LEARNING TO LIVE AGAIN

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"Seriamente, almeno sai leggere?"

"Certo... ma la mamma mi aiuta con le parole da grandi."

Sorrido leggermente e ritorno a leggere il mio libro di Pozioni. James me lo strappa di mano e lo chiude di scatto, con mio fastidio.

"Ti stai strapazzando," dice James. "E mamma mi ha detto di assicurarmi che tu ti rilassi... allora, come ti senti riguardo alla festa di San
Valentino?"

"Mi sento che l'ultima festa che hai organizzato è risultata in una notte ubriaca di sesso con Scorpius Malfoy e in una gravidanza non voluta - credo che farò a meno della festa, grazie."

James fa un'espressione disgustata alla menzione della "notte ubriaca di sesso con Scorpius Malfoy".

"Andiamo Rossa, sarà divertente. Mi assicurerò che la Phelps non sia invitata." implora.

"Questa è anche la sua sala comune, sai?" ribatto.

"Beh... allora non la faremo qui. Che ne dici della Stanza delle Necessità?"

"Fa come vuoi," sospiro. "Ma non coinvolgermi. Posso riavere il mio libro di Pozioni, ora?"

"Andiamo, non hai più voglia di divertirti. Ricordo un tempo in cui facevi razziw nelle cucine con me e Matthew e lanciavi sacchetti infiammati di cacca di Ippogrifo fuori dall'ufficio di Vitious... che ne è stato di te?"

"Per prima cosa," dico. "I sacchetti di cacca infuocati erano una TUA idea, non mia, mi è solo capitato di essere lì. E se ti ricordi bene, ti avevo detto di non farlo -"

"Sì, ma hai riso quando l'abbiamo fatto."

"Secondariamente," dico, ignorando ciò che ha appena detto. "Sono venuta fare razzie in cucina con te e Mark Matthews solo due volte -"

"Tre volte." mi corregge James.

"Come vuoi... la fai sembrare come se fossi stata una specie di organizzatrice di scherzi."

"Senti, quello che sto dicendo è che non devi startene seduta nella sala comune con la testa ficcata in un libro ogni venerdì sera solo perché sei incinta - vieni e divertiti, finchè puoi." dice James.

Il ragazzo ha centrato il punto. Tra pochi mesi sarò così pesante da riuscire a malapena a salire le scale per la Torre Grifondoro, non parliamo di andare a una delle feste non-così-ben-organizzate di James.

"E comunque, perché vuoi organizzare una festa di San Valentino?" chiedo. "Chi stai cercando di impressionare?"

James mi sorride e si picchietta il naso.

"Non fare domande e non ti dirò bugie. In ogni caso, avrò bisogno del tuo aiuto per organizzare."

"Perché io?" gemo.

"Perché sei l'unica adatta. E ti distrarrà da un certo tipo biondo."

"Non ho bisogno di distrarmi da un certo tipo biondo." protesto e mi sento avvampare.

James inarca un sopracciglio.

"Ok," dice, ma è ovvio che non mi crede affatto.

"Oh sta zitto," sbotto. "Organizzerò la tua stupida festa. Ma questo non significa che verrò."

"Sei un mito, Rossa Weasley, lo sai?" dice, arruffandomi i capelli proprio come fa zio Harry.

"Sei consapevole del fatto che il mio nome sia Rose, vero?"

"Rossa ti sta meglio," dice James stringendosi nelle spalle. "Ti voglio bene e devo lasciarti cara cugina, ho alcuni, ehm, compiti da fare."

Se avesse detto che deve volare su Marte su un unicorno, sarebbe stato più credibile. Mi riprendo il mio libro di Pozioni e torno a leggere delle Pozioni Restringenti, ma ancora una volta vengo interrotta. Questa volta si tratta di Mark Matthews, un amico di James.

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