Capitolo 15 - Ti sento

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«N-Non p-posso crederci che st-stai facendo una co-cosa del gener-ah!»
«Penso che sia una cosa che fanno tutti gli amanti, perciò ti chiedo solo di sopportarlo. Ma non credo che ti dispiacci, non ho forse ragione Yui~?»

Dopodiché riprese il suo "lavoro", ma rispetto a prima, lo fece con più foga e non ci volle molto tempo che raggiunsi senta troppi indugi al mio limite.
Lo vedo alzarsi con il busto mentre si ripulisce la bocca dal liquido bianco, e da questo suo gesto capisco una cosa che causò nuovamente un mio altro forte imbarazzo, mandando direttamente il mio cervello in tilt.

«I-Idiota, perché l'hai ingoiato!? È s-sporco!»
«Affatto, niente è sporco se è di Yui.»

Mi diede un'altro bacio, questa volta sulla fronte per poi sussurarmi qualcosa all'orecchio, utilizzando un tono di voce dolce ma che allo stesso tempo fosse sensuale.
Sgranii gli occhi a quelle parole, e inconsciamente iniziai ad agitarmi e di conseguenza, a tremare.
Non so spiegarmi il motivo di questo mio improvviso cambiamento, ma in questo momento l'istinto pervade sulla ragione stessa, e non posso farne e meno di non pensarci.
Dolcemente, mi accarezza la guancia, rivolgendomi uno dei suoi sorrisi per tranquillizzarmi e dirmi indirettamente "Va tutto bene".
Dopodiché si allontanò ancora e la sua mano, accompagnata dall'altra, iniziarono nuovamente a scendere verdo il basso, tracciando linee immaginarie con le punte delle sue dita sul mio torso con calma e gentilezza.
Giù, sempre più giù, finché non arrivò ad accarezzarmi le gambe ed aprirle delicatamente.
Se quello di prima è stato vergognoso, allora questo è troppo, ma troppo imbarazzante.
Probabilmente le mie gote avranno assunto una colorazione rossastra simile al sangue, proprio di quel rosso intenso ardente.
Un mugolio uscì fuori dalle mie labbra quando con un dito andò ad sfiorare e a stuzzicare l'orifizio, che divenne una semplice tortura e ben presto un  dolore e un fastidio, esattamente nel momento in cui fece scivolare il primo dito.
Ogni volta che mi abituo all'intrusione, lui aumentava sempre il numero di quest'ultimi, e nemmeno facendo  troppo caso le dite divennero tre.
Il movimento che fece mentre sfilava piano piano le dita causò un mio lamento - involontario -, che fu subito interrotto da un brivido che percosse la schiena, quando sentì all'improvviso qualcosa premere contro il didietro.
Non mi diete nemmeno il tempo di dire qualcosa, magari un lamento o una disapprovazione, che mi penetrò lentamente provocando soltanto un dolore allucinante.
Una lacrima scese per la guancia e fu quasi subito cancellata via dalle sue dita, poi si avvicinò ancora di più a me, faccendo toccare le nostre fronti e sussurarmi un filo di voce un "Rilassati Yui, non voglio farti male".
Infine, con un colpo secco entrò completamente dentro, e d'impulso cacciai un verso di dolore, mentre con una mano cercavo disperatamente di aggrapparmi a qualcosa, o meglio, a lui.

«R-Ryuki... Ti p-prego, restiamo c-così per un pò. Solo per un attimo...»

Dissi tra un sospiro e l'altro, mentre il cuore martellava di continuo il petto a tal punto che mi faceva quasi male.
È strana, questa sensazione è troppo strana,  proprio indescrivibile.
Cogliendomi alla sprovvista, inizia a muoversi lentamente, uscendo fuori per poi dare una piccola spinta,!faccendomi sussurrare ogni volta sempre di più.
Piano piano sempre più veloce ed anche se di poco, ogni volta aumenta la velocità delle spinte, e la stanza venne ben presto pervasa dai nostri gemiti, soprattutto dai miei.
Versi vergognosi pieni di lussuria, passione e piacere; esattamente, da quand'è che possiedo una voce così ignobile?
Forse da sempre, e forse, stavo solo aspettando la persona giusta, ovvero quella o quello che mi avrebbe fatto conoscere il vero me stesso.
La risposta è così banale.
Lui continua a muoversi velocemente, quando poi toccò in un - strano - punto dove sentii molto di più oltre a un contatto fisico, dove gemetti più forte, e dove d'istinto strinsi i pugni rivolti verso il soffitto dell'edificio.
Tra un movimento all'altro posò le sue mani sulle mie, facendo incrociare le mie dita con quelle di quest'ultimo, e da questo nuovo contatto riuscii a percepire con chiarezza tutto il suo calore, tutti il suo affetto e tutti il suo amore che mi sta trasmettendo.
Io ti sento.
Gli ultimi istanti, ovvero quelli più preziosi prima di arrivare all'apice del piacere, dove con una spinta decisa pose fine a tutto questo.
Venni una seconda volta sporcando i nostri ventri, mentre sentivo qualcosa di incredibilmente caldo riempirmi all'improvviso, faccendomi sgranire di colpo gli occhi dalla quale vi sono ancora presenti piccole tracce di lacrime.
Rimaniamo così per vari minuti, ognuno a riprendere fiato e lasciare che il silenzio venga spezzato soltanto dai nostri respiri, senza aggiungere più nulla.
Quindi l'abbiamo fatto sul serio, vero?
Gli occhi lucidi mi offuscano la vista, le palpebre iniziano a farsi pesanti e ormai, mi è quasi impossibile tenerli aperti per altro tempo.
La sua mano si posò nuovamente sulla  guancia, accarezzandola con delicatezza per poi posare un bacio casto sulla mia fronte.
Assicurato, chiusi lentamente gli occhi, e il suo "Ti amo Yui" fu l'ultima cosa che sentii prima di cadere nel sonno più profondo.

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