E poi la vidi.
Lei era seduta sul letto, ci dava le spalle.
Guardava fuori, guardava i bambini che giocavano e lei aveva semplicemente un libro e un peluche davanti.
Era davvero speciale.

-Tesoro, hai visite.-
La bambina si giró.
Scese dal letto con in mano il suo peluche.
Era bellissima.
Una piccola bambina bionda, con occhi azzurri.
Mi avvicinai a lei abbassandomi alla sua altezza.
Aveva lo stesso sguardo di Elly.

-Ciao.-
Sorrisi io.

-Ciao.-
Sorrise lei.

-Sig. Finder, Chi è questo signore?-
Mi fece male il cuore, ma non avevo scusanti. Non ci sono stato per i suoi primi anni di vita.. ovvio che non mi conosce.

-Piccola, lui e tuo padre.-
Le cadde il peluche.
Io sorrisi avvicinandomi.
Gli accarezzai la guancia.

La guardai bene.
Era.. magra.
-Quanti anni hai?-
Gli toccai il nasino.

-Um.. cinque.-
Sorrise lei.

Mi alzai avvicinandomi all'anziana.
-Ma non è.. bhe si
insomma.. troppo magra.. per avere solo cinque anni?-

Lei sospiró.
-Lei soffre di anoressia. Ecco perchè è speciale.-
Un tonfo al cuore si fece spazio io me. Piccola mia.

La bambina spostó il suo sguardo verso il basso.
-Bhe, piccola prepara le valige. E lei sig.Hemmings venga. Deve firmare dei fogli.-

Salutai la piccola davanti a me.
Mi diressi in ufficio e firmai tutti i fogli.

Andai a prendere la piccola, ma un attimo, come si chiamava?

-Bhe tesoro, prenditi cura di te.-
La salutó l'anziana.
Io finì di caricare le due valige, poche.

Salimmo in macchina e la misi affianco a me.
-Bene piccoletta. Come ti chiami?-

-Blue, tu?-
Disse stringendo il suo peluche.

-Luke.-
La piccola era semplicemente bellissima. Il suo vestitino bianco le stava a pennello.
Ogni tanto le davo un'occhiata, ma vederla così serena mentre dormiva con il suo peluche, mi riscaldava il cuore.

Arrivammo a casa.
Scaricai le valige nella stanza accanto alla mia.
Mi porsi verso la piccola e carcai di svegliarla.

-Blue.. sveglia piccola.-
La visone più bella che abbia mai visto.
Aprì un'occhio dopo l'altro, sfregandoseli con le mani. La presi in braccio, non pesava niente.
Lo portai in casa, la misi sul divano e vedendo che erano le 7:00 pm mi porsi tante domande. Cosa mangierà?

-Piccola, cosa vuoi mangiare?-
-Mm.. niente grazie.-
Come nulla?

-Sei piccola ,Blue, Hai bisogno di mangiare.-
Gli accarezzai le guance.

-Magari un tè con dei biscotti?-
Lei annuì.
Mi alzai e mi diressi verso la cucina quando delle manine non mi bloccarono la gamba.
Mi girai vedendo la minuscola bambina che mi arrivava poco più di metà gamba.

-Luke.. posso chiamarti papà?-
Commosso la presi in braccio.
-Ovvio piccola.-
Le diedi un bacio sulla guancia e vidi ancora quel peluche.

-Ma non ti scolli mai da quel peluche?-
Dissi ridendo prendendo una tazzina.

-Mh.. no. Questo era della mia mamma.-
Lo riconobbi.

-Me lo aveva dato mamma il giorno prima che andasse in cielo. Dice che gliel'ha dato una persona che amava tanto.-

"Eravamo ad un Luna Park. Elly aveva visto un pupazzo come premio.. e lo voleva. Così giocai e glielo ragalai. Era un semplice peluche, ma lei appena lo vide.. se ne innamorò."

-Capisco.. come si chiama?-
La bambina rimase di stucco.
-Non ha un nome.-
Si mise a pensare.

-Che ne dici di pinguino?-
Disse lei.

-Cazzo ma sei un genio.-
Mi diede uno schiaffetto sulla gamba.
-Ehi ehi, per cos'era questo?-
-Non si dicono le brutte parole.-
Accidenti.

-Scusa, hai ragione. Comunque.. deduco che il pinguino sia il tuo animale preferito.-

Lei annuì.
-Sai è anche il mio.-
Finì di bollire l'acqua quando bussarono alla porta.

Andai ad aprire.
-Hei ragazzi!-
Salutai i tre idioti.

-Papà, chi sono loro?-
Una testolina bionda sbucó da dietro di me.

-Papà?-
Ripeterono Calum e Ashton.

-Già, papà.-
Guardai Michael.

-Michael, Luke. Che succede?-
Chiese Calum preoccupato.
-Nulla. Luke ha una figlia.-
-E brutto babbano, tu lo sapevi e non hai detto nulla?!-
Urló Ashton.
Presi in braccio la piccola.
-Blue, saluta.-
Dissi dandogli un bacino sul nasino.

-Ciao.-
Sorrise. Aveva una vocina tenera.

-Ciao piccola. Io sono lo zio Michael. Loro sono Nonno Ashton e Nonno Calum.-
Disse Michael.

-Un attimo. Questo è un modo carino per dire che siamo vecchi?-
Disse Calum.

-In un certo senso.-
Disse Michael ridendo.

-Comunque, ciao bellissima. Io sono Calum e lui Ashton, e non siamo i tuoi nonni vecchi.-
Guardó male Michael.

Lei sorrise.
-Entrate, tanto è come se viveste qui.-
Loro si sedettero sul divano e io andai in cucina. Sentivo sghignazzare quei cretini.
-Allora principessa. Quanti anni hai?-
Sentii dire da Michael.

-Cinque.-
-Pasticcino!-
Urló Ashton.

-Hei ehi.-
Dissi con la tazzina in mano.

-Il mio pasticcino.-
Disse Ashton abbracciandola forte.
O mio dio.

Baby Hemmings l.h [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora