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Era un giorno come un altro (o quasi), ma in fondo sapevo che non sarebbe stato come tutti gli altri giorni finora trascorsi nella mia vita.

Diedi un'occhiata alla sveglia: erano le 6:55.
Mi alzai immediatamente, il pullman sarebbe passato fra dieci minuti.
Andai in bagno mi lavai i denti e il viso ed, entrata in camera, misi addosso la prima cosa che trovai nell'armadio. Non feci colazione, del resto non avevo fame, anzi avrei potuto rimettere anche il cibo del giorno precedente.

Era il mio primo giorno di scuola nel più importante college statunitense di Los Angeles. Mi ero trasferita in cittá da pochissimo, da circa due mesi, per poter iniziare una vita. Sí proprio così, dato che non ho mai potuto avere una vita serena e spensierata come quella di una normale adolescente di 16 anni. Ho ancora brutti ricordi per quanto riguarda gli anni precedenti al mio trasferimento e non solo.
L'ultima cosa che avrei pensato di fare era proseguire gli studi o perlomeno di proseguirli in una scuola pubblica.

Salii sul pullman e scesi alla fermata davanti alla scuola. Il cortile era strapieno di ragazzi pressapoco della mia età: c'erano ragazze vestite tutte in uniforme composta da gonna a pieghe, parigine, giacca e cravatta che spettegolavano su non so cosa. Altri ragazzi facevano scherzi a delle ragazze o erano intenti a fumare.

La prima cosa che pensai fu quella di non farmi vedere: quanto avrei voluto essere un camaleonte in quel memento! Almeno mi sarei potuta mimetizzare con l'aria, anche se in quel momento era soffocante e irrespirabile, ma non per via del fumo.

Mi diressi lentamente verso il cancello e camminai adagio verso le scale principali tenendo la testa bassa. Non avevo intenzione di avvicinarmi a nessuno, né quel giorno né mai.

Suonata la campanella entrai e mi diressi verso la segreteria scolastica.
Bussai e vidi una signora ben vestita seduta ad un tavolo che sembrava fosse stato colpito da un tornado per quanti fogli vi erano riversati sopra a casaccio.

Lei dev'essere la signorina Grande o sbaglio?

S-sí - balbettai.

Avevo giurato a me stessa di non dire una parola ma purtroppo sapevo che in alcuni casi sarei stata costretta a farlo.

Prego,si accomodi nell'aula al terzo piano, la prima sulla destra.

Non risposi, mi limitai solo ad annuire ed uscii da quella stanza. Salii le scale. Sentivo le ginocchia tremare e temevo che passo dopo passo sarebbero cedute.
Le lezioni erano già iniziate e di sicuro sarebbe stato impossibile non farmi notare nell'entrare nella mia nuova classe.

Girovagai per il corridoio in cerca dell'aula. Non volevo bussare subito ma volevo accertarmi di aver individuato la classe giusta.
Trovata l'aula, bussai alla porta ma nessuno rispose. Bussai nuovamente, un po' più forte di prima e sentii dall'altra parte della porta un coro di persone recitare all'unisono la parola "avanti". Esitai prima di entrare e presi un ampio respiro prima di abbassare la maniglia della porta.
Appena entrai non osai guardare nessuno e rimasi a fissare il pavimento.
Una signora, presumo la mia nuova professoressa, entusiasta annunció agli alunni il mio arrivo.

Ragazzi, lei è Ariana Grande, la vostra nuova compagna di classe.

Benvenuta Ariana! - risposero. Sembravano anche loro entusiasti, peccato che io non lo fossi affatto.

Solo in quel momento osai alzare lo sguardo, mi domando ancora come ne avessi avuto il coraggio. Vidi due ragazze dirsi qualcosa nell'orecchio. All'inizio non feci caso al volto delle ragazze ma in un secondo momento notai che uno di quei due volti mi era in realtà familiare: era Hadley.
Sgranai incredula gli occhi: come poteva essere lei?
Hadley, la ragazza che mi ha rovinato la vita, il motivo per cui mi sono trasferita.

Trasalii, il cuore batteva forte.

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Hey, buongiorno♥
Questa è la mia prima FF quindi sto facendo un po' di pratica. È un esperimento e dunque ci terrei ad avere la vostra opinione. Commentate se vi è piaciuto oppure no, se avete giá un'idea di ció che succederá al prossimo capitolo e (sempre se volete) seguitemi.

Bye, al prossimo capitolo♥

Chemical Love ||agb/lrh ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora