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Altro che qui vicino, quel fabbro ci sembrava introvabile!

"Aspetta, non era da questa parte?" Dissi, indicando una strada a Shime.

"No, non vedi che ci siamo già passati per di là?"

"Ah, hai ragione" Risposi. Ormai ero sfinito e il mio senso dell'orientamento era pessimo. Essendo cresciuto in una piccola città, per me era facile perdermi in una città così grande.

"Credevo che almeno tu, Shime, avessi un senso dell'orientamento migliore del mio, che sei cresciuto a Pyros!"

Lui rispose con un'alzata di spalle.

"Beh, allora sarà meglio chiedere indicazioni..." Aggiunsi, cominciando a guardarmi intorno.

"L'ho trovato" disse Shime, indicando un negozio che mostrava un'insegna con un'incudine raffigurata, proprio dietro di noi.

Non dissi niente, semplicemente entrai, seguito da Shime.

La porta si aprì, facendo suonare una campanella. Subito dopo giunse una voce dal fondo del negozio:

"Spiacente, siamo chiusi... Ah, ma voi siete quelli di stamattina!" Disse, girandosi, il proprietario del negozio.

"Ah, beh, allora togliamo il disturbo..." Dissi, dirigendomi nuovamente verso la porta, ma il Fabbro ci fermò:

"Aspettate, per voi posso fare un'eccezione!"

"In realtà, volevamo solo fare un giro..." Rispose Shime.

"Beh, fate pure!"

"Ah, grazie mille!"

Il negozio era abbastanza piccolo, ma c'erano molte armi e armature appese alle pareti e in alcuni scatoloni vicino al bancone. Il fabbro ci guardava sorridendo da dietro al bancone.

"Cosa sono quelle code?" Ci chiese, mentre guardavo alcune spade.

"Oh, queste... Beh, è una lunga storia..." risposi, balbettando un po'.

"Raccontamela!" insistette, poi prese uno sgabello da sotto al bancone e mi invitò a sedermi.

Gli raccontai tutta la storia: la scomparsa di Tael, l'incontro con Shime a casa di Pio, la storia dei due spiriti, la lotta con il Golem di Pietra e poi quella con il FightIngale.

Quando finii Shime si avvicinò con un pugnale che aveva apparentemente preso su uno degli scaffali.

"Vorrei comprare questo." Disse.

Il Fabbro guardò prima Shime, poi passò lo sguardo su di me, poi di nuovo su Shime.

"Sapete, ragazzi," disse, dopo un po': "mi state simpatici, voi due. Vorrei farvi un regalo..."

Si piegò sotto al bancone e sollevò due scatoloni su di esso, contenenti due armature d'acciaio. Non sembravano molto pesanti e neanche molto decorate.

Ci soffiò un po' sopra per togliere la polvere accumulata, poi disse:

"Ecco, queste sono due armature leggere che io stesso ho forgiato qualche anno fa. Però la gente non sembra essere molto interessata alle armature leggere, quindi sono rimaste qui per tutto questo tempo. Avanti, provatele!"

Le osservai un po' perplesso: fino a quel momento non avevo sentito il bisogno di indossare un'armatura, poiché volevo essere più veloce per schivare, però quelle armature erano molto leggere e non coprivano neanche tutto il corpo, rendendomi libero di muovere le articolazioni.

"Va bene, io prendo questa." Sospirai, mentre sollevavo uno degli scatoloni. Shime mi imitò, prendendo l'altro scatolone.

Il fabbro uscì finalmente da dietro al bancone:

"Bene! Seguitemi, vi aiuterò ad indossarle."

Si diresse verso delle scale che portavano al piano inferiore del negozio, seguito da noi due. Lì sotto doveva trovarsi la fucina, perché era molto caldo e vi erano una fornace e un'incudine, oltre a molti strumenti appesi alla parete.

"Toglietevi quei mantelli, così potrete mettervele" Disse il fabbro, cominciando a prendere qualche pezzo dal mio scatolone.

"Cominciamo da te, ehm... come hai detto che ti chiami?" Mi indicò.

"Sora, mi chiamo Sora." Risposi, mentre mi toglievo il mantello.

"Bene, Sora, cominciamo dal busto... Ehi, belle orecchie!"

Non risposi; fino a quel momento quelle orecchie avevano portato solo guai.

"Hehe, scherzavo! Tieni questo sul petto... ecco, così..."

Nel frattempo, Pio si trovava nella biblioteca vicina, a svolgere alcune ricerche sull'Alchimia. Non conosceva molto sull'argomento, quindi aveva preferito leggere di più sull'utilizzo della Formula Alchemica BURST. Secondo le scritture, essa era in grado di far fondere chi la utilizzava con un Cristallo. Una tecnica basilare, insomma, ma come aveva fatto Sora a fondersi con un Elemento? Pio prese un altro libro dagli scaffali per saperne di più. Era scritto in runico, ma per fortuna non era un problema per lei. Arrivò a un capitolo dove si descriveva Pietra Filosofale, il Cristallo più distruttivo che potesse essere creato. In un paragrafo si parlava anche degli Elementi. Pio non poteva credere a quello che stava leggendo: non si trattava di normali frammenti che rappresentavano il potere dei BattleBoss, erano...

Pio chiuse il libro. Non c'era tempo da perdere, bisognava avvisare Sora.

Il fabbro allacciò l'ultimo pezzo dell'armatura sulla gamba di Shime. Adesso entrambi avevamo le armature al completo. Mi ero liberato delle Pozioni Bomba: era troppo pericoloso portarle con me durante le battaglie; inoltre Pio poteva utilizzare delle magie esplosive, il che era un bene. Adesso Shime si stava specchiando per guardare la sua nuova armatura:

"Uhm, è leggera, ma sembra robusta..."

"Lo è, ragazzo!" gli disse il Fabbro in risposta.

Shime lo guardò, sorridendo, e gli porse la mano:

"La ringrazio, signore. Non potevamo permetterci un'armatura pesante e ormai di armature leggere non se ne trovano più in giro..."

"Non c'è di che, dovrei essere io a ringraziare voi per primi: se non foste venuti da me, queste armature sarebbero sicuramente rimaste qui a prendere la polvere!"

Mi alzai dalla panca, dirigendomi verso la porta, e chiamai Shime:

"Shime, dovremmo andare: Pio ci starà aspettando..."

"Sì, arrivo."

Lui si mise il mantello e cominciò a salire le scale.

"Grazie di tutto!" dissi, alzando la mano in segno di saluto verso il Fabbro, e mi misi anch'io il mio mantello. Salii le scale e alzai il cappuccio sulla mia testa, ma poi ci ripensai e me lo riabbassai.

Uscimmo dal negozio che si era già fatto buio. Il cielo era quasi completamente coperto dalle nubi e le stelle non erano visibili, mentre la luna spuntava ogni tanto, rivelando un'unica falce bianca.

"Sora, il tuo occhio... Sembra essere tornato come prima!"

"Secondo te domani pioverà, Shime?"

Shime si girò verso di me, poi guardò il cielo:

"Perchè me lo chiedi?" fu la sua risposta.

"Non fa niente... andiamo a cercare Pio." dissi, staccando gli occhi dal cielo e incamminandomi verso la strada che mi sembrava quella che portava alla biblioteca, ma fui fermato dalla voce di Shime:

"Ehi, aspetta, non era questa la strada?"

Key HolderWhere stories live. Discover now