Everything About You! {One Direction}{Completata}

✖️Capitolo 17✖️

La mattina seguente quando mi svegliai Louis era già sveglio e continuava ad accarezzarmi i capelli, era tutto esattamente come quando mi era addormentata, a parte il fatto che ora stavo molto meglio.

"Ehi giorno."

La voce calda e dolce di mio fratello era il miglior risveglio di sempre.

"Grazie." -Sorrise.

"Non devi ringraziarmi di niente, sei la mia sorellina e non c'è niente che non farei per te."

Questa volta fui io a sorridergli.

"Grazie lo stesso. Ci sei sempre e da sempre. Qualunque cosa io faccia, qualunque casino io combini tu mi consoli sempre e mi aiuti sempre a risolvere tutto, senza giudicare o criticare. Lo fai e basta."

Poggiai la testa al suo petto e lo abbracciai. Poi mi alzai e misi le pantofole.

"Dimmi una sola cosa."  – disse prima che uscissi dalla stanza.
Mi girai per guardarlo negli occhi.

"Ti ha costretta a fare qualcosa che non volevi?"

Nei suoi meravigliosi occhi blu, identici ai miei, riuscivo solo a leggere preoccupazione e tanta apprensione..ma anche paura della mia risposta.

"No,assolutamente no" – lo rassicurai sorridendo.

"Solo che la cosa si stava spingendo troppo oltre e..bhè mi sono tornate in mente quelle cose."

"Occhei, io non voglio sapere se fai o vuoi fare certe cose con Zayn, anzi sinceramente vorrei che tu nemmeno ci pensassi a certe cose, sei la mia sorellina. Ma se così non fosse, e ne sono sicuro, voglio solo essere certo che tu sia pronta, non farlo perché ti senti in obbligo ok? Promettilo!"

"Te lo prometto. E quando lo farò sarai il primo a saperlo." – sorrisi.

Tornai indietro da lui e gli stampai un bacio sulla guancia, che ricambiò immediatamente.

"Ti voglio bene!"

"Anche io te ne voglio piccola."

"Ora sarà meglio che vada a parlare con Zayn per spiegargli di ieri."

Ero un po' agitata all'idea. E ovviamente Lou subito lo capì.

"Vuoi che gli parli io?"

"No. No è una cosa che devo fare io."

"Occhei. Allora a dopo"

Disse sorridendomi per infondermi coraggio. Sorrisi di rimando ed uscii dalla stanza dirigendomi in quella di Zayn.
Bussai e Zayn mi diede il permesso di entrare.
Era seduto alla scrivania mentre scriveva a computer.

"Ehi." – feci timorosa.

Sentendo la mia voce si girò di scatto, era spaesato e sorpreso allo stesso tempo.

"Ehi..vieni siediti."

Mi sedetti sul suo letto e lui mi si mise davanti con la sedia della scrivania.
Non disse nulla, sapeva che avrei parlato quando sarei stata pronta, solo stava lì con i suoi occhi incatenati ai miei. Sospirai.