Chapter 11-Ed

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Lei è fra le mie braccia mentre legge il libro che le ho regalato a Natale. Ho scoperto la sua collana dove ha preso la frase che si è tatuata, le ho regalato il suo libro preferito autografato dall'autrice. Il suo sorriso e il modo in cui mi guardava dopo averlo visto sono tutte le cose di cui ho bisogno per sentirmi felice.

Riparte per Londra fra qualche ora, le ho chiesto se voleva fare qualcosa, lei mi ha semplicemente preso la mano dicendomi: voglio solo stare qui con te, solo noi 2.

Quindi siamo nel mio letto, lei legge, io le accarezzo i capelli e c'è della musica in sottofondo. Non stiamo facendo niente di produttivo ma amo tutto questo, soprattutto visto che non la vedrò per un bel' po' dopo oggi.

"Quante volte lo hai letto?" Chiedo guardando dove è giá arrivata. Ha piu di 8000 pagine, lo sta divorando.
"Ho perso il conto"
"Perchè ti piace così tanto?"
"Penso sia per il fatto che nonostante tutto il dolore e la sfortuna che il protagonista ha superato, è riuscito a trovare la persona che sa come amarlo e come aiutarlo.
La prima parte del libro mostra come l'amore ti può distruggere, la seconda invece, come può renderti più forte"
Mentre parla si sfiora il tattoo, capisco perchè le piace tanto.
Lei lo aveva giá quel libro, ma Mila mi aveva detto che voleva la versione originale e quindi l'ho cercata, e l'ho trovata, sapevo di renderla felice.

"Ho saltato alcune parti" dice arrossendo, facendomi intuire quali "ma non quelle drammatiche o le scene di battaglie, sono le mie preferite"
"Amo quanto t'immergi nelle tue letture" dico abbracciandola.

Sento che si rilassa, ogni giorno riesce a stare un po' più a suo agio in queste situazioni. Ama essere coccolata anche se non lo ammette, si vede dai suoi occhi e dal modo in cui a volte si muove come un gattino in cerca di più grattini

"Ed, mi canti una canzone?" Mi chiede timidamente
"Cosa vuoi che ti canti?"
"Qualsiasi cosa"
Penso alla prima mia canzone che mi viene in mente, ed è Wake me up.

Canto piano, quasi sussurandole nell'orecchio mentre le accarezzo la pancia delicatemente, sento il suo respiro rallentare e mi accorgo che si sta sciogliendo ancora un po' di più. Mette il libro da parte e mi prende le mani facendo incrociare le nostre dita. Chiude gli occhi.

Vorrei che questo momento durasse per sempre. Amo quando non nasconde i suoi sentimenti e quello che vuole, quando non finge di essere forte più di tutto. Amo quando non teme di mostrarmi la sua parte vulnerabile, amo quando si fida di me.

Mi mancherá davvero tanto

***

I giorni successivi passano troppo lentamente, non importa quello che faccio, non sembrava mai che il tempo passi abbastanza velocemente. Mi manca casa più che mai prima d'ora, e so che è gran parte colpa di una brunetta speciale.

Non abbiamo parlato molto ultimamente. So che non vuole scocciarmi e che spesso evita di farsi sentire proprio per questo, ma io non voglio che lei faccia cose che non le piacciono. Voglio che senta il bisogno di chiamarmi, di sentirmi, quanto ne ho io. Voglio che mi dica che le manchi, tanto quanto lei a me.

Harry mi ha detto che a lui non scrive mai, ma a malepena mi chiama ora che che sono all'estero. A volte mi chiedo se lei prova quello che io provo per lei. Magari no, per questo non mi chiama.

Odio sentirmi cosi ma è dura.

Quando è con me la capisco benissimo, ma uscita dalla porta è come se scomparisse ogni cosa.

Però sento il suo sorriso nella sua voce quando la chiamo.

"Come stai?" Mi domanda in un occassione in cui sentiamo
"Bene, ma stanco"
"Immagino. Anche io ho molti impegni. Mi spiace non chiamarti, ma perdo la cognizione del tempo quando scrivo e rimango alzata fino a molto tardi"
"È giusto, devi concentrarti, è importante per te"
"Ma io voglio chiamarti, spesso però è troppo tardi.. quando finisco alle 4 di mattina non posso disturbarti.. o no?"
"Dormi abbastanza?"
"Recupererò le ore di sonno più in la, ora devo finire con queste cose se voglio lauerarmi."
"Ok, ti lascio finire. Chiamami quando hai tempo, sono a LA dopottutto."
"Ok me ne ricorderò"

"Ti manco?" Le chiedo dopo un po', non me lo ha mai detto
"Ovvio, studio tanto anche perchè mi aiuta a far passare più in fretta il tempo" sono felice come un uomo assetato che nel deserto trova un bicchiere colmo d'acqua. "So che non te lo dico spesso, mi spiace, è solo che... faccio fatica a fare io il primo passo, scusami"
"Tranquilla, lo so, ma piano piano ti abitueraì, giusto?"
"Si" promette, le credo. Serve solo del tempo.
"Mi manchi tu, e ci vedremo presto" rispondo con uno stupido sorriso sulle labbra
"Non vedo l'ora, ho bisogno di un tuo abbraccio. Mi farò perdonare per non essermi fatta sentire molto, ti cucinerò qualcosa"
"Non vedo l'ora" la sento ridere
"Buonanotte Moni"
"Buonanotte" risponde e io vorreì dirle qualcos'altro, ho delle parole intrappolate nella mia mente ma le trattengo, chiudo sospirando.

Glielo dirò più in la.

Little bird (italian translation)Место, где живут истории. Откройте их для себя