CHAPTER TWELVE

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Quando Niall tornò a casa, la prima cosa che notò fu l'odore di qualcosa proveniente dalla cucina. Era un buon odore, un mix di pomodoro, formaggio e alcune spezie. Camminò per la cucina, trovando Harry intento a cucinare un piatto di pasta. Niall si avvicinò a lui, avvolgendo le braccia intorno alla sua vita.

"Che buon profumino" disse Niall, appoggiando il mento sulla spalla di Harry.

"Grazie" rispose Harry girando un po' la testa per lasciare un bacio sulla guancia morbida di Niall.

Rimasero così per un po'. Niall con le braccia avvolte intorno ad Harry, e Harry che cucinava.

"Okay, finito" disse Harry. "Andiamo a mangiare"

"Va bene" disse Niall. Ma invece di lasciare Harry, rimase in quella posizione.

"Lo sai che se non mi lasci, non possiamo mangiare?" Harry disse ridacchiando.

"Non ti lascio" disse Niall seppellendo il volto nell'incavo del collo di Harry. "Sei mio"

Harry si girò, ritrovandosi di fronte a Niall, e gli lasciò un bacio.

"Allora, rimarremo così tutto il giorno?" chiese Harry sorridendo. Niall non rispose, ma ricambiò il bacio di Harry. Si staccarono solo per poter lasciargli dei bacetti sulle labbra, prima di sussurrare. "Ti-" Niall iniziò "Ti ricordi quando facemmo lotta di cibo proprio qui, nella mia cucina?" concluse sorridendo al ricordo, e Harry sorrise.

"Sì, e dopo te ne sei andato" Il sorriso di Niall svanì. "Mi dispiace, non volevo. È colpa mia" Harry disse.

"Cosa?" chiese Niall confuso.

"Ecco, abbiamo fatto quella promessa, ricordi? Io non ti avrei amato e tu non te ne saresti andato. Penso che abbiamo rotto le nostre promesse" Harry spiegò.

"Ma se non me ne fossi andato, forse..."

"Niall" Harry lo interruppe "E' successo cinque anni fa, non importa. Guarda dove siamo ora. Tu ed io, insieme"

"Non abbiamo mai avuto una vera e propria conversazione" disse Niall "Sul perché me ne sono andato, e di quello che è successo in questi anni"

"Perché non ne parliamo più tardi, sono davvero affamato" disse Harry.

"Okay" Niall ridacchiò.

***

"Allora, volevi parlare" Harry disse uscendo dal bagno. Niall era già sdraiato sul letto, con la schiena contro la testiera in attesa di Harry.

"Sì" disse Niall e Harry si sedette sul letto, per averlo faccia a faccia. Niall era nervoso. Erano da una settimana insieme, ma non avevano mai parlato seriamente di quello che era successo, e di come le cose erano cambiate in questi cinque anni.

"Parliamo dai" Harry disse facendo un sorriso rassicurante, notando quanto Niall fosse teso.

"Bene, ti ho detto che ero in terapia" Harry annuì "Me ne sono andato perché è quello che ho sempre fatto, ma allo stesso tempo volevo stare meglio così potevo tornare da te e-" delle lacrime iniziarono a scivolare giù per la guancia di Niall.

"Niall" Harry prese la piccola mano di Niall tra le sue. "Non dobbiamo farlo per forza" disse asciugando le lacrime di Niall con il pollice.

"No, ce la faccio" Niall fece un sorriso forzato.

"Piccolo, va tutto bene, non devi farlo"

"No, Harry. È la mia prima relazione seria e voglio che sai tutto" Harry annuì e Niall continuò. "Sono ancora insicuro. In quest'ultima settimana ho pensato molte volte al fatto che ti potresti stancare di me e che te ne andrai. Non sto completamente bene. Credo di avere ancora i miei momenti, ma in tutto questo tempo mi sono reso conto che c'è una sensazione peggiore ed è quella di stare lontano da te. Non so se te ne andrai o dove saremo tra cinque anni, ma so che oggi voglio stare con te, e anche se spesso vorrei solo scappare, ti prego, non rinunciare a me. Fammi stare con te" Niall finì e Harry non poté fare a meno di piangere.

PHILOPHOBIA   • •italian translation• •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora