Pozioni

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Raggiungemmo Hogwarts e salutammo Luna quando si diresse verso il suo dormitorio, poi noi entrammo nel nostro. Avrei davvero voluto che Luna fosse Grifondoro.
Iniziai a disfare le valige nella camera che condividevo con Ginny e Lavanda. Riempii il mio scaffale con i libri, e anche quello di Ginny, ma a lei non importava. Poi io e Ginny ci incontrammo con Harry, Ron e Neville nella sala comune, e andammo a cenare.
Mi sedetti tra Ginny e Ron, con Harry e Neville di fronte. C'era qualcosa di strano. Il tavolo sembrava un po' affollato e vidi molti ragazzi che avrebbero dovuto finire la scuola l'anno precedente.
"Che succede?" Chiesi ai miei amici.
Loro fecero spallucce, confusi quanto me.
"Silenzio!" Ordinò la nuove preside di Hogwarts, la professoressa McGranitt. E nella stanza calò subito il silenzio.
"Prima di tutto, so che tutti vi state chiedendo come mai al vostro tavolo c'è molta più gente che prima." Iniziò la professoressa. "L'anno scorso, le lezioni sono state interrotte a causa del caos, quindi abbiamo invitato gli alunni del settimo anno per concludere gli anni di studio." Poi continuò "abbiamo anche aggiunto un ottavo anno a Hogwarts. L'ottavo anno si concentrerà sulla magia oscura, e su ogni protezione che potrebbe servire in futuro. Mi dispiace che siate scomodi al vostro tavolo a causa del gran numero di studenti, ma comunque, se sarà necessaria la magia, usatela! Grazie. Gli studenti del settimo e ottavo anno hanno il permesso di andarsene prima dell'inizio dello smistamento."
"Ah, ho capito. Ma perché George non è venuto? Avrebbe potuto seguire l'ottavo anno" Ron masticava rumorosamente mangiando la su coscia di pollo. Pezzi di cibo cadevano dalla sua bocca e sporcavano il tavolo. "Magari non è stato invitato." Rispose alla sua stessa domanda. Arricciai il naso con disgusto. "Dio Ronald, smettila di mangiare così" mi lamentai.
"Cosa? Ho fame."
Ginny si alzò. "Qualcuno viene con me?" Chiese.
"Voglio vedere i nuovi Grifondoro." Spiegò Harry.
"Non ho finito di mangiare" disse Ron.
Alzai gli occhi al cielo con disgusto.
"Io resto" rispose Neville.
Mi alzai. "Vengo con te." Le dissi. Ginny mi sorrise, e insieme uscimmo dalla stanza salutando i ragazzi.
                             •••
Io e Ginny entrammo nella nostra camera e ci preparammo per andare a dormire, indossando i nostri pigiami. Saltai nel mio letto e Ginny entrò nel suo.
"Ho sentito che tutte le nostre materie, tranne storia della magia, le dobbiamo dividere con i Serpeverde. E a pozioni, cura delle creature magiche e erbologia siamo con i Serpeverde e i Corvonero." Mi disse Ginny.
"Nooo" gemetti. Non avevo per niente voglia di passare la maggior parte del mio tempo con Malfoy e il suo gruppetto, specialmente dopo quello che era successo in treno.
"E non è tutto" iniziò Ginny. "A pozioni, il professor Lumacorno ci metterà in coppia con qualcuno di una casa diversa! E non possiamo scegliere, quindi non c'è possibilità di finire con Luna. E ci metterà in coppia con un ragazzo. E, visto che ci sono più Serpeverde che Grifondoro e Corvonero, sono abbastanza sicura che saremo tutti con Serpeverde."
"Oh no" sbuffai. Non avevo davvero voglia di andare a pozioni.
                             •••
Draco's POV:
Mi diressi verso l'aula di pozioni, visto che era la mia prima lezione. Quando entrai, notai due gruppi. Da una parte c'era l'intero gruppo Serpeverde, e dall'altra parte c'erano Grifondoro e Corvonero. Camminai verso il lato occupato dai Serpeverde e mi sedetti di fianco a Blaise. Prima che potessimo dire qualcosa, il professor Lumacorno entrò. Guardò la classe divisa nei due gruppi, e rise.
"Va bene. Prima di tutto, facciamo le coppie. Resteranno le stesse per tutto l'anno. Nessuno scambio o lamentele. Starete insieme a qualcuno dell'altro sesso appartenente a una casa diversa dalla vostra, perché dovete tutti capire come collaborare e comportarvi civilmente!"
Tutti nella classe gemettero e Pansy si alzò. "Chiedo di essere messa con un Serpeverde. Non mi avvicinerò a quegli essere disgustosi." Ghignò.
Quasi tutti i Grifondoro e i Corvonero alzarono gli occhi al cielo.
Pansy ha ragione. Non può metterci con uno schifoso mezzosangue!
"Parkinson! Prima di tutto si sieda! Non so dovrà più lamentare o finirà dritta in punizione!" Esclamò il professor Lumacorno guardandoci.
Dopo alcuni attimi di silenzio, iniziò a creare le coppie.
"Pansy Parkinson e Ronald Weasley. Theodore Nott e Luna Lovegood. Blaise Zabini e Ginny Weasley. Astoria Greengrass e Harry Potter. Draco Malfoy e Hermione Granger. Daphne Greengrass e Neville Paciok. Vincent Crabbe e Parvati Patil..."
Alzai lo sguardo sentendo il mio nome. Ero in coppia con quella schifosa? Avrei dovuto spendere un'ora al giorno per tutto l'anno con.. Quella? Ew. Mi girai per vedere l'espressione della Granger, e la sua faccia era pallida quanto la mia. Ci guardammo in cagnesco. Poi lei si girò verso il professore, assumendo un'espressione più dolce.
Una serie di lamenti si diffusero nell'aula mentre il professore creava le coppie. Ovviamente tutti odiavano il proprio partner.
"Va bene, ora andate a sedervi vicino al vostro compagno!" Ordinò Lumacorno.
La Granger si sedette dal suo lato della classe, in quarta fila, tra SanPotter e Lenticchia. Io mi sedetti dall'altra parte. Ovviamente lei voleva quel posto, ma io volevo il mio. Nessuno dei due si mosse.
"Malfoy, si sieda con Granger, per favore." Disse il professore. "Bulstrode e Finnigan stanno aspettando che si liberi il tavolo." Mi alzai spostando la sedia violentemente e mi sedetti di fianco alla Granger.
La guardai, ma lei spostò lo sguardo verso l'insegnante. "Grazie tante, mezzosangue." Borbottai. Non sembrava ferita, guardava semplicemente il professore, però la vidi alzare gli occhi al cielo. Mi zittii, leggermente imbarazzato, e ascoltai il professore.

Hermione's POV
Ignorando la frecciatina di Malfoy, alzai lo sguardo, ascoltando le istruzioni del professore.
"Oggi impareremo a fare il Veritaserum, la pozione della verità. Sono sicuro che l'avete già sentita tutti, è così?" Iniziò il professor Lumacorno. "Una goccia di questa, che sia in un drink o no, tutti i segreti della persona che la bevuta, salteranno fuori. Qualunque cosa gli chiederete, non sarà una bugia. Una goccia dura per circa un'ora. Anche i maghi più potenti rivelerebbero i propri segreti. Qualche domanda? No? Bene. Prendete un libro per coppia dallo scaffale. Le istruzioni sono a pagina 394, e la coppia che farà la migliore pozione, vince una bottiglia di Veritaserum." Disse Lumacorno.
Dopo le parole 'e la coppia che farà la migliore pozione, vince una bottiglia di Veritaserum' tutti si eccitarono immediatamente, e corsero a prendere i libri. Né io né Malfoy ci muovemmo. Mi alzai e iniziai a prendere gli ingredienti. Lui rimase seduto. Alzai gli occhi al cielo.
"Malfoy! Vai a prendere il libro?"
"Perché non lo fai tu?" Rispose lui.
