Capitolo 6

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Fissai stranita Aaron che si ergeva in piedi nella mia stanza, dopo essermi posta molte domande su cosa potesse farci lui in camera mia e essermi assicurata che lì non fosse presente nessuna minaccia recuperai l'uso della parola
-Allora di cosa dovresti parlarmi?- chiesi con tono freddo, invitandolo a sedersi sul letto di fianco a me, cercando di mantenere una distanza di sicurezza tra i nostri corpi .
Provavo emozioni contrastanti in quel momento .
Lui esitò, come se non sapesse da dove iniziare e poi disse
-Prima di tutto sono qui per scusarmi, sono stato un codardo a scappare dopo... , sai dopo quello... Quello che è accaduto, ma io- prima che potesse continuare lo zittì e dissi
-Tranquillo è stato solo un errore, non sarebbe dovuto accadere insomma io sono una cacciatrice e tu un licantropo- mentre pronunciavo quelle parole avvertì una fitta al petto ma la ignorai
-Facciamo finta che non sia mai successo, rimaniamo amici - mentì , perché io non avrei mai potuto dimenticare l'accaduto.
Mi sembrò di scorgere una scintilla di delusione nei suoi occhi , poi annuì silenziosamente e fece per dirigersi verso la porta quando lo bloccai per il polso, quel contatto mi provocò una miriade di scintille e ritrassi velocemente la mano, come scottata.
-Come hai fatto ad entrare in casa?- avevo dimenticato di chiederglielo precedentemente e lui rispose
-Dovresti evitare di lasciare la finestra aperta se non vuoi che qualcuno entri nella tua stanza mentre non ci sei, bella collezione di armi comunque- disse indicando l'armadio, il lucchetto rotto
-Beh tu che ne sai, magari l'ho lasciata aperta apposta per il mio amante segreto-risposi ironica
-Allora è stato un bene che io mi sia presentato qui prima di lui- continuò lui a tono
-Perché sei geloso?- chiesi, il tono ironico era sparito e la distanza tra noi si era ridotta drasticamente
-Ti sembro forse geloso?- non seppi che rispondere, era troppo vicino ,il suo profumo mi inebriava i sensi e il cervello non riusciva ad elaborare una risposta decente. Il mio piano di accantonare le emozioni era andato a farsi benedire e la distanza diminuiva sempre di più , le sue labbra arrivarono quasi a sfiorare le mie .
-Shay! Tutto a posto lì sopra? C'è qualcuno lì con te ?- urlò Jhosef dal piano terra spezzando l'atmosfera che si era creata tra di noi. Subito mi allontanai da Aaron e arrossì -C-credo che ora tu debba andare- dissi arrossendo ancora di più se possibile e accompagnandolo alla porta. Quando di lui fu rimasto soltanto un leggero profumo alla menta , mi lasciai andare ad un sospiro di sollievo ma anche di delusione. Sapevo bene che tra di noi non ci sarebbe mai potuto essere niente, ma quel bacio mancato da parte di Aaron mi rattristava, perché sapevo bene che se Jhosef non fosse intervenuto e lui mi avesse baciata non mi sarei di certo tirata indietro. Dopo l'accaduto i giorni passarono veloci, io ed Aaron cercavamo di evitarci il più possibile e anche se era meglio così , c'era lo stesso una parte di me che soffriva al pensiero di continuare a stargli lontana , l'unica novità in quei giorni furono altre tracce apparentemente appartenenti a dei vampiri.
-Wow, erano piuttosto affamati- dissi ironica a Jhosef osservando la carcassa di un orso dissanguato, in quel momento ci trovavamo nel bosco e il sole stava per tramontare -Già, erano molto aff..-
Non terminò la frase che entrambi sentimmo dei rumori provenienti da alcuni alberi a nord e ci nascondemmo dietro il tronco di una quercia secolare.
-Hai ragione! Quei vampiri sono davvero disgustosi!- tuonò una voce maschile spuntando dalle piante
-Lo so! E come se non bastasse ci tocca anche ripulire le loro tracce- rispose un'altra voce altrettanto alterata, la prima aggiunse
-Tranquillizzati, appena tutto questo finirà e avremmo rovesciato il branco dei Black, quei schifosi succhiasangue non ci saranno più di alcun aiuto e le nostre strade si separeranno-
lanciai un occhiata molto eloquente a Jhosef e capì che anche lui aveva ascoltato attentamente ogni parola di quei due. Le canaglie afferrarono la carcassa dell'orso e se la trascinarono dietro attenti a non lasciare scie senza più proferir parola. A quel punto io e Jhosef , dato che i due lupi non avevano potuto fiutarci grazie ad una pozione, iniziammo ad inseguirli nel più totale silenzio. Ci fermammo solamente quando arrivammo davanti una distesa erbosa, lì non c'era nulla a parte qualche fiore di campo, per questo ci meravigliammo entrambi quando i due lupi continuarono a camminare e si fermarono al centro del prato. Una volta fermi uno di loro si abbassò a tastare il terreno e dopo qualche secondo sollevò il coperchio di una botola, nascosto talmente bene, che sarebbe sfuggito persino al più attento degli osservatori. Quando le canaglie si furono calate giù per la botola trascinandosi dietro l'orso e quest'ultima si fu richiusa alle loro spalle , ricominciammo a parlare. Con fare decisamente troppo eccitato Jhosef vociò
-Shay! Abbiamo scoperto il loro nascondiglio!-
-Già, ma adesso ci conviene ritornare a casa, è buio e inoltre non sappiamo laggiù cosa ci aspetta, dovremmo chiedere rinforzi o potrebbe essere una missione suicida- lo ripresi io non scalfendo neanche un po' la sua eccitazione
-D'accordo, hai ragione tu- concordò e segnandoci mentalmente la collocazione della tana , percorremmo tutto il tragitto al ritroso.
-Adesso che abbiamo trovato la tana non possiamo saltare la scuola?- chiesi speranzosa una volta chiusa la porta di casa alle nostre spalle ,
-No Shay, dobbiamo mantenere la nostra copertura, sai quella di normali studenti e cugini-
-Daiii quel posto è peggio di un'accademia militare!-
-La risposta è sempre no-
-D'accordo! Ma il saggio per il corso di biologia me lo scrivi tu!- esclamai salendo le scale e sentendo Jhosef imprecare alle mie spalle, ma subito dopo prese quaderni e penna e cominciò a scrivere, pff secchione.
Entrai in bagno per una doccia e all'ultimo cambiai idea e optai per una bel bagno. Presi i vestiti e aprì il rubinetto lasciando scorrere il getto caldo che immediatamente riempì di bagnoschiuma. Solo una volta immersa nell'acqua fino al collo e circondata da bollicine scoppiettanti lasciai i miei pensieri liberi di vagare e solo allora mi concessi di pensare a lui , al ragazzo che ultimamente era sempre presente nella mia testa, ad Aaron Black ,che fino a quel momento si era dimostrato la mia distrazione più grande.

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Sono tornataaaaa!!
E gli aggiornamenti sono tornati insieme a me!
Scusate per l'orario e per gli errori .
Grazie, grazione, grazissimo(mi sa che questa parola non esiste ahaha) per tutti i voti ed i commenti che ho apprezzato davvero tantissimo e che mi hanno spinto a pubblicare subito appena tornata a casa.
Non ho più niente da dire... Vi voglio tanto bene votate e commentate !
Bye

Unexpected mateWhere stories live. Discover now