oo4

36 3 0
                                    

Mi svegliai allo stesso modo del giorno prima, con l'unica differenza che quel giorno il sole si era nascosto tra le nuvole. La temperatura si era abbassata di molto e il freddo dell'autunno cominciava a farsi sentire. Il cielo era ancora grigio, preannunciando nient'altro che pioggia. Intorno a noi non si sentiva altro che il rumore del vento soffiare tra gli alberi.

Cosa avevo fatto la sera prima? Ah già: dopo essere tornati dal fabbro, che ci aveva regalato le armature, eravamo andati verso la biblioteca. Per la strada avevamo incontrato Pio, o meglio, ci eravamo scontrati contro di lei: avevamo appena svoltato l'angolo e ci era praticamente venuta addosso. Comunque, le avevo chiesto delle sue ricerche e mi aveva risposto che me ne avrebbe parlato il giorno dopo, quando saremmo stati lontani dai curiosi. Se stava prendendo tutta quella cautela, dovevano essere informazioni importanti.

Torniamo al giorno dopo, come dicevo, mi svegliai per primo e cominciai a preparare la mia borsa (ah, non ve l'ho detto: ricordate quando dissi che portavo il fodero con la spada allacciato alla borsa? Beh, adesso non ne avevo più bisogno, dato che con lo spazio che avevo liberato sulla cintura eliminando le Bombe potevo comodamente tenere lì il fodero, per prenderlo più agevolmente). Poco dopo si svegliò anche Shime e infine Pio.

"Ben svegliata! Che dici, vogliamo partire in ritardo per colpa tua, Pio?" dissi, mentre mi mettevo la borsa in spalla.

"Oh, sta' zitto, Sora!"

Si strofinò un po' gli occhi, poi sbadigliò e, dopo quella che sembrò un'eternità, si alzò e preparò la sua borsa.

Avevamo già percorso metà del sentiero, quindi non mancava molto alla prossima città; la mappa la indicava con il nome di 'Ythros'. Mai sentita prima, pensai.

"Shime," chiamai, "hai mai sentito di questa città?" e gli indicai il punto sulla mappa.

"So che è adiacente a Pyros, la mia città natale," rispose lui, "ma non ci sono mai stato, mi dispiace".

Camminammo per un po', senza parlare. Fui io a rompere il silenzio:

"Pio, hai detto che avevi qualcosa da dirmi a proposito dei frammenti, giusto?"

Appena sentì la parola 'frammenti' si agitò:

"Eh?.. Ah, i frammenti! Oh, beh è... è un po' complicato, sì..." farfugliò, "beh, ma n-non è così importante, fidati...".

"Ah, va bene... Quindi, che potere dovrei ricevere dal frammento del FightIngale?"

Lei cercò di mantenere la calma: "Beh, l'abilità del FightIngale era il volo rapido, una caratteristica dei mostri del Vento..."Oh, volo, giusto..." dissi. "Aspetta, VOLO!?" esclamai subito dopo, incredulo. "Come è possibile che io possa VOLARE?"

"Non ci resta che provarci, no?" rispose lei, come se niente fosse. "Tu come hai fatto a corazzare il braccio?"

"Ah, beh, non lo so, ci ho pensato ed è successo..."

"Allora funzionerà anche con delle ali, non credi?" disse la voce di Shime, dietro di me.

Ci pensai un po' su: non volevo volare, ma da quanto ne sapevo gli Ingale volano solo a bassa quota, e per la maggior parte del tempo camminano, se non sono in combattimento, quindi...

"E va bene, facciamolo!" dissi: "ma dove posso volare?"

"Siamo su un rettilineo, puoi farlo qui." rispose Shime ancora una volta.

"Vuoi farlo qui?" mi chiese Pio.

"Per me va bene, farò da un punto a un altro?" risposi.

"Va bene allora, prima però dobbiamo vedere le ali, altrimenti è inutile..." continuò lei: "prova ad immaginarle, come hai fatto con le braccia."

Key HolderWhere stories live. Discover now