Alzai di nuovo gli occhi. "Perché sto cercando di fare questo! Guarda, sono rimasti solo due libri! Uno è vecchio e rovinato, l'altro è nuovo. Prendi quello bello prima che lo faccia qualcun altro."
Lui gemette pigramente e rimase dov'era. Sospirai arrendendomi. All'improvviso Ron si alzò. Anche lui stava litigando con la Parkinson per lo stesso motivo. Ron arrancò per prendere il libro.
E proprio in quel momento Malfoy si alzò.
Lumacorno non era in classe, doveva andare in bagno.
Malfoy corse per raggiungere Ron, quando lui arrivò allo scaffale per prendere il libro migliore. Malfoy lo afferrò dal dietro per il colletto della maglia, e lo spinse sul pavimento. Ron colpì un banco, un coltello cadde e sfiorò la sua faccia. Lui sbiancò, e, credo, svenne.
Malfoy invece era abbastanza soddisfatto delle sue azioni, e ghignò dopo aver preso il libro ed essersi diretto verso il nostro banco.
La mia bocca era spalancata. Io, Harry, Ginny, Neville e Luna ci precipitammo verso Ron, cercando di farlo riprendere, quando Lumacorno tornò in classe.
"Nel nome di Merlino! Cos'è successo?" chiese scioccato quando vide una chioma rossa a terra. Spiegai cos'era successo e cosa aveva fatto Malfoy prima di girai verso di lui e lanciargli un'occhiataccia. Lui era ancora abbastanza fiero di ciò che aveva fatto, visto che diede il cinque a Zabini, Goyle, Crabbe e Nott. Astoria sghignazzò e scosse la testa guardandolo, continuando a sorridere.
Mi avevano davvero stancata! Ron avrebbe potuto essere morto!
"Come osi Malfoy?" Strillai. "Sei un... Culo! Ron è incosciente a causa tua e tu... Dai il cinque ai tuoi compagni?  Quanto sei.." Mi avvicinai a lui "completamente" feci un altro passo verso di lui "insensibile!" Ora eravamo faccia a faccia. "Che stronzo!" Urlai, e gli diedi un pugno. Fui veloce, e Malfoy non ebbe il tempo di bloccarmi. La sua faccia ora era voltata, e dal suo naso iniziò a scendere del sangue. Mi diede un'occhiataccia, facendolo sembrare ancora più pericoloso.
Feci un passo indietro.
"Ok ok, calmatevi ora!" Urlò il professore. "Malfoy, in punizione stasera alle sette. Ceni e poi venga subito in classe. Così come Parkinson, Zabini, Greengrass, Crabbe, Goyle e Nott." Poi si girò verso di me e disse, "terribilmente spiacente Granger, ma ogni tipo di violenza è contro le regole della scuola. E che linguaggio inappropriato! Venga anche lei per la punizione con gli altri. Mi dispiace di non aver finito il Veritaserum. Continueremo domani. Andate pure."
Mandai un'altra occhiataccia a Malfoy prima di andarmene. Mi diressi verso camera mia, dimenticandomi completamente di Ron.
Era la prima volta! La prima volta che finivo in punizione dal primo anno! Accidenti a Malfoy! Quanto lo odio!
                            •••
Durante la cena rimasi in silenzio. Troppo arrabbiata per parlare. Ron era di fronte a me, e ancora abbastanza pallido. "Tutto bene Herm?" Chiese. Gemetti. "No! Tra dieci minuti avrò la mia prima punizione!"
Poi Ginny parlò "perché non gliela facciamo pagare?" Ghignò  maleficamente.
"Cosa?" Chiedemmo io, Ron, Harry e Neville.
"Malfoy è peggio del solito. È solo il secondo giorno, e lui ha già infastidito due di noi! Perché non ci vendichiamo? Su tutti loro."
Oh Ginny, che cazzuta!
"Come?" Chiese Harry.
Lei sorrise. "Beh, sono tutti in punizione, no?"
Ghignò quando vide i nostri volti confusi. "Non preoccupatevi, ho un piano."

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