"Lou, c'è qualcosa che non va?" mi chiese preoccupato.

"N-no." dissi. Avevo uno sguardo tra il triste e l'incazzato.

"Ripeto. Lou, c'è qualcosa che non va?"

"Niall non rompermi il caz-!" mi alzai dal mio posto e gli urlai contro. Non feci in tempo ad esprimere tutta la rabbia che provavo in quel momento contro Niall che il prof entrò.

"Signor Tomlinson, cosa ci fa lì in piedi mentre insulta il suo compagno?" disse severo non appena mise piede nell'aula.

"Io-"

"Silenzio! In presidenza. Ora." mi sgridò. Volevo mettermi a piangere, di nuovo. Ero diventato così vulnerabile a causa sua. Piangevo di continuo, come quelle ragazzine che tanto odiavo.

Uscii dalla classe.

"Per favore, fate silenzio mentre io mi assicuro che il signorino vada in presidenza." disse alla classe. Quindi mi avrebbe accompagnato in presidenza? Oh no. Chiuse la porta.

"Scusami se ti ho fatto spaventare." Era di nuovo preoccupato per me. Perché cambiava umore di continuo? Ciclo? Ovviamente no. Non me lo riuscivo a spiegare.

"Cosa significa?"

"Mi dispiace davvero tanto, non avrei dovuto trattarti così ieri sera. Mi sento una merda. Dopo tutto quello che è successo come ho osato dirti tutte quelle cose in quel modo? Non meriti uno come me, Louis." Deluso. Era davvero deluso. Lo vedevo dai suoi occhi, dalla sua espressione.

"Non ti preoccupare."

"Ora andiamo via da qui, ci potrebbero sentire o, peggio, vedere." Mi prese la mano.

"E la lezione?"

"Hai ragione. Non posso permettermi di assentarmi per un lungo periodo." Per un lungo periodo? E cosa aveva intenzione di fare? Scoparmi?

"Ora torniamo in classe, ci penseremo dopo. Mi raccomando fai finta di nulla. Fai finta che tu sia andato dal preside." Ci avviammo verso l'aula ed entrammo.

Secondo me aveva qualche problema mentale. Non poteva incazzarsi come un diavolo e subito dopo diventare un angioletto.

Mi sedetti al mio posto e Harry al suo.

"Bene, ora che il signorino Tomlinson ha ricevuto la sua punizione, possiamo continuare la lezione." disse mentre sfogliava il libro di Storia dell'Arte.

"Che punizione ti ha dato?" mi sussurrò Niall cercando di non farsi sentire, ma fallì.

"Ehm, singnorino Horan, se vuole davvero saperlo, può seguirmi in presidenza." lo riprese Harry, salvandomi dalle mille domande che mi avrebbe fatto il mio migliore amico.

"Poi ti dico." sussurrai.

"Per la prossima settimana studiate da pagina 78 a pagina 124. Interrogo." disse Harry, scatenando il putiferio tra la classe.

"Ma dai prof!" urlò qualcuno.

"Per favore, ho gli allenamenti di basket, tre compiti in classe, quattro interrogazioni, la prego!" si inginocchiò davanti a lui con le mani congiunte pregandolo.

Suonò la campanella. "Sapete che con me non funziona, arrivederci." Prese la sua borsa e la sua giacca e mentre stava uscendo dall'aula, si bloccò.

"Tomlinson, vieni qui." Brividi. Mi affrettai a raggiungerlo.

"Vieni con me. Ora" mi sussurò all'orecchio. Un brivido mi percosse la schiena e per poco non cadevo a causa delle mie gambe che tremavano eccessivamente.

"Ma ho lezione." ribattei io.

"Ti giustifico io." Perché no? Saltare la lezione di matematica era come un dono del cielo. Accettai.

"O-okay. Prima fammi salutare Niall."

"No. Vieni con me." Tornò ad essere duro, scortese, freddo. Mi prese il braccio e io non potei dire niente a Niall.

"Dove stiamo andando?" dissi mentre percorrevamo il corridoio affollato.

"A giustificarti."

Incontrammo la prof di matematica, la Calder. Forse una delle prof più sexy di questa scuola. Ma io ero gay ed innamorato del prof Styles, quindi non mi faceva alcun effetto, al contrario di alcuni morti di figa della mia classe.

"Buongiorno professoressa, oggi il singorino Tomlinson non potrà prender parte alla sua lezione. Dobbiamo svolgere alcuni lavori insieme." disse alla prof. Il modo in cui diceva 'signorino Tomlinson' mi eccitava.

"Non si preoccupi, a dopo!" Sorrise la Calder. Ci allontanammo e mi spinse nel bagno degli uomini.

"Cosa vuoi fare?" dissi impaurito. Per fortuna non c'era nessuno.

"Ti fidi?"

Non sapevo cosa rispondere. Io mi fidavo tantissimo di lui, ma in quel momento mi faceva davvero paura. Avevo paura che mi stuprasse o qualcosa del genere. Perciò non dissi nulla. Entrammo in uno degli scomparti.

"HARRY COSA CAZZO VUOI FARE?" gli urlai contro mentre lui per farmi star zitto, mi baciò. Di nuovo.

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Heey

Sono tornata yayy. Scusate se vi ho fatto aspettare ma sono stata impegnata, ma ora eccomi qui.

Il capitolo fa un po' cagare lo so, ma boh, non avevo molte idee.

Comunque Harry è davvero un pezzo di merda, sta facendo soffrire Louis in un modo incredibile, poverino. (che poi sono io che scrivo quelle cose ed è come se mi stessi insultando(?) non mi so spiegare lo so, rido)
Si sono baciati di nuovo andjek

Vi amo.

M xx

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