La festa proseguiva normalmente, Zayn e Liam non si erano separati nemmeno per un attimo, almeno finché non arrivò il bellissimo Martin alla festa. Liam si voltò immediatamente appena si sentì richiamato da quel ragazzo, che si stava avvicinando cercando un passaggio tra il mare di persone che erano presenti.

"Ciao Martin, come va?" chiese gentile Liam, come sempre.

"Sono così facilmente riconoscibile?" domandò guardandosi il "costume" composto solamente da maglietta blu, pantaloni neri e mantellina rossa.

"Beh, sì." gli sorrise cortese.

-Patetico.- pensò Zayn. -Chi dovrebbe essere? Il supereroi degli sfigati?- Ma nonostante i suoi pensieri sorrise falsamente, cosa che a Liam non passò inosservata, cercando spiegazioni con lo sguardo che il moro si stava guardando bene da non far incontrare i suoi occhi o aveva paura che avesse potuto leggerlo tranquillamente come un libro aperto. In fondo tra loro era sempre stato così, riuscivano a capire ciò che l'altro pensava ancora prima che un pensiero potesse diventare completo, ma se questo era giusto come poteva essere possibile che nell'ultimo periodo nessuno dei due non aveva capito ancora nulla di tutto ciò che stava accadendo? Che si stessero allontanando? E se così fosse, era forse colpa del più grande? Zayn cercò di prestare attenzione alla conversazione che stava avvenendo proprio sotto il suo naso, ma tutti quei pensieri glielo impedirono. Senza dire nulla staccò la schiena dal muro dove era appoggiato e si avviò a forza di spintoni verso la porta.

Liam guardò il tutto molto confuso, così rifilò una scusa veloce a Martin e si diresse alla ricerca dell'amico. Poco dopo lo trovò mentre camminava verso casa.

"Zayn ma cosa stai facendo?" gli chiese una volta raggiunto il suo fianco.

Il ragazzo alzò di poco lo sguardo per poi riabbassarlo subito. "Sto tornando a casa, la festa era noiosa."

"Ma perché non mi hai avvisato? Avremo trovato il modo di divertirci." e il ragazzo più grande cominciò a desiderare che avesse detto quella frase con un altro tono, magari malizioso, ma invece la disse con quella voce dolce e innocente che aveva sempre e anche se non volle ammetterlo ne rimase quasi deluso. Ma cosa poteva aspettarsi? Lui non era gay, o almeno non lo aveva mai ammesso, e poi Liam era il suo migliore amico. Niente di più, purtroppo.

"Non volevo disturbare te e Martin." pronunciò quel nome quasi con disprezzo. Non gli piaceva proprio quel ragazzo.

"Credo che Martin mi piaccia." sussurrò ma non perché fosse vero, trovava quel ragazzo attraente e gentile, ma non era lui che voleva davvero, sperava solo di provocare una reazione, che non ottenne. -Appunto.- pensò invece l'altro ragazzo. Rimasero in silenzio per un po' di tempo, almeno fin quando si ritrovarono nella piazza principale di York. Si sedettero sul bordo della fontana spenta e si guardarono.

"Pesi che ci stiamo allontanando?" mormorò Zayn non riuscendo più a trattenere quel dubbio che lo stava tormentando.

"Cosa? Perché pensi questo?" domandò confuso il più piccolo, sentendo che il cuore stava velocizzando i battiti che arrivavano direttamente alle sue orecchie e alla gola.

"Non lo so."

"Zayn io non permetterò che mai nulla ci allontani, lo sai vero?" gli prese il volto tra le mani permettendogli di guardarlo finalmente negli occhi, quegli occhi che per tutta la sera non avevano fatto altro che ignorare i propri. Si avvicinò piano al viso del suo migliore amico per poi posare un bacio sulla guancia, forse troppo vicino alle labbra, ma in quel momento non poteva importagliene di meno di ciò che avrebbe potuto pensare. Forse, e dico forse, rimase troppo a lungo con le labbra leggermente umide appoggiate sul viso morbido ma leggermente ispido. Quando suo malgrado allontanò il viso, Zayn potette vedere la stanchezza nel suo sguardo.

"Che ne dici ti tornare a casa, mh?" domandò premuroso il più grande.

"Sì, penso sia una buona idea." Liam ammise sbadigliando.

E Zayn non potette che esserne più felice. Forse quella non era stata una serata così pessima come credeva all'inizio, anche perché lui non aveva l'ombra del sonno e questo voleva dire solo due cose: uno; lo avrebbe guardato dormire e gli avrebbe accarezzato il viso e i capelli per quasi tutta la notte, due; avrebbe potuto baciare quelle soffici labbra che tanto amava, e che sperava che tra non molto tempo avrebbero potuto ricambiare uno dei suoi baci segreti.

Per Zayn non era assolutamente una terribile serata.


CICCIETTO AUTRICE

mi dispiace immensamente per il terribile ritardo, ma avevo una specie di blocco e non volevo che venisse fuori qualcosa di banale. MI DISPIACE di averci messo tanto. comunque proverò ad aggiornare almeno una volta a settimana, anche se non vi assicuro nulla.

SPERO VI PIACCIA, fatemelo sapere insomma. commentate e votate se volete. lol

all the love, allineedisyouz xx







Laughter Lines||ziam (sospesa)Where stories live. Discover now