Capitolo 46-tutto uno sbaglio

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Beatrice's pov
Rimasi li, immobile, a fissare il test che tenevo fra le mani.

Non riuscivo a capire quale fosse il risultato.
D'altronde, non avevo esperienza in quel campo.

Guardai Carlotta, che mi guardava con espressione preoccupata.

"Allora...?" mi chiese.

"Io non...non lo so." dissi porgendole il test.

Carlotta lo prese e lo guardó.
Alzó lo sguardo, guardandomi senza dire nulla.

"Allora?" chiesi.

Sorrise, sospirando.

"Puoi respirare, Bea. Non sei incinta." disse.

In quel momento mi liberai di un enorme peso.

Mi appoggiai al muro, mettendomi le mani fra i capelli.

Sospirai anch'io.

"Meglio cosí. Non sarei stata pronta a fare la mamma." dissi.

Carlotta si avvicinó e mi abbracció.

"So quanto vorresti avere un bambino, ma come hai detto tu non sei ancora pronta. Quindi stai attenta d'ora in poi, ok?" mi disse, stringendomi a se.

"Non ti preoccupare. Staró attenta." dissi, staccandomi da lei e sorridendole.

Il suo sorriso si spense improvvisamente.

"Lo dirai a Marco? Insomma...di tutta questa storia?" mi chiese.

Anche il mio sorriso svaní di colpo non appena Carlotta mi fece quella domanda.

"Si. È giusto che sappia." dissi.

Sapevo che non sarebbe stata una conversazione affatto facile da afffontare.

"Vado a parlargli...non voglio aspettare ancora." dissi.

Carlotta annuí.

"È la cosa migliore." disse.

Le rivolsi un sorriso forzato, dopodichè uscii dal bagno.

Andai in cucina e li vidi Marco intento a sistemare la sua borsa.

"Ciao.." dissi, piano.

Marco alzó lo sguardo e mi sorrise.

"Ei, ciao." disse, con entusiasmo.

Sospirai.

"Vai a giocare a tennis?" chiesi.

Lui smise di preparare la sua borsa e si avvicinó a me.

"Si, due miei amici mi aspettano per una partitina. Pensavo che potreste venire anche tu e Carlotta, se vi va." disse, sorridendo.

Cercai di ricambiare il sorriso.

"Si..." dissi.

Marco mi guardó preoccupato.

"Bea, qualcosa non va?" disse.

"No, va tutto bene." dissi, mentendo.

Non saprei spiegare perchè in quel momento mi sentissi cosí male.

Il fatto che non fossi incinta era una cosa positiva.

Ma, forse, anche se non era ancora il momento giusto non mi sarebbe dispiaciuto...

E, inoltre, avevo paura di ferire Marco dicendogli quello che era successo.

Inspirai a fondo.

"Ti devo parlare." dissi.

Saró il tuo Guerriero||Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora