Yellow - Cap. 14

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Provava dei sentimenti per Camila.

Lauren guardò la ragazza più piccola accanto a lei e si morse il labbro. Naturalmente non poteva innamorarsi della ragazza amichevole che le sorrideva sempre a Starbucks, o la ragazza con i capelli biondi nella sua classe di Storia D'Arte.

No, doveva provare qualcosa per Camila. L'eccentrica, disordinata, tornado umano che si era presentato sulla sua soglia di casa.

Ma Camila era tante altre cose per Lauren. Adorabile, affettuosa, genuina, accogliente, impacciata, incantevole e gialla. Giallo.

Lauren capiva perchè le piaceva quel colore così tanto. Camila era l'equivalente umano del colore giallo. Luminosa, allegra e gioiosa. Giallo era anche il colore del sole, e Lauren lo considerava ironico.

Quindi per rispondere alla sua domanda, sì. Lauren avrebbe permesso a Camila di baciarla. C'era solo un problema, Lauren non aveva idea se Camila sapesse cosa voleva dire baciare. E se Camila vuole baciare tutti quelli che incontra?

Era ovvio che Camila fosse capace di amare. Lauren lo poteva dire dal modo in cui la ragazza più piccola dedicava un'infinita attenzione per qualcosa di banale come un fiore. Camila amava. Camila amava tutto.

Ma Camila sapeva come amare?

Il fatto che Lauren si potesse vedere amare Camila sorprendeva persino se stessa. Non si era mai vista innamorata. Infatti, Lauren aveva tagliato fuori qualsiasi tipo di rapporto prima di incontrare Camila.

A Lauren non piacevano le persone. La maggior parte delle persone. Le piaceva la sua famiglia, le sue compagne di stanza e, ora, Camila. Fine.
Aveva sempre paura che gli altri cercassero di fare amicizia con lei per ragioni sbagliate. O che qualcuno fingeva di essere gentile con lei per farle uno scherzo. Odiava i segreti, e le bugie, e tutto ciò che la maggior parte delle persone considerano come una parte normale della vita.

Ma ora, c'era Camila. Camila era pura, Camila era innocente. Non esisteva una parola per descrivere Camila. Lei era così genuinamente Camila.

Non c'era un modo per sapere se Camila ricambiasse i suoi sentimenti. Lauren sospirò pesantemente, rendendosi conto che avrebbe potuto solo aspettare e vedere quello che sarebbe successo.

Camila alzò la testa e aggrottò le sopracciglia quando sentì Lauren sospirare.

"Lolo?" piegò la testa di lato. "Sei triste?"

Lauren rise piano e scosse la testa. "No stupida," arricciò il naso. "Sono solo stanca." Notò Camila sbadigliare e si rese conto che probabilmente era ancora esausta dalla sera prima. Entrambe non avevano dormito molto.

"Buonanotte Lolo," Camila mormorò prima di seppellire la sua testa nella spalla di Lauren. Lauren si morse il labbro per impedirsi di sorridere. Fissò il soffitto per un po', continuando a pensare a Camila.

La mano di Camila si contrasse e Lauren ridacchiò quando si rese conto che si era addormentata. Si spostò un po' in modo che si potessero stendere entrambe sul divano. Riappoggiò la testa e sospirò, invitando il sonno a raggiungerla. Alla fine le palpebre si fecero pesanti e scivolò in un sonno profondo.

Nel frattempo, Dinah e Normani uscivano dalla loro unica lezione di ballo quel giorno. La ragazza polinesiana si asciugò il sudore dalla fronte e prese un grande sorso dalla sua bottiglia d'acqua.

"Sono sfinita," sbuffò mentre Normani prese la borsa e la fece scivolare sulla spalla.

"Anche. E sto morendo di fame," Normani si toccò lo stomaco per enfatizzare la frase. Dinah annuì.

Yellow (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora