Capitolo 3

405 39 1
                                    

Quella giornata passò molto in fretta. Non facemmo tante cose, dovevamo ancora conoscere il posto. Ero in camera con Liam e ci stavamo annoiando.

"Liam, andiamo a mangiare qualcosa dato che sono quasi le nove di sera?" chiesi al ragazzo sdraiato sul suo letto.

"Oh certo! Ma Zayn dov'è?"

"Non ne ho la più pallida idea, comunque andiamo." Mi alzai dal letto e presi il telefono per inviare un messaggio a Niall.

Louis: Vuoi venire a cena con me e Liam?

Subito dopo mi rispose.

Niall: Certo! Ma chi è Liam?

Louis: Ah giusto, il mio compagno di stanza. Tra cinque minuti in corridoio, okay?

Niall: Arrivo :)

Mi sistemai i capelli e uscii con Liam dalla stanza. Poco dopo arrivò Niall.

"Liam, Niall. Niall, Liam." presentai i due ragazzi.

"Piacere!" esclamò Liam.

"Il piacere è mio." Niall sorrise.

"Allora andiamo?" chiesi e ci incamminammo verso la mensa della scuola.

"Quindi tu e Louis siete in classe insieme?" domandò Liam a Niall.

"Oh sì! È un compagno stupendo!" sorrise.

"Modestamente!" dissi scherzosamente io e ridemmo tutti e tre. Era bello avere degli amici.

Dopo un po' ci ritrovammo in una mensa affollatissima, sperando di trovare ancora qualcosa da mangiare. Ci mettemmo in fila davanti al bancone dove ci avrebbero servito il cibo.

"Tre pezzi di pizza margherita, due porzioni di patatine fritte, una porzione di pasta al sugo e una bistecca." ordinò Niall alla cuoca, era davvero affamato.

"Ma le mangerai tutte quelle cose?" gli chiesi.

"Sì, credo di sì. Sto morendo di fame." rispose sorridendo.

"Sicuro?" domandai incerto.

"Ovvio!" esclamò il biondo davanti a me.

Io e Liam prendemmo un'insalata per restare leggeri, al contrario di Niall.

"Quindi tu mangi così ogni giorno?" domandò Liam a Niall mentre si ingozzava di patatine.

"Certo!"

"E non ingrassi mai?"

"Mai."

"Beato te!"

Finimmo in fretta e ci avviammo verso l'uscita della mensa per tornare nelle nostre camere.

"Chi arriva per ultimo in camera è una capra!" esclamò Niall prima di fuggire via seguito da Liam, mentre io, imbranato, partii dopo. Iniziai a correre per tutta la mensa prima di raggiungere la porta quando mi andai a scontrare con il mio professore di Storia dell'Arte.

"M-mi s-scusi, n-non v-v-volevo." dissi imbarazzo mentre il mio cuore stava per scoppiare, le mie gambe e la mia bocca tremavano peggio di un terremoto e beh, mentre Harry Styles era davanti a me.

"Non preoccuparti, Louis, non è successo niente di grave." mi chiese con un sorriso che fece sorridere anche me. Era così bello da vicino, potevo sentire il suo respiro. "Però ricordati che non si corre!" disse severo.

"Sì, ehm, mi scusi ancora." risposi scusandomi di nuovo.

"Ci vediamo, buonanotte." sorrise di nuovo mentre io rimanevo ancora colpito dalla sua bellezza.

"Buonanotte." E scappai via, felice.

Corsi subito da Niall per raccontargli dell'accaduto, ormai avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno.

"NIALL!" urlai bussando alla porta della sua stanza.

"Cosa c'è? Non urlare!" disse aprendo la porta.

"Tu non puoi capire cosa cazzo è successo cinque secondi fa. No tu non puoi capire. Aiuto. Sono diventato pazzo. Chiama lo psicologo. Non può essere vero." dissi tutte quelle parole in un secondo circa.

"LOUIS TI VUOI CALMARE CAZZO?" mi urlò contro e mi prese le spalle.

"Prendi un bel respiro."
Inspirai ed espirai. Inspirai ed espirai.

"Okay, ci sono. Allora." presi di nuovo il respiro. "Sono andato a sbattere al prof e mi ha parlato."

"Coosa?!"

"Niall, sono pazzo. Non è possibile che da un secondo all'altro un professore diventi così importante per me."

"Louis, sai cosa devi fare? Devi smetterla di pensare a lui, è successo tutto così in fretta e sicuramente è solo una cosa passeggera che domani sarà sicuramente svanita. Vatti a fare una doccia e dormi, va bene?" mi disse con tutta calma.

"Okay, buonanotte." Uscii dalla stanza.

"Ciao Louis." mi sorrise.

Tornai in camera e andai a farmi una doccia, ingnorando completamente Zayn sdraiato sul letto.

"Ciao eh!" mi salutò il ragazzo.

"Ah ciao Zay. Vado a farmi una doccia." risposi e andai in bagno.

Iniziai a lavarmi e pensai ad Harry. Non riuscivo ancora a capire come mi fossi preso quella cotta per lui. Lo conoscevo appena. Sapevo a malapena il suo nome. Cosa mi avrà attratto così tanto di lui se non sapevo nulla? Poteva essere un colpo di fulmine, ma io non ci credevo. Così decisi che non ci avrei più pensato.

Uscii dalla doccia, tornai in camera, mi misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte.

*

La settimana volò via, non pensavo ad Harry, studiavo e mi divertivo con i miei nuovi amici. Avevo ripreso a disegnare e dipingere, cosa che non facevo da tanto tempo a causa degli impegni. Mi liberava la mente. Dipingevo in una collinetta vicino alla scuola, all'ombra di una grande quercia, dove non ci andava mai nessuno ed era un posto tranquillissimo. Da lì vedevo tutto. Vedevo chi vinceva la partita di calcio, chi cercava di studiare e chi invece e chi scherzava con gli amici o mangiava un pezzo di pizza. Nessun rumore. Nessuno intorno che mi disturbasse. La pace totale.
Un giorno presi la tela, i pennelli ed aprii il tubetto di colore ad olio che misi sulla tavolozza. Intinsi il pennello nel colore e mentre stavo per poggiarlo sulla tela, mi bloccai. Avevo sempre dipinto. Anche quando avevo tre anni e mio padre morì, dipinsi tutta la rabbia e la tristezza che avevo dentro. Ma c'ero riuscito. Quella volta no invece. Non sapevo cosa disegnare. Non sapevo dove poggiare il pennello. Non sapevo quale colore usare. Il vuoto assoluto. Avevo perso qualsiasi idea, non avevo più fantasia. Non capivo perché mi accadde tutto ciò, ma mi accadde.
Forse c'era qualcosa che mi distraeva, qualcosa che mi turbava, qualcosa o qualcuno. Forse avevo paura, avevo paura che i miei nuovi amici potessero abbandonarmi da un momento all'altro, avevo paura che non sarei riuscito a superare gli esami, oppure non avevo paura. Non sapevo se Harry c'entrasse qualcosa con questa storia, fatto sta che io, involontariamente, lo avevo fatto entrare nel mio cuore, senza un preciso motivo, e da lì ero sicuro che non se ne sarebbe mai andato.

***


Agosto 2015

Hi

Vorrei ancora ringraziarvi perché la storia aumenta di letture ogni giorno di più. Scusatemi per il capitolo corto ma è di passaggio :)

M x

TeacherWhere stories live. Discover now