a guardare Aaron con occhi diversi, lui non era un ragazzo spensierato, presto avrebbe assunto la responsabilità di tutte quelle vite su di se.
- E tu?- chiesi, mi guardo stranito non capendo la mia domanda
-Tu cosa ne pensi? Ti senti pronto?-

-Beh sono stato cresciuto per tutto ciò, sapevo che prima o poi sarebbe toccato a me prendere il comando-

- Non ti ho chiesto questo, ti ho chiesto se tu ti senti pronto- evidentemente non si aspettava quella domanda poiché i suoi occhi assunsero una sfumatura di sorpresa
-Sai, sei la prima che me lo chiede, tutti credono che essere il figlio dell'alpha sia un onore, e non fraintendermi lo è, ma è anche una grande, grandissima responsabilità e a volte io.. Io sono spaventato, ho paura di non essere all'altezza, tutte quelle persone lì, loro... Loro contano su di me ed io..- Entrambi ci sedemmo su una panca all'interno del tempio e provai a consolarlo,vederlo così mi rendeva immensamente triste
-Hey, hey, non ti conosco molto bene, ma da quel poco che ho visto di te, hai un grande cuore e diventerai un ottimo leader, fidati-.
Quelle parole sembrarono alleggerirlo e fui grata di essere li per lui,in quel momento mi sentivo bene con me stessa, utile, e quando mi guardò con i suoi occhioni verdi potei dire di essere felice.
-Beh un giorno incontrerò una ragazza, una compagna, il mio lupo, il mio cuore, sapranno che lei è quella giusta, e allora non la lascerò più andare e farò di tutto per renderla felice, e lei mi aiuterà a guidare il branco e saremo felici insieme, avremo tanti bambini e la nostra casa sembrerà quella della carica dei 101- entrambi ridemmo a quell'affermazione- e poi quando arriverà il nostro giorno di lasciare questo pianeta, io la guarderò diritto negli occhi e me ne andrò senza rimpianti perché saprò di aver vissuto una vita piena e felice-
-Spero per te che lei sia vicina- sussurrai
-È più vicina di quanto credi- sussurro lui di rimando.

*******************
Ed eccomi qui alle cinque del mattino sola nel letto e lo so che non aggiorno da tanto, ma amatemi insomma non è da tutti scrivere qualcosa a quest'ora.
Ho già in mente un sacco di idee per il prossimo capitolo, yuppie, ora buona notte alla prossima , o forse dovrei dire buon mattino.

Unexpected mateWhere stories live. Discover now