7. Lo hai davvero cercato su Google?

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I lavori per cambiare il pavimento del primo piano a scuola sono terminati. Non che stessi poi molto male senza la scuola. Oggi ricominciano le lezioni, alzo gli occhi al cielo e guardo le poche nuvole che contaminano l'azzurro cielo mattutino. Probabilmente farà caldo oggi, o lo spero, dato che la gonna della divisa non copre molto. Blake cammina accanto a me fissando l'asfalto, sembra pensieroso e mi aspetto che si metta a parlare da un momento all'altro, in fondo è questo che fa, parlare e darmi fastidio.

«Allora...» come non detto apre bocca.

«Cosa?» chiedo fissando il ragazzino. Ultimamente lo sto ascoltando, cosa un po' strana, ma anche interessante in un certo senso. Non che con lui abbia mai avuto un vero e proprio rapporto tra cugini prima che andassi a vivere con lui ed Eleanor. Certo so che mio padre è sempre stato legato a sua sorella, ma non ci vedevamo così spesso, almeno non che io ricordi.

«Tu e Ashton?» Blake alza la testa interrompendo i miei pensieri e togliendo gli occhi dall'asfalto.

«Cosa?» ripeto. Ancora l'universo non mi ha concesso il dono della telepatia, parla nano; penso con insistenza.

«Siete di nuovo amici?» chiede finalmente dopo essersi reso conto della sua pausa infinita.

«Sì» faccio spallucce. Ripensando a quello che era successo, non riuscivo a pensare a nient'altro che non fosse la parola stupido, perché in fondo ci eravamo solo comportati da due idioti. Lui per primo portando quella... ragazza, nel mio posto e io che ho davvero pensato, che Ashton mi piacesse e che ero gelosa, assurdo no? Avrebbe dovuto chiedere scusa subito e avremmo lasciato perdere, invece ci siamo messi a urlare, poi ci siamo ignorati e io ho finito per baciare Harry. È tutto così assurdo.

«Sono contento» Blake mi riporta sulla Terra per la seconda volta, sistemandosi lo zaino sulle spalle. Oggi sono fin troppo distratta.

«Ti piace proprio, eh?» alzo un sopracciglio. Se fossi certa dell'orientamento sessuale di questo nanetto non penserei, che potrebbe avere una sorta di ammirazione per Ashton.

«Sì, mi piace» annuisce. Si era capito, sorrido.

«Ci vediamo alle tre» dice il nano correndo verso l'ingresso della sua scuola. Vorrei avere il suo entusiasmo. No, ripensandoci no, la scuola proprio non mi va giù.

Infilo le cuffie e alzo il volume al massimo, non voglio iniziare a pensare, devo evitare di pensare a Harry e al fatto che io gli piaccio, non dimenticando che l'ho baciato e che siamo stati a una sorta di appuntamento, se vedere un film e parlare dei miei problemi con il mio unico amico si può considerare tale. Come cavolo mi è venuto in mente di parlare a Harry di Ashton, neanche si conoscono. Entro fine giornata avrò un esaurimento nervoso, potrei scommetterci.

* * *

Quando arrivo davanti all'ingresso della scuola, ogni tentativo di fermare i pensieri che sparavano a razzo nella mia testa era stato completamente inutile. Vado Ashton e Hanna camminare verso di me, quindi tolgo le cuffie e le metto nello zaino.

«Ehi» sorrido.

«Ciao» Ashton ricambia il mio sorriso e mi saluta con la mano, quasi imbarazzato.

«Voi?» Hanna sposta lo sguardo tra me e Ashton indicandoci, sembra sorpresa.

«Amici» rispondiamo contemporaneamente. Ridiamo entrambi è così stupido dire le cose insieme. Odio questa cosa, mi fa sentire una bambina.

«Meno male» sospira Hanna.

«Come?»

«Sono contenta, Ash era antipatico» sorride e da una pacca sulla spalla a suo fratello.

Badlands [a.i]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora