Appena ritorno ai camerini trovo il biondo, Jack da come avevo capito si chiamasse, davanti allo specchio, con la maglia in mano. Probabilmente l'aveva già provata e mi stava aspettando

<<Ok.. la prendo>> dice guardandomi

<<Va bene.... andate subito a pagare o fate un altro giro??>>

<<No, andiamo subito..>> mi risponde il moro

<<Ok.. bhe allora buona giornata>> dico gentilmente 

<<Grazie anche a te.. ciao>> mi risponde il biondo

Lì saluto di nuovo e poi torno da Thomas che mi stava guardando divertito, lo fulmino con sguardo come per dirgli di non parlare e lui alzò le mani in segno di difesa.

Il tempo passò in fretta e finalmente arrivò l'ora di pranzo, mi sarei dovuta vedere con Debby, la mia migliore amica, così le mando un messaggio per dirle che stavo uscendo da lavoro e che ci saremo incontrate davanti a Cloe's. Il nostro ristorante preferito.
Debby mi rispose al messaggio dicendo che sarebbe arrivata tra 5 minuti, così saluto mamma, dicendole che andavo a mangiare da Cloe's con Debby. Esco quindi dal negozio e dopo 2 minuti arrivo davanti il ristorante..

<<ciao Debby>> dico andandole in contro per abbracciarla

<<stasera c'e' una festa al Rammer, ci andiamo?? Per favore..>> mi dice con tono supplichevole e senza nemmeno salutarmi

<<sai che non sono una da discoteca, andiamo nel bar vicino al negozio di mia madre, e' come andare in discoteca e sai che ogni volta che andiamo ci sono sempre i tipi fighi>> le dico in modo convincente

<<Mari, siamo a LA qui di tipi fighi ci sono anche negli ospedali>> dice ridendo

<<si, ma non vanno in giro a petto nudo!! comunque sia avevamo deciso di andare al bar, andremo venerdì prossimo al Rammer, promesso>>

<<guarda che me la segno questa!>>

<<si si, fa come vuoi. Dai andiamo a mangiare che è l'una>>

Entriamo al ristorante e ci sediamo su uno dei tanti tavoli liberi.  Quello all'angolo è sempre stato il nostro ma stavolta è occupato da un gruppo di ragazzi. Allora ci sediamo nel tavolo vicino a quello. Dopo un paio di minuti arriva Paul, il proprietario del ristorante, ci conosce fin troppo bene visto che siamo qui praticamente ogni settimana.

<<ciao ragazze, pensavo non veniste oggi, quindi il tavolo è stato occupato>> indicò il tavolo all'angolo dove appunto c'era il gruppo di ragazzi

Rido leggermente e poi io e Debby ordiniamo il solito. Ogni tanto mi veniva da girare la testa e guardare il gruppo di ragazzi, ce n'era uno che sono sicura di aver lo e già visto da qualche parte, però non ne ero così sicura. Sento poi chiamare il mio nome.

<<ho capito che sono fighi ma non sbavare, siamo in un luogo pubblico>> dice un po' troppo ad alta voce, fatto sta che i ragazzi vicino a noi ci guardarono e risero 

<<sei una stronza, lo sai vero??>> dico cercando di coprirmi la faccia con i miei capelli lunghi

<< sei tu quella che si fa conoscere dappertutto, sembri tanto tranquilla ma non è così >>

<<l'apparenza inganna>>

Si mette a ridere e poi continuiamo a parlare del più e del meno fino a quando arrivò Paul che ci portò piatti.

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Sono circa le 9.30 di sera, ho già mangiato e ora sono in camera con i miei due fratelli, James e Will, che si sono gentilmente offerti di aiutarmi a trovare qualcosa di carino da mettermi per stasera. Dicono che ho disperatamente bisogno di un ragazzo, perché secondo loro sono troppo stressata. Cosa non vera aggiungerei.
Ho addosso un paio di pantaloncini neri a vita alta e una maglietta in pizzo bianco a mezze maniche, sto aspettando l'opinione dei miei fratelli quando il mio cellulare comincia a squillare. E' David, uno dei miei più cari amici.

|Era solo un gioco| Nash Grier (COMPLETA)Where stories live. Discover now