Chapter Eight.

13.3K 441 65
                                    


Scarlett's Pov.

Mi sentivo come se fossi stata in questa stanza di cemento per anni, ma immaginai era stato solo un paio di giorni. Il tempo mi stava letteralmente divorando. I miei pensieri e la solitudine mi stavano rendendo difficile respirare, mi sentivo soffocare.

Tutto quello a cui potevo pensare era mia madre. Speravo stesse bene. Dio, speravo che lo fosse. Perdere mio padre l'aveva quasi uccisa, ora che stava perdendo anche me probabilmente l'avrebbe mandata oltre il bordo.

"Scarlett!" Harry mi chiamava, portandomi fuori dai pensieri. La mia testa rapidamente si girò verso la porta, solo per vederlo varcarla proprio in quel momento.

"S-si?" Chiesi, non essendo sicura di cos'altro dovevo dirgli.

"Mettiti sul letto e apri le gambe." Comandò, "E non chiedere perché. Io sono il tuo padrone e tu devi obbedire. Ricorda, se non sei un buon piccolo animale domestico, verrai punita."

Seguii i suoi ordini, e senza fare domande, salii sul letto. Spalancai le gambe proprio come mi aveva detto di fare. Ero ancora vestita, indossavo una camicia bianca e una gonna fino al ginocchio.

"Togliti la camicia e la gonna." Ordinò, leccandosi le labbra secche.

Lentamente, cominciai a sbottonarmi la camicia bianca, mostrando il mio corpo, rivelando il mio reggiseno nero. Poi era il turno della mia gonna, ma la gonna era molto più semplice rispetto alla mia stretta camicia. Bastò semplicemente farla scivolare oltre le caviglie e gettarla sul pavimento. 

"Mmm." Canticchiò in approvazione. "Intimo nero cordinato. Chi sapeva che la mia bambina era così impertinente?" Parlava seducente, avvicinandosi sempre di più al letto, a pochi pollici dal mio viso.

"Amo la morbidezza della tua pelle." tubò, tracciando con la punta delle sue dita la mia pelle esposta, sentendo un'improvvisa scintilla accendersi al suo tocco delicato.

"C-Cosa hai intenzione di fare?" Deglutii.

"Nulla di ciò che potrebbe farti male, per ora. Voglio solo conoscere il tuo corpo. Tracciarne ogni centimetri con le punta delle mie dita. Esaminarlo, conoscere le cicatrici o segni lasciate sulle tua bella pelle. Voglio sentire ogni centimetro di te prima di sentirti." Le sue parole sembravano seducenti e dolci allo stesso tempo, e non sapevo perché. 

"O-Okay." Accettai con voce tremante.

"Togliti le mutande e il reggiseno tesoro."

Annuii, slacciandomi il reggiseno e gettandolo sul pavimento con il resto del mio abbigliamento. Lasciandomi nuda ai suoi occhi. Ma lui non mi toccava, mi guardava soltanto. Mi diede uno sguardo colmo di desidero prima di alzare le mani sull'orlo delle mie mutandine prima di tirarle lentamente giù per le mie caviglie.

"Stenditi e chiudi gli occhi tesoro."

Feci come disse, appoggiandomi sulla schiena e chiudendo gli occhi. Potevo ancora sentire la sua presenza. Sapevo che era a pochi pollici di distanza da me, e io ero completamente terrorizzata dalla sua prossima mossa. Poi qualcosa si posò sopra i miei occhi, un panno di qualche tipo. Una benda.

Annaspai un respiro tagliente una volta che sentii le sue fredde dita iniziare a correre su e giù per il mio stomaco, causandomi la pelle d'oca.

Stava tracciando la mia pelle con le sue dita come se fossero dei pennelli e il mio stomaco fosse una tela bianca.

"Shh. Non ho intenzione di farti del male bambina. Voglio solo sentirti." Provò a calmarmi, improvvisamente sentii la sua grande mano sopra il mio seno e cercai di tranquillizzare il respiro mentre strofinava piccoli cerchi intorno al mio capezzolo con il pollice, indurendolo immediatamente.

Mentre afferrava con la sua mano il mio seno con fermezza, l'altra strisciava fino al mio fianco, lentamente sentii la punta delle sue dita premere dolcemente contro le mie pieghe.

"Ti sta eccitando il mio tocco bambina?" Mise in discussione, il suo tono mi sprigionava dello shock.

"No signore." Mentii, mi stava eccitando leggermente il suo tocco. Non ero mai stata toccata in questo modo prima, come potevo non esserlo?

"Ti do un'ultima possibilità per dire la verità." parlò aspramente. "Posso dirlo da come sei già bagnata per me, piccola."

"Uh, s-si signore, i-io lo sono." risposi onestamente, sentendo il mio stomaco ribaltarsi, una volta detta la verità.

"Cosa sei?" Dubitava di me un'altra volta, aspettando che dicessi tutta la verità. 

"Sono e-eccitata dal t-tuo tocco, s-signore." E non appena dissi quelle parole, le mie guance si riscaldarono come un forno. Non potevo farne a meno e non sapevo come fermarlo.

"Vorresti che ti faccia sentire bene bambina? Posso farti sentire così bene." Le sue parole mi inviarono un brivido lungo la schiena e scossi la testa con impazienza.

Cosa c'era di sbagliato in me?

Il suo dito spinse contro la mia entrata, guadagnando un piccolo strillo dalle mie labbra.

"Sei così stretta, piccola." Il suo dito si muoveva lentamente dentro e fuori dalla mia vagina.

"Non vedo l'ora di essere dentro di te. Riempiendoti con il mio cazzo, facendoti urlare il mio nome." Harry ringhiò nel mio orecchio, mordicchiandolo.

Le sue parole non fecero altro che aumentare il mio piacere. E non potevo fare a meno di sentirmi così attratta da lui. Era un bellissimo essere così umano, ma questa era la cosa principale, non era un essere umano come tutti, lui era l'anima di una creatura di un demone. E questi miei desideri non potevano semplicemente sparire. Dovevano essere soddisfatti, da lui. Potevo andare all'inferno per questo e francamente, non mi interessava. Lo volevo tanto quanto lui aveva bisogno di me.

"Cazzo! Cazzo!" Sibilai mentre spinse un'altro dito, il dolore stava superando il piacere.

"Vieni per me bambina. So che lo vuoi." Ansimò, sorprendentemente non prestando attenzioni alla mie maledizioni. "Vieni sulle mie dita bambina, voglio assaggiarti."

Le sue dita pomparono più veloci, precipitandomi ulteriormente verso il mio orgasmo, beandomi di quelle sensazioni così intense. Ma il dolore era ormai sparito e nulla era rimasto se non la mia pura beatitudine. 

"O-Oh cazzo!" Un ultimo forte gemito riempii la stanza prima che venissi completamente sulle sue dita.

Stavo ancora cercando di riprendere fiato, quando portò la sua mano al mio viso strappandomi la benda dagli occhi. Solo per vedere Harry fissarmi con i suoi soliti occhi neri, mentre succhiava dolcemente le sue dita che non molto tempo fa erano dentro di me.

"Hai un sapore celestiale bambina." Fece un sorrisetto.

Nota traduttrice; PASSATE DA BARREDDDD? è una storia che sto traducendo, mooooltomooolto bella.

Ricordatevi di votare e commentare x

Aphrodisia. « H.S. [ita]Where stories live. Discover now