1.Murphy.

5.4K 201 50
                                    

Scuola. Se mai troverete qualcuno che ami la scuola, fatemi un fischio. No scherzavo, mi ero dimenticata di Christopher un mio compagno del corso di biologia, lui ama la scuola e se devo dire la verità, ha l'aria del tipico nerd. Parlando di nerd. Lo sappiamo tutti che la società è organizzata in classi sociali, ma che all'interno delle scuole superiori esiste una gerarchia lo sanno in pochi. Esistono le etichette, o così le chiamano la maggior parte dei miei coetanei, sono dei gruppi in cui qualcuno, che probabilmente aveva una vita davvero noiosa, si è divertito a inserire le persone che ci sono a scuola. Partiamo dai palestrati, quella sottospecie di primati, che per la gran parte di loro, oltre al bell'aspetto non hanno nulla di cui potersi vantare. Anche se in realtà non ho mai provato a intraprendere una conversazione con loro, credo proprio che sarebbe tutto riconducibile al football o agli steroidi. Credo che ogni scuola abbia quelle tre o quattro ragazze, che seguendo il vero stereotipo da mediocre film adolescenziale, sono carine ma anche loro prive di cervello, non che io mi ritenga un genio, ma ci vuole poco per non parlare soltanto di ragazzi e trucco. Questo genere di ragazze solitamente è nelle cheerleader, uno dei pochi club studenteschi in cui non è necessario avere un numero di neuroni superiori a due, e hanno la tendenza ad avere poco rispetto del loro corpo, ma senza di loro avremmo troppo testosterone insoddisfatto, in fondo la loro esistenza è utile a qualcosa. All'ultimo gradino della gerarchia liceale, sotto i nerd e quelli del club di matematica, troviamo il mio gruppo preferito, i "fattoni" (carino il nome vero?) questa sottospecie di esemplari sono costituiti dai cocainomani, morfinomani, quelli che si fanno di eroina e quelli che si fanno e basta. Semplicemente li adoro alcuni di loro sono esilaranti. Io? Sì, io fumo, a volte anche erba se vogliamo specificare, ma non rientro nella categoria. Io da solitaria che sono sto in quella zona di mezzo che comprende tutti gli altri. Sono una persona che allontana gli altri. Non mi dispiace stare sola, in realtà la mia vita non è così male, monotona, ma non del tutto schifosa, oltre l'andare a scuola ovvio, ma d'altronde non ci volevo andare in una di quelle case per ragazzi senza genitori, e mia zia mi fa stare da lei solo se vengo a scuola.

La campanella suona. Butto la sigaretta per terra e la spengo con il piede dopo essere scesa dal muretto su cui ero seduta.

«Ehi tesoro» Steve. Che cosa vuole? «Ci siamo divertiti la scorsa notte» alzo gli occhi al cielo. Ora starete pensando che non sono del tutto solitaria e che ho degli amici. In realtà Steve è più quello che mi fornisce l'erba, non proprio uno spacciatore e non proprio un amico.

«Senti Steve sarò diretta. Sono venuta a letto con te solo perché eravamo ubriachi e anche un po' fatti, quindi smettila di pensarci. Non succederà più» gli do una pacca sulla spalla e mi avvio verso l'entrata dell'edificio.

Quando arrivo davanti alla porta dell'edificio scolastico, penso a quanti giorni ho passato a scuola questa settimana. Mi volto e vado dalla parte opposta. Con Eleanor l'accordo è che un giorno a settimana posso evitare di andarci, e sembra essere giunto il fortunato giorno di questa settimana. Ripercorro la strada che ho fatto meno di mezz'ora fa per venire a scuola, infilandomi gli auricolari e facendo partire la musica dal cellulare. Cammino nel vicolo di Kelly, lo chiamano così perché dicono che una ragazza sia morta di overdose qui e nessuno ci viene più, o meglio ci vengo solo io. Appoggio la borsa sulla panchina e mi tolgo la maglietta della scuola, mi fa venire il prurito quel tessuto. Prendo la maglia che ho nello zaino e la indosso. Butto le cuffie nello zaino e appoggio il cellulare sulla panchina, prima di prendere una sigaretta del pacchetto che ho in tasca, la appoggio sulle labbra e la accendo. Faccio un primo tiro: che sollievo. Lo so che il fumo crea dipendenza e penso proprio di aver passato quella fase da un pezzo. Mi piace il sapore del tabacco, e fumare è una delle poche cose che riesco a controllare nella mia vita, posso decidere quando fumare una sigaretta e posso smettere quando mi pare.

Badlands [a.i]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora