Capitolo 8

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Il mio sogno si era realizzato. Non riuscivo a crederci. Ho passato più di un mese a pensare a quanto fosse stato bello baciarlo. Era lì. Le nostre labbra che si toccavano, che si assaggiavano, le nostre lingue che si attorcigliavano tra di loro. Dopo circa cinque minuti, decidemmo di interrompere il bacio.

"Sai, questo era il mio desiderio." disse mentre continuava a fissarmi, a qualche centimetro da me.

"Era anche il mio." risposi. Sorrise. Volevo baciarlo di nuovo.

"Che rimanga fra di noi." affermò con un tono abbastanza serio.

"Sicuro."

"Ora ho alcune cose da dirti. Io e te in classe saremmo solo prof e alunno. Non ci dovremmo mai chiamare per nome o soprannome. Non ci dovremmo toccare, non dovremmo guardarci negli occhi. Non ci dovrà essere niente. Non possiamo essere espulsi da questa scuola." Quelle parole mi stavano facendo soffrire. Beh, era ovvio che me lo avrebbe detto, non si dovevano sapere queste cose, però non potevo far finta che non fosse accaduto niente. Non ci riuscivo.

"O-okay." risposi guardando in basso con il cuore a mille.

"Ora devo andare." era diventato freddo. Perché da un momento all'altro cambia umore? Mi stava facendo preoccupare.

"E la festa?" chiesi timidamente.

"È finita da un pezzo. Va' a dormire o qualcuno penserà che tu sia scomparso."

"Ma io-"

"VAI!" mi urlò contro. Avevo davvero paura di lui in quel momento. Cosa avevo fatto di sbagliato? Il bacio non gli era piaciuto? Ero un disastro.

Uscii dal teatro di corsa con il cuore in gola e tornai in fretta in camera e mi misi a letto. Cominciai a piangere, sia dalla gioia che per il dolore. Ero contentissimo perché finalmente lo avevo baciato, ma ero allo stesso tempo deluso dal suo comportamento. Poteva dirmelo con un tono più dolce, no? Perché è diventato così freddo? E poi davvero un uomo così sexy era gay? O aveva fatto tutto questo per farmi studiare di più, per farmi andare bene a scuola, per non farmi distrarre durante le sue lezioni, per togliermelo dalla mente? I dubbi erano tornati. Tutte le preoccupazioni che avevo erano di nuovo in me. Piansi.

Ad un certo punto sentii qualcuno avvicinarsi alla porta. Bussò. Andai ad aprire e trovai Zayn e Liam davanti a me. Zayn era ubriaco fradicio, Liam lo sorreggeva.

"Cosa è successo?" chiesi preoccupato.

"Verrà espulso." disse Liam.

"Per quale motivo?"

"Non lo vedi? Le regole affermano chiaramente che è vietato bere qualsiasi bevanda alcolica all'interno della scuola. E poi ti ricordi di quando picchiò quel ragazzino? Non la passerà liscia questa volta." Era davvero incazzato.

Non dissi nulla. Volevo solo andare a dormire. Prima Harry freddo, poi Zayn che rischia l'espulsione e Liam incazzato nero. Cosa avevo fatto di male? Era il giorno peggiore della mia vita. Tornai a letto, cercando di non pensare a nulla e mi addormentai.

-

Mi svegliai e controllai la sveglia. Segnava le 8:14. Avevo lezione alle 8:25. Come potevo prepararmi in così poco tempo? Mi alzai di fretta dal letto e andai a farmi una doccia veloce. Mi vestii in circa due secondi. Controllai di nuovo l'orologio: 8:18. Guardai l'orario delle lezioni, avevo Storia dell'Arte in prima ora. Non potevo di certo saltare una lezione senza motivo, così fui costretto ad andare. Arrivai con un minuto di ritardo, ma nessuno se ne accorse, infatti Har- il prof Styles non era ancora arrivato. Mi sedetti accanto a Niall, dato che era l'unico simpatico della classe.

TeacherWhere stories live. Discover now