Capitolo 12

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Giulia.
Mi risveglio di scatto, respiro a fatica sto pensando che sia solo un sogno, Elia è ancora accanto a me che dorme, lo lascio così, so che dorme sempre poco e penso ne abbia bisogno, raccolgo la sua maglia da terra e poi lo copro con quella.
Mi metto davanti allo specchio, non vedo il mio riflesso, sconcertata mi siedo sul letto, adesso sono un vampiro, come faccio a nasconderlo?
Cado in preda al panico ed inizio ad agitarmi, giro per la stanza pensando a cosa fare, ma più che penso più vado in preda al panico, sento che tremo tutta e potrei svenire da un momento all'altro.
Poi sento qualcuno che mi prende da dietro, scatto agitata in piedi era solo Elia.
-Hei tutto bene?- mi chiede preoccupato.
-questa storia, mi ha dato alla testa, ho troppa paura- Dico con voce smorzata.
Lui non dice niente mi prende tra le sue braccia e rimaniamo così per un po'.
-che ore sono?- chiedo infine.
-le 3- dice -abbiamo dormito tanto -
-si, non dovevamo chiamare gli altri per venire da te a parlare, oggi alle 4?- dico urlando perché siamo in ritardassimo.
-si, giusto! Manda un messaggio a tutti sul nostro gruppo, alle 4 a casa mia-
-fatto!-
-grazie-
Ci prepariamo per ritornare a casa di Elia, una volta arrivati prepariamo la grande sala, dove lui di solito tiene le riunioni reali.
Entro le 4 sono già tutti qua, sento che c'è un po' di nervosismo intorno e nessuno dice una parola.
Arthur entra e tutti ci alziamo in piedi, io ed Elia siamo seduti uno alla destra ed una alla sinistra, dato che adesso sono "La principessa" devo assumere tale comportamento, per me non è un dispiacere, anzi non penso nemmeno sia poi così dura.
-ragazzi non perdiamo altro tempo, non ne abbiamo molto- inizia Arthur molto serio e preciso -stanno ho assalendo varie città, del vostro e del nostro mondo, dobbiamo impedire che prendono la fiamma di tua madre,Elia, le nostre truppe si sono già riunite, ma stavolta sarà diverso, non sarà facile, quindi stanotte voi tutti vi allenerete qua da noi- finisce il discorso.
-bene, papà, allora dobbiamo proteggere nonna? se non dico male- dice Elia.
-non dici male, stasera quindi vi voglio qua, tutti i ragazzi-
I ragazzi annuiscono, senza dire una parola, a noi non è concesso parlare se il Re o il Principe non ti danno il permesso.
-potete andare- Arthur ci congeda con un gesto gentile e noi ci alziamo uscendo dalla sala.
-ragazzi, non sono sicuro che c'è la faremo- dice Pippo preoccupato.
-ragazzi state tranquilli se non volete venire, non è la vostra battaglia- Elia ha il tono calmo.
-scherzi? Luca la pagherà, fidati- Raffaele è deciso e arrabbiato.
Elia fa un sorriso compiaciuto.
-ma noi? - chiede Gloria.
-scordatevi di venire- Elia la fulmina e passa con lo sguardo su tutte e tre.
-la prima volta ve lo abbonata, ma la secondo non la perdono intesi?-
Io incrocio le braccia offesa e le altre si limitano ad annuire.
-che c'è ?- ribatte Elia.
-ti ricordo che l'ultima volta sono stata abbastanza utile- rispondo secca.
Conservo ancora quel ciondolo a casa mia, in un cassetto invisibile agli altri.
-non vuol dire nulla- continua Elia.
-io vengo e non si fa discussioni capito?- gli urlo contro.
Elia rimane un po' spiazzato e non sa cosa dire, poi Pippo lo prende per un braccio e lo porta via con sé.
Mentre Elia parla con Pippo, un boato leggero ci fa sobbalzare.
-cosa è stato?- chiede Raffa precipitandosi alla finestra per vedere.
In lontananza riusciamo a scorgere del fumo che si propaga.
-il centro- sussurra Elia -dobbiamo andare, come minimo Luca ci sarà-.
-aspetta, cavallo furioso,- lo ferma Gloria.
-che?- dice bruscamente.
-in quel punto c'è la biblioteca- le dice dritta meglio occhi.
A me sale il panico, ma cerco di nasconderlo.

Oltre lo sguardo: figlio della fiammaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora