capitolo 29

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Elia.
Come avevo previsto, avevo dormito si e no due ore, adesso mi sto rigirando nel letto, il tempo sembra non passare mai, guardo l'orologio nervosamente almeno ogni cinque minuti.
Fa che siano le una...
Non resisto più, mi alzo dal letto e corro in bagno a vestirmi, Giulia resisti stiamo arrivando.
Vestito e preparato, esco dal bagno, devo essere silnzioso, mi avvio verso la palestra per le armi.
Quando entro mi chiudo nervosamente la porta alle spalle, le armi sono tutte appese al muro, voglio prendere lo Stocco, è una spada esageratamente grande, era quella di mio padre, prendo la sua fodera e la ripongo delicatamente dentro legandonela dietro la schiena.
Sento un piccolo rumore provenire da fuori della palesra, so che magari possono essere i ragazzi, ma preferisco non correre rischi e mi nascondo nel buio dietro il sacco da box.
La porta si apre, non riesco a vedere bene chi sia, si guarda bene intorno, ma non so bene cosa stia facendo.
-Elia?- sussurra il mio nome.
Non rispondo, voglio essere sicuro di chi è.
-sono Zeke rispondi- dal sussurro non l'avevo riconosciuto.
Esco fuori dal nascondiglio e mi dirigo verso di lui.
-scusa non ti avevi riconosciuto- mi scusi prontamente.
-tranquillo, pensavamo fossi partito da solo- tura un sospiro di sollievo.
-io sono pronto- lo guardavo con sguardo grave.
Lui annuisce con la testa, in silenzio andiamo verso il giardino.
-gli altri?- gli chiedo.
-non lo so, spero siano fuori- si sente che è preoccupato.
Apriamo il grande portone, tiriamo un grande sospiro di sollievo, Pippo e Raffa sono qua.
-siamo pronti- dice Raffaele nervosamente.
Pippo si limita ad annuire.
-sapete tutti montare un cavallo no?-dico dirigendomi verso la stalla.
-ovvio- confermano in coro.
Prendiamo i cavalli disponibili, io però prendo il mio fidato, Balto.
Finito di montare i cavalli ci avviamo, verso il bosco, per è per per Zeke è un gioco orientarsi, ma se gli altri non stanno bene attenti potrebbero finire male, gli animali notturni sul mio mondo sono devastanti.
-Zeke- è metto una sorta di grido sussurrato -sai in quale campo si trova Lynn??-
-mmh...- pensa un po' prima di rispondere - penso in quello della terra di mezzo, sono solo due ore da qui-
-Buona idea sbrighiamoci!- intimo gli altri ad andare più veloce, sono molto concentrato, non posso permettermi un attimo di stare disattento, e sono anche fortunato che non risento della stanchezza.
Poco dopo due ore di viaggio, intravedono il campo un campo in lontananza, aumentiamo il passo.
-ci siamo!- grido a pieni polmoni.
Delle guardie ci puntano i fucili contro, io e Zeke alziamo le mani.
Scendiamo lentamente dai cavalli.
-sono Elia- dico risoluto -principe ereditario di Domino- .
Le guardie abbassano di colpo e le armi, um comandante molto alto e con i lunghi baffi, non ha più di trenta anni.
-mi scuso princioe- fece un inchino breve.
-cosa vi spinge fin qua?- chiede solenne.
-signore, la principessa, mia ragazza è stata rapita da Luca, vogliamo riaverla- dissi in tono severo.
-siamo lieti di aiutarvi- fece un cenno di farci passare.
L'accampamento è allestito come quello vecchio, solo Raffaele sembra stupito, era in coma l'anno scorso, e non è potuto esserci, non so se è stato meglio.
-signore!- dico rivolto al comandante.
-mi dica, principe- risponde prontamente.
-sto cercando una certa Lynn da reclutare-
- vi porto da lei , potete anche rimanerci, è sola in tenda-
Ci mostra la strada per arrivarci, lo ringrazio e poi entro.
-Lynn- le sorrido.
-Elia- dice sussultabdo -cosa ci fate voi qua?- chiede.
-Luca ha preso Giulia, abbiamo bisogno di te-
-ci sarò-
Il suo sguardo pieno di odio e rabbia, mi fa capire che è stata una buona idea reclutarla, la sua forza è immensa.
Le spieghiaml tutta la situazione, e tutte le novità, non sembra molto stupita, evidentemente se lo aspettava.
Poco dopo ci buttiamo a letto, io casco in un sonno profondo.

Oltre lo sguardo: figlio della fiammaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora