III

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Thomas dormiva ancora stretto al cuscino di Newt, sdraiato su un lato, quando un braccio cinse dolcemente il suo corpo da dietro. Una mano si intromise tra il suo petto e il cuscino che stringeva forte, accarezzando piano la sua pancia.
Thomas aprì gli occhi piano, sentendo la sua schiena premere contro la propria. Non si mosse. Si rilassò, godendosi quel contatto.
Delle labbra posarono un dolce bacio sulla nuca di Thomas, per poi spostarsi lentamente verso l'incavo tra il collo e la spalla. Stava lasciando milioni di baci delicati su quella parte di pelle nuda, con una lentezza infinita.
Thomas rabbrividì a quel gesto così intimo. Chiuse gli occhi, con il cuore che gli martellava nel petto e il respiro accelerato. Cercò la sua mano sul proprio petto, la strinse.
Aveva così tanto bisogno di lui.
Thomas percepì la propria pelle nuda bruciare a contatto con il calore delle sue labbra. Si mosse impercettibilmente. Alzò involontariamente la testa, esponendo maggiormente il proprio collo ai suoi baci, che non tardarono ad arrivare.
Thomas strinse con maggiore forza la sua mano, portandola vicino al proprio cuore. -Newt..- sussurrò appena, con il corpo scosso dai brividi.
Il biondo lasciò le proprie labbra sul suo collo, muovendosi piano, accarezzando con le labbra quella parte di pelle. Newt ruppe il contatto di qualche millimetro solo per poter parlare. -Il tuo cuore batte fortissimo, Tommy.- sussurró sul suo collo. Il suo respiro caldo sulla propria pelle fece rabbrividire ancora Thomas. Il cuore, ora, stava per uscirgli dal petto.

Thomas non voleva perdere tutto questo. Non voleva perdere ciò che finalmente aveva ritrovato. Non gli importava che fosse reale o meno. Lui non voleva perdere ancora il suo Newt.
Strinse a sè il suo braccio che gli cingeva il petto. Stava per rispondergli che il suo cuore batteva così forte solo per lui, ma lui lo anticipò dicendo qualcosa che lo sorprese. -Tu non mi perdi, Tommy. Non mi hai mai perso e mai mi perderai.- disse piano, lasciando un ultimo bacio sul collo di Thomas.

Quest'ultimo, con le parole del biondo che gli vorticavano nella mente, si girò piano verso di lui.
Lo vide. Era lì, disteso su un lato, rivolto verso di lui, con un braccio ancora avvolto intorno al suo corpo, con la testa appoggiata sul cuscino e gli occhi scuri incatenati nei suoi.
Ora Thomas era disteso sull'altro lato, di fronte a lui. Si avvicinò, sentendo già la mancanza del suo corpo contro il proprio. Allungò una mano verso il suo fianco, così come la mano del biondo aveva preso posto sulla sua schiena. Le loro mani libere si unirono tra i loro corpi, così come i loro sguardi.
Thomas scrutó il viso di Newt. Sulle sue labbra c'era un accenno di sorriso, ma non sembrava felice sul serio. Sembrava preoccupato. Forse aspettava una risposta.

-Newt..- sussurrò Thomas alla fine, ritrovandosi senza parole. Cosa poteva dirgli? Eccome se l'aveva perso! L'aveva ucciso sei anni prima. L'aveva perso nel momento stesso in cui aveva premuto quel grilletto. L'aveva perso per sempre. Ed era solo colpa sua.
Thomas non si accorse delle lacrime che stavano riempiendo i propri occhi. Sentí soltanto la mano del biondo accarezzargli la guancia.
-Non è colpa tua, Tommy.- quelle parole arrivarono direttamente al cuore di Thomas. Sentire quella voce sussurrargli quelle parole era stato uno dei suoi più grandi desideri da sempre. Newt, nei momenti in cui era riuscito a vederlo durante quegli anni, non gli aveva mai parlato di ciò che era accaduto. E ora, tra le lacrime che rigavano il suo viso e le dita di Newt che cercavano delicatamente di asciugarle, non riusciva a credere a quanto sembrasse reale quel momento.
Ma non lo era.

-Mi dispiace Newt..- sussurrò tra i singhiozzi. -Io non potrò mai perdonarmelo. Non potrò mai superare ciò che ho fatto. Ciò che ti ho fatto. Non ho mai fatto niente per te, per il tuo bene. E se me ne vado di qui domani.. ti lascerò ancora.- concluse tra le lacrime, incontrando l'abisso oscuro negli occhi di Newt.
Le sue dita sfioravano piano le lacrime di Thomas mentre restavano entrambi in silenzio. L'unico suono udibile in quella stanza erano i singhiozzi del moro.

Come back. Even as a shadow, even as a dream || NewtmasWhere stories live. Discover now