Chapter five.

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Harry's Pov.

Camminai attraverso la porta d'ingresso, appendendo il cappotto sulla rastrelliera. Continuai a camminare verso la camera di Scarlett, trovandola ancora distesa sul pavimento di cemento che singhiozzava istericamente. 

"Alzati e siediti sul letto." Chiese, le tirai il braccio per costringendola a sedersi letto.

"Ora, asciugati le lacrime cara ragazza." Lentamente portai le mani sul suo viso, togliendole le lacrime bagnate. 

"Tesoro, ho alcune domande che vorrei farti, in modo da poter iniziare il divertimento, okay?" Chiesi, guadagnando un cenno da parte sua.

"Sei vergine?" Chiesi senza mezzi termini. 

"N-No, signore." nervosamente balbettava. Potevo dire che il battito del suo cuore stava costantemente aumentando.

"Quante volte sei stata scopata?"

"Una volta, signore." rispose a testa bassa per la vergogna.

"Hmm." Canticchiai, sapevo che era la mia unica vera domanda che volevo farle ma mi venne in mente qualcos'altro. Volevo giocare a un gioco, perché no? Sarebbe stato divertente vederla spaventata.

"Hai mai giocato a nascondino?" Chiesi con un sorrisetto.

Volevo giocare ad alcuni giochi con la mia bambina.

"Uh sì signore, l'ho fatto." Rispose con un leggero sguardo di confusione.

"Lascia che giochiamo a nascondino. Potrai nasconderti e io ti cercherò."

Scarlett's Pov.

"Lascia che giochiamo a nascondino. Potrai nasconderti e io ti cercherò." Propose, un ghigno maligno era sulle sue labbra.

"Signore, io non-" Rimasi senza fiato improvvisamente quando tutte le luci si spensero ed ero circondata dalla completa oscurità.

Oh Dio, perché io?

"Dio non è qui per aiutarti ora." La voce di Harry fece eco nel mio orecchio, facendomi sobbalzare leggermente per la paura.

"Per favore, s-signore. Ho il terrore del buio." Ammisi, le mie mani nervosamente si agitarono.

"Faresti meglio a nasconderti, o ti troverò." Tubava nel buio.

Sentivo la sua presenza accanto a me, ma ero troppo spaventata per muovermi.

"S-Signore." Provai a ragionare con lui.

"Ti do cinque secondi per correre e nasconderti, altrimenti ti prenderò quel bel visino facendolo a pezzi!" Urlò, la sua voce non era più simile a quella umana. Non l'avevo mai sentita così e questo mi fece sobbalzare.

Certamente mi alzai di scatto e corsi. Non avevo idea di dove stavo andando, era tutto buio pesto. Strofinai lentamente le mani sulle pareti fredde, cercando di trovare un interruttore della luce. Ma senza fortuna. Tuttavia trovai la maniglia della porta, senza alcune esitazione provai ad aprirla. Era un piccolo luogo chiuso, naturalmente era la camera da letto.

"Uno..due..tre.." Il mio cuore correva all'impazzata mentre contava molto lentamente.

"Quattro..cinque. Pronta o no, sto venendo da te." Il mio respiro improvvisamente si era fermato, i palmi cominciarono a sudare.

Sentivo i suoi deboli passi sul pavimento di cemento. Cercai di calmare i miei singhiozzi, ma non ci riuscivo. Misi la mia mano sulla bocca e cercai di rilassarmi. Ma come avrei potuto? Quella..quella cosa là fuori vuole avermi e Dio solo sapeva cosa mi avrebbe fatto una volta che mi avrebbe trovata.

"Hmm..Mi chiedo dove potresti essere." Giocosamente ridacchió.

Un improvviso rumore stridulo mi fece alzare la testa, suonava come chiodi che entravano in contatto con il metallo.

"Bambina, posso sentire il tuo sangue. E oh, quanto vorrei assaggiarlo." I suoi passi si avvicinavano pericolosamente, ora potevo sentire il mio cuore battermi fuori dal petto.

"Profumo...così..buono.." Potevo sentirlo annusare.

Caro signore, ti prego, aiutami. Avevo bisogno della vostra luce. In questa oscurità, avevo bisogna della vostra luce per indicarmi la strada. Perfav-

"Smettila fottutamente di pregare bambina! Dio non è con te!" Un rumore forte venne alle mie orecchie, facendomi sobbalzare per la paura. "Pregare non mi fermerà! Sono troppo potente per le paroline della sacra Bibbia!" Tuonò.

"Lasciami in pace!" Urlai.

"Guarda. Guarda. Sembra che ti ho trovato dolce ragazza." Annunciava con orgoglio.

I miei occhi si spalancarono e la mia bocca formavano una 'o'

Oh Dio, no. no...per favore.

"Sei qui." sussurrò al mio orecchio e il mio cuore si fermò e subito balzai in piedi, aprì la porta dello sgabuzzino, ma venni costretta a tornare a terra per le sue mani forti.

"Lasciami andare!" Tirai calci urlando.

"Non sei molto brava in questo gioco." Rise, le labbra si abbassarono fino al collo. Lentamente cominciò a dare morbidi baci sulla mia pelle, poi iniziava a strofinare la mia pelle con i denti. Cominciava a mordere delicatamente verso il basso, e mi sorpresi quando un gemito tranquillo usciva dalle mie labbra.

"La tua pelle è così morbida e bella, mia cara." La sua voce era ritornata alla normalità e emetteva un pizzico di desiderio.

"P-Per favore, signore. Lasciatemi a-andare." Dissi umilmente, la mia voce cominciava a incrinarsi.

"No, tu sei mia!" Gridò, la sua voce demonica era ritornata, lanciandosi sul mio collo con tutta la sua forza, facendomi gemere di dolore.

"Basta!" Pregai, dimenandomi sotto di lui, ma i suoi denti erano ancora bloccati sulla mia pelle sensibile.

"Devi chiamarmi Milady." e le luci improvvisamente si accesero, se ne era andato. Spaventata, mi guardai intorno, ma ancora non c'era nessun segno di lui. Sospirai di sollievo, ma non potevo scuotermi questa sensazione. Sapevo che stava per ritornare e la prossima volta, aveva intenzione di volere più da me.

Nota traduttrice: oh, mi dispiace tantissimo per questo ritardo, scusatemi davvero tanto! Ma ho deciso di aggiornare un pò di più rispetto a prima, per ora vi va bene una volta a settimana? (: poi quando l'autrice riprenderà ad aggiornare con regolarità (visto che si è presa una pausa) comincerò ad aggiornare anche 4 volte a settimana omgg. Vi amo, grazie per tutti i voti e i commenti, siete FA-VO-LO-SE. Comunque se avete voglia di leggere altre storie tradotte, andate nelle mie opere, ne ho iniziate due nuove, mi piacevano troppo. x

Aphrodisia. « H.S. [ita]Where stories live. Discover now