Capitolo 5

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Nico's pov

Un po' alla volta i miei amici iniziano ad andarsene, finché non rimaniamo solo io, Annabeth e Percy.

-Io ora vado, ci vediamo domani.

Annabeth bacia Percy per poi allontanarsi salutandoci con la mano. Ricambio il saluto sorridendo, non ho provato niente mentre le loro labbra si incontravano, la mia cotta per Percy è veramente sparita.

Il ragazzo in questione mi sta osservando con una strana espressione. Prende un respiro e poi dalla sua bocca escono le fatidiche parole:

-Nico, dobbiamo parlare.

No,no, no! Ho già avuto il coraggio di confessargli quello che provavo, non può tornare di nuovo su quell'imbarazzante argomento!

-Percy, io veramente...
-No, Nico. Dobbiamo parlare sul serio, non puoi fare come ieri sera. Non puoi dirmi certe cose e poi andartene come se nulla fosse. Io, io non capisco, ho bisogno di spiegazioni.
-Io credevo che Annabeth...
-Nico, hai ragione, Annabeth aveva intuito tutto, ma io voglio che sia tu a spiegarmi, non lei.
-Cosa c'è da capire? Avevo una cotta per te, ma ora mi è passata, ho capito che non sei il mi tipo. È semplice.
-Questo, questo perciò significa che tu...?
-Sì, esatto.
-Cioè tu...?
-Sì.
-Cioè sul serio tu...?
-Oddio Percy, sì, sono gay! Hai capito o vuoi un disegnino?
-Oh miei Dei, non ci credo. E tu hai avuto una cotta per me per tutto questo tempo?

Sospiro. Ma che deficit mentali ha questo ragazzo? Cioè, cosa c'è di difficile nella frase "Avevo una cotta per te, ma mi è passata"?

-Sì, esatto. Ma ora è passata, sei solo un amico.

Parlo lentamente, scandendo le parole come se stessi parlando con un bimbo di cinque anni. Che, per la cronaca, avrebbe capito più velocemente.

-Perciò non ti dà fastidio quando sto con Annabeth?
-No, è passata. Sono felice per voi, siete una bella coppia. State bene insieme. E comunque non credo che la mia opinione avrebbe cambiato qualcosa tra voi due.
-In effetti no, cioè, ecco... Sono felice che non ti dia fastidio, sei mio amico, non vorrei soffrissi per me.

Troppo tardi, Jackson. Faccio un sorriso tirato, pensando a quanto sono stato male a causa di quell'amore non ricambiato.

-Tranquillo. È tutto ok.

È meglio se cambio discorso, non voglio far rinascere quei dolorosi ricordi

-Ho sentito che tu e Annabeth tornate a New York per finire la scuola.
-Sì, esatto. Sarà meraviglioso, staremo insieme senza la paura costante di perdere l'altro a causa della guerra. Partiamo domani mattina insieme ai semidei romani e torneremo per le vacanze di Natale qui al campo. Non vedo l'ora.

Mentre parla i suoi occhi brillano per la gioia che prova e capisco che lui e la figlia di Atena insieme sono perfetti. Non ho mai visto Percy così felice e lo sono anch'io per lui.

-Verrete a salutarmi prima di partire, vero?
-Ovvio, non ce ne andremmo mai senza farlo. Passeremo prima dalla partenza con Frank, Hazel e Reyna, perciò cerca di svegliarti presto.

Sorrido. Ho finalmente trovato degli amici, delle persone con cui sto bene e, anche se alcuni di loro andranno al campo romano, so che per me ci saranno sempre, come io lo sarò per loro.

-Tu rimarrai qui al campo?
-Credo di sì, almeno per un po'. Devo ristrutturare la cabina di Ade, sembra il covo di un vampiro. E dopo vedrò, non sono ancora molto sicuro.
-Rimani qui Nico. Qui tutti ti vogliono bene e hai degli amici pronti a sostenerti. Non andartene, non isolarti di nuovo.

Non ho mai visto Percy così serio, si vede che crede in quello che sta dicendo. Ma io non sono sicuro di potermi fidare. Anche dopo aver sconfitto Crono tutti sembravano miei amici, ma poi sono tornati a evitarmi e io non voglio che succeda ancora.
Questa volta so che non sarei completamente solo, ci sarebbero Jason, Percy, Hazel e gli altri, ma essere temuto e isolato da tutto il resto dei semidei mi farebbe male, molto male.
Percy non lo può capire, lui è sempre stato popolare, non si è mai sentito veramente solo.

-Allora Nico? Ci penserai attentamente? Non voglio che tu rimanga solo.

Neanche io lo voglio, ma ho paura che, che rimanga o che me ne vada, la situazione non cambierà.

-Sì, ci penserò, però non lo so, non ti assicuro niente.
-È già qualcosa. Ora devo andare, è tardi e io devo finire di preparare le valigie per la partenza. E tu devi riposare, sei qui per questo e se un certo dottore sapesse che te lo sto impedendo sarebbero guai per entrambi. Ciao Nico, a domani.
-Ciao Percy.

Dopo che se ne è andato spengo la lampada che avevo acceso dopo che le luci dell'infermeria erano state oscurate.

Ho sonno e anche se non ho cenato non ho fame, ho pranzato tardi. Già, il pranzo che ho passato con Will.
Sono stati i panini più buoni di sempre, e sicuramente non a causa della presenza del figlio di Apollo, certo che no. Certamente non a causa del suo sorriso e dei suoi occhi turchesi, capaci di farmi perdere in mondi pieni di unicorni e arcobaleni.

Nico, basta. Smetti di pensare a lui, ok? Stop. Pensa ad altro. Non hai imparato la lezione? Vuoi che succeda di nuovo come con Percy, vuoi innamorarti per poi soffrire come non mai? No, non lo vuoi. Chiudi gli occhi e dormi, toglitelo dalla testa.

La mia vocina interiore ha ragione. Se continuo così soffrirò e basta.

Mi sdraio in modo da essere comodo e chiudo gli occhi.

Mi lascio avvolgere dal sonno e dai sogni che porta con sé, tutti stranamente pieni di una forte luce color del sole.

L'angolo della pazza
Buonasera! (O buongiorno? Dipende da quando leggete)
Okay...
Ho visto che la storia ha raggiunto le 100 visualizzazioni e, anche se in confronto ad altre è poco, per me è importantissimo! Quando ho iniziato a scrivere non ero molto fiduciosa, non avrei mai pensato di raggiungere neanche le 20 visualizzazioni (che fiducia in me stessa che ho, vero?).
Ringrazio di cuore quelle persone che stanno leggendo la mia storia, vi voglio bene.
Anche se ve ne vorrei di più se la stellinaste (?), perciò, se vi piace, fatelo per favore. Mi farebbe molto piacere, per me è importante.
Vi saluto e abbraccio
Giorgia

E io rimango qui per te❤️ (solangelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora